Chi è Gandía, l’agente del caos de La Casa di Carta 4
Cesar Gandía è capo della sicurezza nonché al comando delle guardie del corpo del Governatore della Banca di Spagna. Un ex berretto verde grande, forte e ben addestrato, Gandía ha partecipato a diverse missioni militari in Medio Oriente, ma a parlare sono tutte le operazioni segrete a cui ha preso parte.
L’uomo è difatti un sicario dai nervi d’acciaio. Implacabile quanto letale, aspetta con impazienza la possibilità di dimostrare il suo valore. A differenza di Arturito che scalpita per fare l’eroe, a Gandía non interessa la gloria: l’unica cosa che vuole è imporre la sua regola di ordine, costi quel che costi.
In altre parole, uccidere qualcuno legalmente. È il tipo di persona a cui piace definirsi politicamente scorretto, quando la realtà dimostra che non è altro che un intollerante reazionario.
ATTENZIONE: seguono spoiler su tutta la quarta parte de La Casa Di Carta. Se non avete concluso la visione e non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Nella quarta stagione, Gandía scatena la propria furia grazie a Palermo, che gli rivela come liberarsi dalle manette che lo avevano incatenato. La sua missione? Uccidere Tokyo e Nairobi. Se la prima viene imprigionata nella panic room, la seconda diventa vittima di non uno, bensì tre tentativi di omicidio.
Il quarto, purtroppo, sarà anche quello fatale. Dopo essere uscito dal bagno nel quale era stato accerchiato dalla banda, Gandía aveva usato Nairobi come ostaggio e scudo. Invece di liberarla come promesso, l’assassino le sparerà un colpo in fronte. La granata che Denver gli lancerà contro lo ferisce gravemente, portando Tokyo ad operarlo e offrendole l’occasione per tramortirlo e liberarsi.
Il Professore vuole tenere Gandía vivo a tutti i costi: l’obiettivo è usare la sua linea di comunicazione con Tamayo per indurre in errore il colonnello e consentire a Lisbona di entrare alla Banca di Spagna seguendo il piano Parigi.
Riluttante, il ferito Gandía accetterà di reggere il gioco alla banda nella messinscena della battaglia sul tetto, salvo poi tentare di liberarsi all’ultimo minuto. Bogotá non ci penserà due volte a vendicarsi per la morte di Nairobi, scagliandosi contro di lui con una forza inaudita.
L’ultimo episodio della quarta parte lascia supporre che Gandía sia morto, ma non escludiamo di rivederlo di nuovo: in un flashback scopriamo che aveva persino fatto la conoscenza di Berlino, cinque anni addietro. Chissà se ci sono altri retroscena dei quali non siamo a conoscenza.
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