3.33 è una serie tv italiana. Creata e diretta da Namas Acerboni che è anche sceneggiatore insieme a Matteo Fontana, si tratta di una produzione NST Produzioni, prodotta da Namas Acerboni e Roberto Chierici. È disponibile su Serially in streaming da lunedì 31 ottobre 2022.
“Ho paura ad andare avanti, ma non riesco a smettere di camminare”
Questa è la frase che il giovane Adam ripete durante una seduta psichiatrica con il Dottor Petrov con tanto di ipnosi regressiva. Siamo a Trialba nel 1981. Possiamo guardare la realtà con gli occhi di Adam, un ragazzino che – a piedi nudi – pur avendo timore di proseguire, vuole vedere cosa sta succedendo. I respiri si fanno sempre più affannosi. Quello che gli si prospetta davanti è un vero e proprio incubo, ma a noi spettatori è precluso. Restiamo “nella realtà” al di qua del sogno, dove basta che il terapeuta batta le mani e Adam si sveglia in 3, 2, 1. Adam si sente bene… O così crede.
Questo è uno dei punti cardine di 3.33, serie tv inedita prima del debutto su Serially. Cosa si crede e cosa succede veramente non necessariamente coincidono.
A Trialba più di quarant’anni dopo, nel 2022, Alex (Alessandro Scirea), Leonardo (Loris Iannotti) e Brianna (Letizia Liccati) sono alle prese con i dilemmi esistenziali da universitari fuori corso, per chi dei tre è iscritto all’Università. Leonardo ha qualche dubbio di arrivare alla laurea e Brianna sogna di diventare giornalista anche se è abbondantemente in ritardo. Che Alex abbia davvero fatto la “scelta più giusta”, come viene definita da Leo? “Mister Anno Sabbatico” non si è iscritto a nessuna facoltà e si arrovella tra i pensieri: “Voi ci pensate mai a come diventerete?”. Qua chi è il vero filosofo? A proposito, tu ci pensi mai?
Alex può anche perdersi negli arrovellamenti esistenziali, ma qualcosa per lui sta per cambiare. Quando incrocia uno strano signore che ci ricorda Gandalf – associazione visiva immediata – la musica ci suggerisce che qualcosa di strano potrebbe accadere. La colonna sonora a cura di Mauro Tondini e Marco Grasso è uno dei punti di forza di questa serie, non solo in questo momento, come vedremo di seguito. Nessun Gandalf all’orizzonte: è il Dottor Pavel Petrov (Claudio Savina), che proprio con le note musicali ha uno stretto legame…
A prima vista Alex è un ragazzo come tanti altri. La madre è sorpresa che lui si ricordi della sua richiesta di aiutarla con il capanno… Come ogni adolescente che si rispetti, non ha bisogno di sentirsi dire che può non avvalersi del sostegno del fidato Ermanno, che sui giovani d’oggi ha ben più di una riserva. Alex farà di testa sua e “vai tra” che “ci si becca stase”. Immediatamente ci sembra di sentire i ragazzi di Skam Italia che si organizzano in chat per la serata.
Tuttavia, questa serie ha ben altro tone of voice di sottofondo, non a caso esce a ridosso di Halloween. C’è qualcosa di intrinsecamente curioso e inquietante che serpeggia tra le scene anche più lievi. Nel capanno Ale trova una scatola di legno. Potrebbe essere una normale scatola degli attrezzi, ma prima degli occhi sono le orecchie ad avvisarci che non è così (ricordi quanto abbiamo detto sulla colonna sonora?). La perdita di coscienza transitoria di Alex è la conseguenza di quello che scopre. Cos’è? Mistero…
Il medico riporta alla madre le ipotesi per questo strano evento: epilessia, meningite o problemi neurologici. Vanno valutati altri fattori come lo stress o l’uso di stupefacenti. “Mio figlio non fa uso di droghe”, afferma con convinzione la madre, con uno slancio che ha molto dell’istinto materno. Possiamo anche crederle, ma agli occhi del dottore, come può giustificare tre giorni di perdita di sensi? Quando Alex si risveglia si ricorda di essere andato nel capanno. C’era un odore di umido… Il punto è che la causa non può essere stata lo stress. Alex si è preso un anno sabbatico, se sviene per l’accumulo di impegni lui, che si iscriva a qualsiasi facoltà! Tra le pieghe del mistery e dell’horror, non manca la commedia con le battute tra amici che, al punto giusto, smorzano la tensione.
Tra amici al pub commentano la perdita di conoscenza di Ale: “Se si pensa intensamente a qualcosa, quella cosa succede veramente”. Davvero una persona potrebbe andare in coma per tre giorni per autosuggestione? A Trialba succedono cose molto più strane. Mentre gli amici brindano ad Alex, l’orologio segna le 3:32… Un minuto prima delle 3:33. Perché proprio in quel momento Alex si alza dal letto di ospedale? Uscito da quella porta ha una crisi o “sogno strano”, che dir si voglia. In ogni caso è stato qualcosa di molto breve: solo un minuto. Solo alle 3:33.
Alex non si ricorda niente di quello che è successo ed Ermanno dà la colpa ai cellulari che non stimolano il cervello dei giovani. Per quanto si possa aprire un dibattito sociologico sul punto, qua la questione è un’altra, ancora non ben identificata.
Il bosco di Trialba sembra la cornice di un film o una serie fantasy con tinte horror. Insomma, uno di quei boschi in cui è meglio non mettere piede…
Sia Rossella (Alba Giaquinto) sia Brianna sentono dei rumori. “Sembravano delle voci”, ma forse non erano parole. Per un attimo ci ricordano i bambini in versione cresciuta di Stranger Things, ma questo è 3.33.
3 ragazzi.
3 giorni di perdita di coscienza.
Uno strano incubo alle… 3:33.
Tre in altri mondi sarà anche il numero perfetto, ma “c’è qualcosa che non va qui”.