Come finisce Alice in Borderland 2
Come finisce Alice in Borderland 2? Si conclude con l’ottavo episodio la seconda stagione della produzione originale giapponese targata Netflix. Di seguito ripercorriamo tutti i colpi di scena del secondo season finale.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della seconda stagione di Alice in Borderland e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della seconda stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Alice in Borderland 2, qui troverete tutta la trama completa.
Arisu e i suoi compagni di sventura – quelli sopravvissuti ai game – arrivano al cospetto della Regina di Cuori, ovvero Mira. Kuina, Ann, Aguni, Akane, e Chishiya (quest’ultimo colpito da Niragi durante uno scontro a fuoco) sono morti o in fin di vita dopo lo scontro col Re di Spade, pertanto ad Arisu e Usagi fronteggiare la nemesi finale.
La sfida conclusiva sembra essere troppo facile per essere vera – bisogna competere, nemmeno superare, tre round di croquet -, ma Mira chiede ai due giocatori di prendere un tè insieme a lei con la promessa di dare loro tutte le risposte che cercano riguardo a Borderland.
Mira manipola Arisu, convincendolo che tutto ciò che ha vissuto è una conseguenza del modo in cui ha elaborato il trauma della morte di Karube e Chota in quel maledetto incidente d’auto. La Regina di Cuori sostiene di essere una dottoressa e di starsi occupando del suo caso nell’ospedale psichiatrico in cui si trova insieme ad Usagi, anche’essa paziente. Usagi e Arisu riescono a scampare alle manipolazioni della Regina, colpita dalla loro sincera manifestazione di affetto e dal legame che li unisce. Prima di essere uccisa da un laser, Mira assicura loro che presto sapranno di che gioco si tratta.
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Adesso che i giochi sono finiti, il cielo di Borderland si riempie di fuochi d’artificio e ai giocatori sopravvissuti viene presentata una domanda. A prescindere dalla scelta compiuta, riceveranno una risposta molto specifica. Arisu, Usagi, Kuina, Chishiya, Aguni, Niragi e Akane rifiutano di diventare cittadini di Borderland, ed ecco che si ritrovano a Tokyo e che sono trascorsi soltanto pochi minuti. Lo stesso non può dirsi per Banda e Yaba, i quali invece accettano di diventare cittadini di Borderland – non è escluso che li troveremo nei panni dei gamemaster della terza stagione.
Quando tornano alla realtà, i sopravvissuti ai giochi si ritrovano ricoverati in un ospedale. Sono tutti scampati alla morte quando un meteorite colpì Shibuya. Tutte le persone che Arisu incontra a Borderland si trovavano in quel quartiere il giorno dell’impatto: per esempio vediamo Ann e Kuina attraversare la strada, o Tatta alla guida di un camioncino.
Ad eccezione di Ann – che è ancora in coma – tutti coloro che hanno rifiutato di restare a Borderland sono più o meno malconci, ma ancora vivi. Ad accomunarli è il fatto che il loro cuore si sia fermato per un minuto esatto, dopo la caduta del meteorite. Nessuno di loro ricorda i giochi, né tantomeno i rapporti che li legavano a Borderland. Arisu e Usagi si incontrano per i corridoi dell’ospedale, entrambi condividono la sensazione di essersi conosciuti in un’altra vita e decidono di passeggiare insieme per i giardini dell’ospedale. Ma non è tutto come sembra…
Negli istanti finali della seconda stagione, lo sguardo della cinepresa si fissa su uno dei tavoli nel giardino dell’ospedale, sul quale sono sparpagliate alcune carte da gioco. Mentre il vento le scompiglia ulteriormente, la carta del Jolly (o Joker) resta fissa: il vero nemico potrebbe non essersi ancora rivelato.
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