A Thousand Blows, intervista a Francis Lovehall, Jason Tobin, Daniel Mays e James Nelson-Joyce
Con l’arrivo della nuova serie Disney+ A Thousand Blows, abbiamo avuto l’occasione di avere un’intervista con Francis Lovehall, Jason Tobin, Daniel Mays e James Nelson-Joyce. Durante la conversazione, sono emerse tematiche profonde riguardanti l’identità, l’ambizione e le sfide della lotta per la sopravvivenza. In un contesto storico difficile e affascinante.
La ricerca dell’identità
Un tema centrale del nostro dialogo è stato evidenziato da una frase pronunciata dal personaggio interpretato da Jason Tobin, Mr. Lao: “Non devi vedere te stesso come ti vede questa società.” Questo concetto è stato particolarmente significativo per Jason, che ha condiviso: “In Hong Kong, non mi sentivo abbastanza cinese, e in Inghilterra non mi sentivo abbastanza inglese.” La sua esperienza di sentirsi intrappolato tra due culture lo ha spinto a diventare attore, affinché potesse “essere chiunque volesse essere”. Sfidando le etichette imposte dalla società. Questo tema di auto-definizione e accettazione si rivela un filo conduttore nella trama di A Thousand Blows. Un invito agli spettatori a riflettere sulla propria identità.
Personaggi e relazioni
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Le dinamiche tra i personaggi sono un altro aspetto affascinante della serie. Daniel Mays, che interpreta William Punch Lewis, ha descritto il suo personaggio come un “regalo”. William è l’MCAP (Master of Ceremonies) nel ring, portando con sé un elemento di freschezza e comicità: “Ho avuto una fortuna incredibile a interpretarlo. Spero che porti energia e un elemento comico alle letture, in contrasto con la durezza dei combattimenti di boxe.”
Francis Lovehall, nel suo ruolo di Alec Monroe, ha spiegato il suo approccio: “Volevo rappresentare un uomo che è guidato sempre dall’amore, non sotto il peso della sofferenza.” Alec è definito dai suoi sogni e ambizioni, piuttosto che dalla persecuzione o dall’aspetto. Parlando della relazione tra Alec e suo fratello Hezekiah, Francis ha osservato come, nonostante le loro differenti origini, entrambi stiano cercando di superare ostacoli e realizzare i propri sogni.
James Nelson-Joyce ha approfondito le sue interazioni nel contesto della storia, sottolineando che lui e l’ideatore della serie Steven Knight, hanno collaborato allo sviluppo della storia di fondo del suo personaggio. “Abbiamo lavorato alla storia, e alla crescita del personaggio. Avevamo un legame di fiducia tale che ogni ripresa era differente, permettendo di trovare l’autenticità nel momento.”
Riflessioni sulla contemporaneità
Quando ho chiesto come la storia potesse risuonare con il pubblico moderno, Daniel Mays ha risposto che, sebbene la serie sia ambientata nel XIX secolo, le problematiche affrontate sono sorprendentemente attuali: “L’intera Europa è in una profonda crisi economica. Questo è un pezzo storico, ma puoi renderlo rilevante per un pubblico moderno. Non sembra poi così diverso.” Questa connessione tra passato e presente è fondamentale, poiché invita gli spettatori a riflettere sulle proprie esperienze quotidiane. Sulle lotte che affrontano.
Un altro argomento di grande interesse è stata la realizzazione della serie, che ha comportato riprese sia in veri e propri luoghi storici che in set costruiti. Francis ha condiviso. “Abbiamo girato in location reali come Ellesbury, che rappresentano il periodo in cui la boxe diventava più seguita.” La qualità del lavoro sul set e dei costumi è stata impressionante. “Ogni dettaglio era curato, ed è stato fantastico immergersi in quell’atmosfera.”
In particolare, Daniel ha scherzato sulla sua esperienza, dicendo: “Sfortunatamente, non sono riuscito ad andare molto in giro; ero sempre bloccato nel pub, a controllare le botti!” Questa osservazione leggera, unita alla serietà delle loro performance, offre uno spaccato della complessità del lavoro e della dedizione che ciascun attore ha portato alla produzione.
Francis Lovehall ha anche colto l’occasione per evidenziare come la serie metta in luce diverse esperienze umane: “Si parla di uomini che, pur venendo da mondi diversi, si trovano a dover affrontare le stesse sfide. Sono queste connessioni tra i personaggi che rendono la storia così potente.” Questo aspetto universale delle relazioni umane, che trascende il tempo e i luoghi, è ciò che lancia un ponte tra il passato e il presente, permettendo a diverse generazioni di riconoscersi negli spaccati di vita raccontati.
L’attenzione ai dettagli storici, come i costumi e l’ambientazione, è anche una testimonianza della passione e del lavoro di squadra che hanno caratterizzato il progetto. Daniel ha affermato: “Tutti i costumi erano fatti a mano, e questo ha reso l’esperienza ancora più immersiva. Indossare un abito dell’epoca ti trasporta in un altro tempo.” Questi dettagli non solo arricchiscono la narrazione, ma aiutano anche gli attori a entrare nei panni dei loro personaggi, rendendo così le loro performance ancora più autentiche e coinvolgenti.
Aspettative per la seconda stagione
Il crescente entusiasmo per la seconda stagione di A Thousand Blows è palpabile. Daniel ha concluso con un accenno di curiosità e anticipazione. “Non vedo l’ora che la gente scopra di cosa siamo stati capaci nella prossima stagione.” Delle premesse per un seguito che non deluderà le aspettative dei fan.
Questa conversazione con i protagonisti di A Thousand Blows mette in luce anche la profondità delle tematiche affrontate nella serie. La lotta per l’identità le ambizioni personali e le dinamiche familiari creano una narrazione ricca di sfumature. I temi di resilienza e speranza sono palpabili, rinforzati dalla bravura degli attori e dalla qualità della scrittura di Steven Knight. Il quale riesce a rendere una storia del XIX secolo estremamente pertinente nel contesto moderno.
L’intervista si è rivelata quindi, non solo un’opportunità per esplorare i retroscena della serie. Anche un momento di riflessione sulle esperienze umane e sulle varie lotte che frammentano la nostra società, oggi più che mai. I talentuosi attori di A Thousand Blows portano sullo schermo storie che sono incisive e universali. In un mondo dove ognuno cerca di costruire la propria identità e perseguire i propri sogni, indipendentemente dalle avversità. La serie, con la sua profondità e la sua attenzione ai dettagli storici, rimane un faro di speranza e unità in un’epoca di divisioni. Non possiamo che attenderne con ansia il seguito.
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