Chi muore ne La Casa Di Carta 5
Chi muore alla fine de La Casa Di Carta 5? Il secondo volume della quinta parte è finalmente disponibile su Netflix a partire da venerdì 3 dicembre. Ma quali personaggi non sopravvivono alla seconda metà dell’ultima stagione? Dopo la morte di Tokyo, ecco chi non sopravvive.
ATTENZIONE: quello che segue è il resoconto integrale di chi muore ne La Casa Di Carta 5 e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della quinta parte o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire chi muore ne La Casa Di Carta 5, qui troverete tutte le risposte alle vostre domande.
La risposta, in breve è… tutti, e nessuno. Non ci sono personaggi che muoiono nel volume 2 de La Casa Di Carta parte 5, ma ufficialmente non ci sono superstiti del colpo alla Banca di Spagna.
C’era chi temeva il peggio per Helsinki, ma la verità è che il l’ultimo episodio della serie è un vero e proprio lieto fine per i superstiti della banda. Lo stesso vale per Arturo: la chirurga entrata nella Banca (che è in realtà un’agente sotto copertura) rivela a Stoccolma che Arturito se la caverà.
Nella missione suicida che ha visto Silene Oliveira alias Tokyo detonare le granate dopo essere stata colpita fatalmente dagli uomini del comandante Sagasta ha mietuto diverse vittime. Nell’esplosione sono morti cinque soldati del comando speciale: Salvador Torrecilla, Lucas Hernando, Isaac Cobo, Mateo Canalejas e César Gandía.
In una seconda conferenza stampa, Tamayo annuncia che la rapina si è conclusa e gli ultimi ostaggi sono stati finalmente liberati, oltre ad aver recuperato l’oro. I lingotti restituiti dal Professore al colonnello, inoltre, sono di ottone. Questo Tamayo lo sa, ma se la notizia uscisse i mercati internazionali ripiomberebbero nell’incertezza e la Spagna sprofonderebbe di nuovo nel rischio bancarotta.
Tamayo ha deciso la via del silenzio. O vincono sia lui che il Professore, o perdono entrambi. Ed è così che il colonnello annuncia che Rio, Bogotá, Manila, Pamplona, Helsinki, Palermo, Lisbona, Stoccolma e il Professore sono stati uccisi. I loro copri dentro a dei sacchi neri vengono caricati dalle ambulanze militari e portati via dal luogo della rapina.
Denver, che sarà inserito nel programma protezione testimoni stando alle parole di Tamayo, segue gli sviluppi dalla tenda della polizia ed è affranto dalla notizia, salvo ritrovarsi di fronte un dossier che contiene un origami del Professore.
La verità è che nessuno dei membri della banda è stato ucciso. A tutti loro è stata garantita la libertà e una nuova vita sotto la massima protezione. La loro nuova identità, fornita da un comando speciale dei militari spagnolo, è la moneta di scambio per portarsi nella tomba il segreto che l’oro che giace nel caveau della Banca di Spagna è realtà ottone.
Per il resto del mondo, il Professore e la sua banda sono morti opponendo resistenza alle forze del colonnello Tamayo. Quello stesso Tamayo che adesso è diventato un eroe nazionale e ha salvato la Spagna dal baratro del default. La resistenza è morta, viva la resistenza.
Un elicottero porta Sergio, Raquel, Denver, Marsiglia, Stoccolma, Rio, Manila, Bogotá, Pamplona, Helsinki e Palermo verso la loro nuova vita. Le 90 tonnellate d’oro, nel frattempo, sono in viaggio per il Portogallo insieme a Benjamin.
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