All’inizio della seconda stagione, Nano (Jaime Lorente) si trova nel carcere di Soto del Real, dove deve attendere due anni per il processo a suo carico. Nano è accusato di essere l’omicida di Marina (María Pedraza), sebbene lui continui a proclamarsi innocente. Suo fratello Samu (Itzán Escamilla) lavora per tutta l’estate come pony express per risparmiare i soldi necessari a pagare la cauzione di Nano, ma lui e la madre Pilar sono ancora lontani dal raggiungere la somma richiesta per la scarcerazione.
Durante una visita in carcere, Samu ammette al fratello di ritenerlo in parte responsabile per la morte di Marina, in quanto fu lui a innescare la catena di eventi che hanno condotto alla morte della ragazza che entrambi amavano. È stato Nano a coinvolgerla nel ricatto e nel furto degli orologi, del resto. Non per questo Samu lascerà che suo fratello marcisca in prigione: inizialmente Samu accetta il lavoro come corriere per Sandra, madre di Rebeca (Claudia Salas) e potente narcotrafficante locale. Sarà il denaro che Ander (Aron Piper) convince Polo (Alvaro Rico) a consegnare anonimamente a casa di Samu a consentire la scarcerazione di Nano, che avviene alla fine del quarto episodio di Élite 2.
Per prima cosa, Nano giunge a Las Encinas dove intende affrontare Carla (Ester Exposito), che ritiene responsabile dell’incidente di Christian (Miguel Herrán), zittito perché sapeva troppo. Al vedere Nano nei corridoi Guzman (Miguel Bernardeau) gli si scaglia addosso ma la rissa è sfiorata: Samu intende condurre le proprie indagini senza le intromissioni di Nano, ma il ragazzo non riesce a stare lontano dai guai. Dopo aver affrontato Rebeca, una sua vecchia conoscenza, recandosi alla su festa di Halloween nonostante Samu gli avesse detto di non andarci, Nano aggredisce Carla e viene preso a pugni da suo fratello minore.
Nano è impotente di fronte alle provocazioni di Guzman, che gli distrugge l’automobile davanti ai suoi stessi occhi. Confuso e ferito rispetto al proprio posto in quella situazione, Nano si rende presto conto che è meglio lasciare spazio a Samu: adesso è diventato un uomo. Per questo motivo Nano decide di mettersi in fuga invece di aspettare che la polizia gli rimetta le manette ai polsi. Così, dopo aver professato ancora una volta la propria innocenza alla madre di Marina, Nano lascia la città per non essere più rivisto.
Samu sembra in qualche modo in contatto col fratello: nell’ottavo e ultimo episodio della stagione 2, l’ispettrice dice a Samu che se la confessione di Carla fosse corroborata e l’arma del delitto rinvenuta, il mandato d’arresto a carico di Nano sarebbe decaduto e sarebbe stato scagionato da ogni tipo di accusa. Questo tuttavia non è possibile, visto che Cayetana (Georgina Amoros) ha cospirato con Polo nascondendo l’arma del delitto, ovvero la statuetta con cui il suo fidanzato ha colpito fatalmente Marina, e adesso la custodisce nel suo armadio. Senza arma del delitto, è la parola di Carla contro quella di Polo, e il ragazzo rimane a piede libero.
Attualmente non sappiamo quando tornerà Nano, è pressoché certo che la storia del personaggio interpretato da Jaime Lorente continuerà nel corso della terza stagione di Élite. L’attore ha preso limitatamente parte alla seconda stagione per via dei suoi impegni sul set de La Casa di Carta 3, ma visto il finale della seconda stagione di Élite il rientro in scena di Nano potrebbe avvenire soltanto una volta che Polo finisse dietro le sbarre.
Lascia un commento