Bridgerton, in che periodo storico è ambientata?

Bridgerton, in che periodo storico è ambientata

Bridgerton è una serie tv, tratta dai romanzi di Julia Quinn. La prima stagione è composta da 8 episodi, che approdano in streaming nel 2020. La seconda è formata da altrettante puntate e debutta nel 2022. Infine, anche la terza conta otto episodi, al debutto nel 2024. Gli anni in cui è ambientata la storia dei fratelli Bridgerton cambiano con il procedere delle stagioni. Il periodo storico è l’Ottocento. Di seguito, ecco gli anni esatti.

In che anni si svolge Bridgerton

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La prima stagione di Bridgerton racconta gli eventi del 1813. Quella successiva si focalizza sul 1814 per lasciare spazio al 1815 nella terza stagione.

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Ci sono oggetti di scena d’epoca nel corso degli episodi. Nella terza stagione, ad esempio, il pianoforte di Francesca a casa dei Bridgerton è un esemplare originale del XVII secolo. Ogni volta che veniva suonato richiedeva una precisa attività per essere accordato. È una routine complessa e domanda attenzione, ma è un piccolo prezzo da pagare per la bellezza e il pregio di quell’oggetto.

Nel ciclo di episodi numero 3 molte acconciature e copricapi sono meno strutturati rispetto alle stagioni precedenti. Ne è un esempio il copricapo che Penelope indossa per il ballo della luna piena nel secondo episodio della terza stagione. Il copricapo in questione è formato da quindici piccoli elementi inseriti nei capelli. Ognuno di essi è formato da strati di organza plissettata, paillette, cristalli, lustrini tulle, foglia d’oro, spille e nastri con finitura a specchio.

A proposito di periodo storico, occorre precisare che tecnicamente, il primo balletto non è stato rappresentato prima del 1835 a Londra. Tuttavia, i temi chiave della fiducia e del suo contrario – la sfiducia – sono il cuore pulsante di questa stagione e convergono in modo magnifico nel balletto Eros e Psiche nel quarto episodio della terza stagione. Il coreografo Jack Murphy descrive la coreografia del balletto alla stregua di un omaggio a Matthew Bourne.