Black Out – Vite sospese: intervista a Alessandro Preziosi (Giovanni Lo Bianco)
Black Out – Vite sospese è un racconto spettacolare in cui la suspence fa da padrona, ma i sentimenti e l’umanità si fanno largo perché sono importanti tanto quanto il resto. I protagonisti di questa storia sono clienti di un lussuoso albergo all’interno di un piccolo polo sciistico esclusivo. Non tutto va come previsto: la vacanza si trasforma in un incubo quando la terra trema e una slavina isola la valle. I soccorsi non possono raggiungere i malcapitati, ma il peggio deve ancora arrivare. Tra gli ospiti c’è un assassino. È la premessa di Black Out – Vite sospese, su cui di seguito trovi l’intervista a Alessandro Preziosi, che interpreta Giovanni Lo Bianco.
Trovi il video con l’intervista completa a Alessandro Preziosi (Giovanni Lo Bianco) all’inizio di questo articolo.
Il filo conduttore tra tutti i personaggi che Alessandro Preziosi ha interpretato nelle serie tv
In occasione del debutto di Black Out – Vite sospese, in questa intervista a Alessandro Preziosi, indaghiamo se esista un filo conduttore che lega i personaggi che ha interpretato nella serialità televisiva. C’è qualcosa che lega tutti i ruoli, da Pietro Foschi in Vivere e il Conte Fabrizio Ristori in Elisa di Rivombrosa fino a Giovanni Lo Bianco in Black Out – Vite sospese? La risposta dell’attore fa trapelare la sconfinata passione per il suo mestiere perché il fil rouge è “il contatore della luce che non ha mai smesso di girare. Ho lavorato tanto”, racconta. Ha vestito i panni di molti personaggi, “gli uni diversi dagli altri”. È proprio la diversità a renderli preziosi per l’attore che, argomenta: “Mi piace fare il lavoro che faccio perché mi permette di fare tante cose diverse.”
Giovanni Lo Bianco in Black Out – Vite sospese è un padre. Con i suoi figli adolescenti, Riccardo ed Elena, pensa di godersi una vacanza sulla neve senza badare a spese. Agli occhi dei due ragazzi è forse un tentativo di riscoprirsi genitore, dopo la perdita della moglie. Giovanni non è solo papà, vedovo, e elegante broker di mezza età: nasconde un segreto inconfessabile che è lì lì per tornare a galla proprio in quell’albergo chic.
Giovanni “è un personaggio che mette insieme una comunità”
Black Out – Vite sospese, come approfondiamo in questa intervista a Alessandro Preziosi, è un progetto speciale e anche Giovanni Lo Bianco ha un che di unico. Va detto che “ogni personaggio è una storia a sé”, citando l’attore. Tuttavia, questo in particolare “a differenza – forse – di altri è un personaggio che mette insieme una comunità. Quindi fa parte di un grande gruppo.” È l’aspetto “che salta più all’occhio” e non abbiamo dubbi sul fatto che avrà ripercussioni sulla trama…
Isolamento in Black Out – Vite sospese e lockdown nella vita reale a confronto
Noi di Tvserial.it, guardando alle premesse di questa fiction ci chiediamo se l’aver vissuto il lockdown possa influenzare il modo degli spettatori di vedere e “sentire” Black Out – Vite sospese. In particolar modo, ci focalizziamo sull’isolamento dei personaggi e sulla necessità di diventare una comunità per uscire dalla situazione in cui si trovano. A te suona familiare tutto questo, in un certo senso? A noi sì, ma Alessandro Preziosi condivide una differente opinione: “No, io credo che l’esperienza del lockdown sia un’esperienza assolutamente personale.”
A proposito di “personale”, ecco come l’attore chiude la sua intervista: un messaggio di cui dovremmo fare tutti tesoro.
Come le fiction sulla legalità hanno reso Alessandro Preziosi più sensibile ai problemi
I personaggi della fiction sono messi nella condizione di superare le loro paure e i loro pregiudizi: esistono grandi timori e preconcetti che l’interprete è orgoglioso di aver scardinato nella sua vita, finora? Partendo e andando oltre Black Out – Vite sospese, in questa intervista Alessandro Preziosi spiega che, nel suo caso, è “quello della legalità. Mi è capitato spesso di fare delle fiction dove si parlava di legalità. Hanno acutizzato e hanno reso la mia persona più sensibile ai problemi che si possono superare con tenacia, responsabilità e serietà.”
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