Berlino, il più grande trucco di prestigio di Pedro Alonso
Netflix chiude l’anno in bellezza giocandosi uno dei suoi poker d’assi: l’atteso spin-off de La casa di carta dedicato al personaggio di Pedro Alonso. A onor del vero di tratta di un prequel, giacché Berlino è morto alla fine della seconda stagione de La casa de papel.
La sua popolarità – dovuta in gran parte al carisma di Pedro Alonso – lo ha reso una presenza imprescindibile anche delle tre stagioni della serie madre che sono venute dopo, ricorrendo a continui flashback e all’innesto di nuovi personaggi legati proprio a Berlino.
Più che un heist come La casa de papel, Berlino è una commedia romantica a metà tra Emily in Paris (ma senza la moda, purtroppo) con le sequenze di azione di Lupin. Insomma, Emily Cooper ti presento Assane Diop. Il cambio di tono è una bella trovata, riuscendo a scampare alla claustrofobia de La casa de papel.
Pedro Alonso continua a divertirsi un mondo nei panni di Berlino, stavolta alle prese con l’amore. “Questo personaggio mi ha dato tanto, ma più di tutto mi dà la possibilità di scomparire di tanto in tanto. Tra La casa di carta e Berlino ho scritto per i giornali, ho girato docuserie, ho fatto molto altro… Poi mi immergo nuovamente in Berlino, che è un personaggio esecrabile certo, ma è molto catartico poterlo interpretare,” racconta Pedro Alonso.
In apertura di post è disponibile la video intervista completa a Pedro Alonso, mentre qui trovate quella a Tristán Ulloa e Michelle Jenner. Berlino è in streaming dal 29 dicembre su Netflix.
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