Blanca: intervista a Maria Chiara Giannetta (Blanca Ferrando)
Dopo aver prestato il volto a diversi personaggi molto conosciuti quali Anna Olivieri in Don Matteo e Anna Della Rosa in Buongiorno, mamma!, Maria Chiara Giannetta interpreta Blanca nell’omonima fiction Rai al debutto lunedì 22 novembre 2021. Proprio in relazione a Blanca, in questa intervista Maria Chiara Giannetta ci racconta perché questo sia un personaggio speciale, come può insegnare a tutti una nuova prospettiva di vita e in che modo possa rovesciare completamente la nostra concezione della diversità.
Trovi il video con l’intervista completa a Maria Chiara Giannetta (Blanca Ferrando) all’inizio di questo articolo.
Perché Maria Chiara Giannetta è onorata di portare Blanca sul piccolo schermo
Blanca non è un personaggio qualunque. È una venticinquenne con un sogno: diventare una poliziotta. Di per sé non sarebbe un desiderio così strano, se non fosse che lei è ipovedente. La sua condizione è un ostacolo? Per gli altri sì ma non per lei. Blanca affronta la vita con ironia e, proprio quell’ironia, diventa un’arma infallibile per abbattere le barriere. Fin dal primo episodio si coglie questa sfumatura. Quando si presenta a Lucia, che le chiede se sia cieca, lei risponde: “Per gli amici Blanca”.
Che cosa ha di speciale Blanca? In questa intervista Maria Chiara Giannetta rivela di essere onorata di “poter essere in parte portavoce di un tipo di disabilità come questa [la cecità, NdR]”. Per vestire i panni di Blanca ha dovuto studiare molto e ha scoperto che “quando ti manca uno strumento, in realtà, puoi attingere ad altri centomila, che possono in qualche modo andare a compensare, ma avere delle funzioni diverse ed efficienti allo stesso modo”.
Il discorso diventa ancora più articolato perché si tratta di “strumenti che potremmo tranquillamente utilizzare tutti e che dovremmo imparare a usare senza farci trascinare dalla pigrizia”. Dovremmo fare come Blanca e essere molto più curiosi nei confronti della vita.
Le preziose lezioni di Andrea Bocelli sul set di Blanca
La fiction Blanca è stata realizzata con la supervisione speciale del grande Andrea Bocelli. Ripercorrendo le fasi sul set di Blanca in questa intervista a Maria Chiara Giannetta, ci rivela che lezioni preziose le ha lasciato il confronto con l’artista. Da persona “molto diretta” quale è e dalla “ironia molto forte” che Blanca ha fatto sua, Maria Chiara Giannetta e il regista Jan Maria Michelini hanno recepito le dritte di Andrea Bocelli. Come si muove un non vedente in un ambiente che conosce? In che modo approccia le diverse attività e la vita di tutti i giorni?
“Blanca è una serie per i vedenti”, perché imparino a relazionarsi con l’ignoto
Nonostante i consigli di Andrea Bocelli per la realizzazione di Blanca, in questa intervista Maria Chiara Giannetta sostiene che questa sia “una serie per i vedenti perché quando dobbiamo approcciare qualcosa che è diverso da noi stessi, quindi che non conosciamo in qualche modo possiamo essere imbarazzati, possiamo avere paura, possiamo essere sfrontati”. Così l’interazione dell’attrice con Andrea Bocelli e con tutti gli altri non vedenti l’ha aiutata a “capire come ci si relaziona a qualcosa che è diverso” senza averne timore.
Blanca è una supereroina del quotidiano che fa della sua mancanza una forza
La frase del primo episodio che arriva dritta al cuore è quella che il padre di Blanca dice alla figlia, cioè: “Ricordati cosa sei: non cieca, viva.” È un insegnamento di vita che può arrivare a tutti. Pensando a Blanca in questa intervista Maria Chiara Giannetta sottolinea proprio come il fulcro del suo personaggio sia “ricordare di essere vivi a prescindere da tutto”.
“È quello che ha insegnato anche a me Blanca, cioè i limiti esistono fino a un certo punto. Esistono perché sei una persona, perché sei un essere umano, non perché sei cieco. È più difficile, ma non vuol dire che non si possa fare tutto”, continua l’attrice. Questa è la resilienza che caratterizza Blanca, una supereroina del quotidiano che ha fatto della sua mancanza una forza. Non può usare gli occhi? Allora è pronta per mettere in campo tutte le altre potenzialità che la Natura le ha messo a disposizione perché non basta avere un limite per mettercela tutta e realizzare i propri sogni.
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