Blocco 181, approda dal 20 maggio su Sky la serie di Salmo per Sky Studio che ha tra i suoi registi anche Giuseppe Capotondi.
“Ho scelto di prendere parte a questo progetto perché non è la solita storia d’amore a tinte crime a cui siamo abituati” anticipa il regista Giuseppe Capotondi, che con Ciro Visco e Matteo Bonifazio ha diretto la serie tv. “Prima di tutto, Blocco 181 è una storia di emancipazione sentimentale, sessuale e anche criminale dei nostri protagonisti” ha spiegato Capotondi.
L’intento, con Blocco 181, è di realizzare una serie che non fosse documentaristica. “Il nostro sguardo alla periferia è iperrealistico, si avvicina più ai fumetti che alla quotidianità. Questo perché non ci interessava ambire a raccontare la vita di una zona come il Gratosoglio o la Barona. Più di tutto, il Blocco è un luogo metafisico” dice il regista.
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La storia d’amore tra Madhi, Bea e Ludo non ha molto di convenzionale. Il regista si aspetta che susciti polemiche? “Mi auguro che il pubblico sia pronto per una storia d’amore come quella di Blocco 181, credo che gli spettatori siano molto meno naïf di quanto crediamo” dice il regista Giuseppe Capotondi, che aggiunge: “Questa fluidità sessuale è ormai parte della nostra società”.
In apertura di post, il video completo in cui il regista Giuseppe Capotondi racconta la sua esperienza con Blocco 181, dal 20 maggio in onda su Sky e in streaming su Now.
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