Captain America: Brave New World, la conferenza stampa a Roma
Il 27 gennaio a Roma si è tenuto l’incontro di presentazione di Captain America: Brave New World, con la presenza in sala dell’attore protagonista Anthony Mackie, durante il quale è stato mostrato un estratto in anteprima del film. Mackie ha commentato: “Tutti i bambini sognano spade magiche e draghi, poi capiscono che la realtà è diversa.”
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A due settimane dall’uscita nelle sale dell’attesissimo Captain America: Brave New World, sono state mostrate alla stampa le primissime immagini, accompagnate da un footage di circa mezz’ora e dalla presentazione del protagonista Anthony Mackie, secondo attore dell’Universo MCU dopo Chris Evans a vestire i panni del supereroe yankee per eccellenza.
In questo 35º film dell’MCU, nonché penultimo capitolo della Fase 5, diretto da Julius Onah, torna sul grande schermo anche Harrison Ford, nel ruolo del neopresidente americano Thaddeus Ross, a seguito degli eventi di The Falcon and the Winter Soldier. Mackie, spiritoso e sempre pronto a schivare con eleganza le dichiarazioni più “controverse”, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per questa opportunità.
“Sono entrato nel mondo Marvel undici anni fa, e mai avrei pensato che un giorno avrei interpretato Captain America. Da bambino anche io guardavo i film sui supereroi, mi immaginavo nei panni di Batman e Superman, e mi piacerebbe tanto rivivere quei momenti in cui ci veniva detto di no. Da piccoli sogniamo di uccidere draghi e salvare principesse con le spade, fino a quando qualcuno non ci dice che quelle cose non esistono. Spegnendo la nostra immaginazione. È un colpo duro, ma credo che il nostro ruolo come attori sia anche quello di rianimare queste fantasie, di far sì che possiamo ancora brandire una spada, anche se è solo un bastone.”
Un film rivolto soprattutto alle nuove generazioni
Per quanto riguarda Captain America: Brave New World, Mackie sottolinea anche una componente politica, che non passa inosservata. “Questo capitolo è principalmente intrattenimento, con elementi di spionaggio e un thriller psicologico che forse domina la trama, ma alla base di tutto c’è un messaggio di comprensione e empatia, qualità che consiglio al presidente Trump di non dimenticare. Se osserviamo come i personaggi dell’MCU interagiscono tra loro, come ad esempio la dinamica tra Captain America e Iron Man, vediamo che c’è una fiducia che è stata tradita e spezzata. Tutto il nostro mondo ruota intorno al tentativo di ricostruire quella fiducia.”
In pratica, Mackie sembra voler dire che le relazioni, anche quelle più complicate o difficili, possono essere guarite attraverso il rispetto e la fiducia reciproca. Questa pellicola vuole rivolgersi a tutti, in particolare ai più giovani, per sottolineare l’importanza di una leadership sana e del significato di far parte di un team che lavora insieme per un obiettivo comune. “Essere un leader significa saper ascoltare gli altri, non imporre la propria visione delle cose, e lavorare insieme per risolvere i problemi, tenendo conto di ciò di cui le persone hanno bisogno. Questo vale per i capi nei film, ma anche per i leader nella vita reale. Personaggi come questi ci mostrano che il Male esiste davvero e che ci sono persone cattive là fuori. Ed è per questo che li rappresentiamo come veri villain. Ma ci sono anche gli eroi, e i supereroi ci insegnano come affrontare e sconfiggere il male.”
Il rapporto con Harrison Ford
Non poteva mancare in questa conferenza stampa di Captain America, un accenno ad Harrison Ford. All’impressione che faceva su tutti sul set, oltre ai suoi gusti un po’ particolari quando si trattava di cucina italiana. “Lavorare con Harrison è stato un sogno e un onore. Anche se sul set si è sempre mostrato molto disponibile, la sua presenza metteva comunque soggezione a molti. Ricordo di un attore che doveva girare una sola scena con lui. Probabilmente si era preparato per anni per quel momento. Ma quando è arrivato il momento di recitare, non è riuscito a dire la sua battuta di fronte ad Harrison e alla fine è stato sostituito. Non è incredibile? Almeno l’attore che l’ha sostituito ha fatto un ottimo lavoro.”
Anthony ha parlato anche del suo passato, rivelando un lato molto personale e affettuoso nei confronti dei suoi insegnanti. “La mia insegnante di teatro, la signora Richards, era davvero una forza della natura. Se una battuta non veniva recitata nel modo giusto, lo capivi subito, perché lei te lo faceva notare senza giri di parole. Era la Hulk degli insegnanti di recitazione a New Orleans. Ma allo stesso tempo è stata l’insegnante che mi ha ispirato di più. Forse più dei miei genitori, perché dopo i genitori sono proprio gli insegnanti le persone che ci aiutano a capire come affrontare il mondo.”
Il futuro dell’MCU
Queste parole rivelano molto del suo approccio alla vita e alla carriera durante la conferenza stampa per Captain America. Per lui, gli insegnanti non sono solo una figura educativa, ma veri e propri modelli di vita. Per quanto riguarda il futuro dell’MCU, Anthony è chiaro: “Captain America: Brave New World segna l’inizio di una nuova fase, ma si fonda sugli stessi principi che hanno contraddistinto tutto l’Universo Marvel finora. Non abbiamo l’ambizione di essere il nuovo Endgame, ma il nostro obiettivo è quello di costruire a partire da dove quel film epocale ci ha lasciato.”
In questo modo, si aggiungono sia un richiamo alla sua formazione che una riflessione sul futuro dell’MCU, mantenendo il tono autentico e naturale. Captain America: Brave New World vi aspetta al cinema dal 12 febbraio.
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