Bridgerton costumi: c’è un significato nascosto nei colori – La serie Netflix Bridgerton è senza dubbio un grande successo che continua ad appassionare milioni di fan in tutto il mondo. La prima stagione ha raccontato la storia d’amore di Daphne Bridgerton e del Duca di Hastings (Phoebe Dynevor e Regé-Jean Page) mentre la seconda stagione di Bridgerton porta in scena l’amore passionale e complicato tra Anthony Bridgerton e Kate Sharma (Jonathan Bailey e Simone Ashley).
Ormai lo sappiamo, Bridgerton è una serie piena di sorprese e segreti (e anche qualche errorino storico su cui però possiamo tranquillamente chiudere gli occhi). Inoltre non mancano parecchie divergenze rispetto ai romanzi di Julia Quinn sia nella prima che nella seconda stagione della serie Netflix…
Avete presente il significato delle api in Bridgerton collegato alla morte di Lord Edmund? Ebbene tra le tante teorie e easter egg eccone una che riguarda il significato nascosto dei colori nei costumi di Bridgerton.
Il significato nascosto dei costumi in Bridgerton
Dobbiamo innanzitutto ammettere che i costumi in Bridgerton sono assolutamente favolosi. La costumista a cui dare il merito è Ellen Mirojnick, 73 anni nel 2022, originaria di New York che ha curato i costumi di film cult come Fatal Attraction (1987), Wall Street (1987) e Basic Instinct (1992). Nel 2013 Ellen ha vinto un Emmy per i costumi di Behind the Candelabra di Steven Soderbergh. Sono sue le straordinarie creazioni sartoriali di The Greatest Showman (2017) e Maleficent: Signora del male (2019).
Per la prima stagione di Bridgerton Ellen Mirojnick ha lavorato per 5 mesi con un team di 238 persone realizzando circa 5 mila costumi e 7 mila e cinquecento capi d’abbigliamento. Solo per il personaggio di Daphne nella prima stagione sono stati realizzati 104 costumi.
Per la seconda stagione la costumista in carica è Sophie Canale, che da assistente è passata a responsabile del reparto costumi “Ellen Mirojnick ha creato questo mondo favoloso nella prima stagione e, nella seconda, ho avuto questa meravigliosa opportunità di svilupparlo” ha dichiarato Canale.
La serie Bridgerton è ambientata nel periodo della Reggenza, nel 1813 per essere precisi, ma i costumi indossati dall’alta società inglese non sono storicamente accurati. Mirojnick si era infatti ispirata agli anni Cinquanta e Sessanta per le palette dei colori e i materiali, traendo ispirazione in particolare dai vestiti di Christian Dior dal 1947 a oggi. Anche Canale ha voluto prendersi molte licenze creative per i costumi della stagione 2 con colori audaci e anacronistici, materiali contemporanei e accessori innovativi sui circa 1814 modelli realizzati.
Bridgerton costumi e colori: cosa significano?
Qual è dunque il significato nascosto dei costumi di Bridgerton? Partiamo col dire che ogni famiglia ha una sua palette di colori e un suo stile distintivo.
I colori che contraddistinguono i Bridgerton sono quelli pastello: quelli maggiormente indossati sono l’azzurro, il verde chiaro, l’argento e – nella seconda stagione – il violetto con qualche tocco di rosa. Questi colori simboleggiano la classe sociale dei Bridgerton e la loro posizione nella società londinese, ossia quella di antica e nobile casata.
Il colore maggiormente indossato dalla famiglia Bridgerton nella prima stagione è il Wedgwood Blue, una tonalità che si trova nella porcellana cinese più pregiata, in uso presso le case inglesi più abbienti del 1800.
Nella seconda stagione c’è un cambiamento negli abiti della famiglia Bridgerton. Eloise inizia a sfoggiare look più maturi ed elaborati senza rinunciare però alla “Spencer jacket” ossia i piccoli risvolti in stile giacca maschile, suo segno distintivo, sopra gli abiti in chiffon e organza.
Nella stagione 2 Daphne indossa quasi sempre il lilla, colore che nella prima stagione aveva adottato solo dopo il matrimonio con il Duca di Hastings, segno del passaggio dall’età dell’innocenza (segnata dal suo iconico celeste pastello) al ruolo di moglie, amante e infine madre. Il cambio di tonalità è un’omaggio al personaggio del Duca nel libro Il Duca ed io dove viene descritto come solito a vestirsi di rosso e oro (colori occasionalmente sfoggiati anche nella prima stagione di Bridgerton); l’azzurrino di Daphne diventa quindi un più caldo lilla proprio grazie all’unione con il rosso di Simon.
Il rosso è anche uno dei colori più amati da Lady Denbury sia nella prima che nella seconda stagione di Bridgerton. In questo caso il colore scarlatto richiama il suo affetto per il Duca di Hastings e la sua defunta madre.
Molto diversa è la palette indossata dalla famiglia Featherington in cui i vestiti sono più sgargianti e colorati. Questa coraggiosa scelta di stile è portata avanti da Portia Featherington (interpretata Polly Walker) che impone anche alle sue figlie colori vivacissimi come fucsia, rosa brillante, viola, verde acido e giallo limone proprio per fare sì che le ragazze vengano notate in società.
La scelta dei colori sfarzosi denota anche un senso di “non appartenenza” alla nobiltà inglese e un ostentazione della posizione aristocratica recentemente acquisita dalla famiglia.
Anche nella seconda stagione, nonostante le ristrettezze economiche, Lady Portia riesce a vestire le sue figlie con il solito stile sgargiante e vivace. Penelope continua ad essere “condannata al giallo” ma le tonalità si fanno più tenui e ogni tanto riesce ad indossare anche altri colori come il rosa e il pesca. Il leggero cambiamento è accompagnato da una maggiore consapevolezza del suo personaggio che ormai ha abbracciato la sua posizione di “emarginata” ma anche di imprenditrice, capace di portare avanti da sola un’attività molto redditizia.
Con l’arrivo della famiglia Sharma a Londra arriva anche una ventata di aria nuova nelle stoffe e nei tessuti visti nella seconda stagione di Bridgerton. Per sottolineare le origini indiane della famiglia Lady Mary Sharma e le sue figlie indossano non solo colori più decisi come il viola, il blu e l’arancione; ma anche fantasie orientali del tutto inedite.
Da notare come la più matura Kate (Simone Ashley) indossi sempre tonalità più decise rispetto alla sorella minore Edwina (Charithra Chandran) questo per sottolineare la sua forza di carattere e la sua emancipazione.
Nella seconda stagione ci è mancato molto vedere il Duca interpretato dall’attore Regé-Jean Page (e le scene passionali che lo vedevano protagonista!). Ma ricordiamo di averlo visto all’inizio della prima stagione solitamente vestito di nero e colori cupi. Questa scelta cromatica sottolinea il passato turbolento e l’animo tormentato del Duca a causa dei problemi con il defunto padre.
Occasionalmente e soprattutto dopo essersi innamorato di Daphne, Simon Basset sfoggia il rosso e l’oro, due colori che simboleggiano la nobiltà della famiglia Hastings e sono un omaggio al libro Il Duca e io su cui si basa la prima stagione della serie Netflix, in cui il Duca indossa sempre questi colori.
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