La popolarità di Bridgerton è inarrestabile: quante stagioni avrà la serie tratta dai romanzi di Julia Quinn? Lo abbiamo chiesto al suo showrunner Chris Van Dusen. Nel corso della sua intervista a Tvserial.it rilasciata in concomitanza del debutto prima stagione, Van Dusen ha parlato apertamente del suo amore per i romanzi di Julia Quinn, che scoprì in un momento in cui aveva bisogno di evasione.
“Esiste un progetto: la prima stagione è su Daphne, la più grande delle figlie Bridgerton, ma sappiamo che ci sono otto romanzi della serie e che i fratelli Bridgerton sono otto” ha raccontato Chris Van Dusen, che ha aggiunto: “Qualora la serie avesse successo, mi piacerebbe molto poter raccontare le storie e gli amori di tutti e otto i fratelli e le sorelle Bridgerton”.
Di successo la serie ne ha avuto, eccome. Nel suo primo weekend di uscita, la seconda stagione di Bridgerton totalizzato più di 193 milioni di ore viste, rendendola il titolo televisivo in lingua inglese di Netflix più visto nel suo primo fine settimana.
La serie rappresenta uno dei franchise di maggior successo per la piattaforma streaming di Reed Hastings. Non a caso, la scorsa estate Netflix ha rinnovato l’accordo pluriennale che lega Shonda Rhimes e la sua casa di produzione Shondaland allo streamer, e ha riconfermato Bridgerton per una terza ed una quarta stagione in arrivo prossimamente. È in cantiere anche una miniserie spin-off che racconterà la gioventù della regina Charlotte, interpretata nella serie da Golda Rosheuvel, e di Lady Danbury, che in Bridgerton ha il volto di Adjoa Andoh.
Netflix adatterà tutti e otto i romanzi della saga in altrettante stagioni della serie tv? A giudicare dalla decisione di Shonda Rhimes di non focalizzarsi unicamente sul personaggio di Benedict nella terza stagione, affiancandogli altre coppie come i ‘Polin’ e Eloise e Theo, c’è il sospetto che il colosso dello streaming voglia accorciare la serie rispetto ai libri. Del resto Netflix tende molto raramente a rinnovare le sue serie originali oltre la quarta stagione.
Il motivo è che, secondo le metriche interne della serie, continuare a produrre show oltre quella soglia aumenta i costi e riduce il numero di nuovi spettatori che il suddetto titolo potrebbe continuare a generare sulla piattaforma. Tuttavia Bridgerton è un vero e proprio colosso per Netflix, e sembra difficile che Reed Hastings voglia lasciare andare questa gallina dalle uova d’oro così in fretta.
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