Come finisce Biohacker
Come finisce Biohacker? Il sesto e ultimo episodio della prima stagione è intitolato “Destino” e porta a termine l’avventura di Mia Akerlund (Luna Wedler), al secolo Emma Engels, studentessa dell’università di Friburgo che si ritrova coinvolta in una complotto che la riguarda molto da vicino.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di Biohacker e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Biohacker, qui troverete tutta la trama completa.
Emma (Luna Wedler) si risveglia sul pavimento del treno diretto a Berlino, che è deragliato poco dopo che alcuni passeggeri nella carrozza dove viaggiavano lei e Niklas (Thomas Prenn) avevano presentato sintomi allarmanti ed erano svenuti.
La dottoressa salita a bordo del vagone 23, Petra Eller (Zeynep Bozbay), identifica Emma come l’unica passeggera ancora in sé, e le chiede di raccontarle cosa sia successo a bordo. Emma rammenta che Jasper (Adrian Julius Tillmann) stava lavorando ad un vettore genico: costruire un virus Coxsackie sintetico in una zanzara, che come tutti le vite geneticamente modificate presenta gli occhi rossi. I sospetti della ragazza sono confermati: le zanzare presenti nel vagone dimostrano che i passeggeri sono stati colpiti dal virus Coxsackie, che provoca sintomi analoghi all’infarto. Emma dice alla dottoressa che sono necessari gli anticorpi per stabilizzarli, ma ci vorranno due settimane per crearli partendo da zero.
Emma sa che nel laboratorio di Jasper può recuperarli, ma le autorità dovranno amplificarli per venticinque dosi: richiederà un’ora, stando al parere della dottoressa. Quest’ultima, tuttavia, ordina il confinamento di Emma diagnosticandole disturbi psicotici. La giovane viene chiusa nel vagone, insieme al resto dei passeggeri che giacciono svenuti a terra compreso Niklas, dalle autorità mentre effettuano il sopralluogo. Determinata a salvare le loro vite, Emma rompe il vetro e facendo l’autostop si dirige verso il laboratorio di Jasper dove si trovano gli anticorpi.
Nel frattempo, la professoressa Lorenz (Jessica Schwarz) si trova nel suo laboratorio, dove infrange una vetrinetta per simulare e denunciare un furto, così da non poter essere considerata la responsabile dell’attacco bio-terroristico al treno.
Emma telefona a Lotta (Caro Cult), chiedendo l’aiuto di Chen-Lu (Jing Xiang): la professoressa Lorenz ha attaccato il treno, provocando il contagio di venti passeggeri e tra questi Niklas. Nel frattempo le autorità danno la caccia ad Emma: in quanto fuggitiva, è considerata un pericolo pubblico poiché potrebbe diffondere il virus al di
fuori del vagone dove lei e il resto degli infettati erano stati relegati. Emma chiede l’aiuto di Chen-Lu per entrare nel laboratorio di Jasper e amplificare gli anticorpi, altrimenti moriranno tutti. Chen-Lu comunica a Ole (Sebastian Jakob Doppelbauer) e Lotta cos’è successo: decidono di aiutarla tutti e tre insieme.
Emma raggiunge il laboratorio di Jasper, se lo ritrova davanti. La ragazza scopre che è stato lui ad aiutare Lorenz nell’ordire l’attacco al treno. “Abbiamo tutto sotto controllo” le dice lui, mentre accusa Emma di aver tentato di far arrestare Lorenz e fermare la ricerca a discapito della malattia di Huntington di cui è affetto. “Non ti frega un ca**o che potrei morire, è soltanto colpa tua”. Jasper è evidentemente geloso di Niklas, e accusa Emma di averlo usato per arrivare a Lorenz, la quale starebbe
già lavorando all’anticorpo.
Emma non riesce a credergli: oltre ad aver aver modificato geneticamente lei e suo fratello per i suoi esperimenti, Lorenz ha sulla coscienza 200 bambini che ha fatto ammalare di proposito. Dei soggetti dell’esperimento “Homo Deus”, Emma è l’unica sopravvissuta.
Jasper esita, ma Emma lo incalza: lui fa il lavoro sporco per Lorenz, a cui non interessa nulla di Jasper. Per tutta risposta quest’ultimo distrugge la fiala con gli anticorpi e telefona alla polizia per segnalare l’ubicazione di Emma, che indica come “La terrorista”. Lotte, Chen-Lu e Ole aiutano ad amplificare la dose. La polizia raggiunge il laboratorio e assedia Emma e i suoi amici, ordinando loro di arrendersi. Lotta si fa arrestare identificandosi come Emma e consentendo alla vera Emma di scappare e di portare avanti il suo piano senza la polizia alle calcagna.
Jasper si reca a casa di Lorenz, alla quale comunica di aver distrutto gli anticorpi e di aver fatto arrestare Emma. La professoressa è dubbiosa, ma invita Jasper a rimanere a dormire da lei. Ciò che Emma gli ha detto, tuttavia, continua a risuonargli in testa. Per questo motivo, Jasper approfitta di un momento di distrazione di Lorenz per cercare nel suo computer le prove sul progetto “Homo Deus”. Ciò che troverà è il dossier completo dell’esperimento, dalle foto dei pazienti alle loro date di morte.
Soltanto allora Jasper sarà in grado di aprire gli occhi di fronte alla follia di Lorenz, che non ha mai avuto davvero intenzione di produrre anticorpi per salvare i passeggeri del treno, né tantomeno di curare lui stesso dalla malattia di Huntington. Quando la affronta, Lorenz non nega le accuse di Jasper e ribatte che la vita del ragazzo è ben più piccola della posta in gioco. Mentre Jasper resta attonito, Lorenz si reca dalle autorità per esonerare Emma dalla responsabilità del presunto furto al laboratorio. La professoressa addita Jasper, il suo collaboratore più fidato, come il responsabile dell’attacco terroristico, reo di avere trafugato il virus al di fuori del laboratorio e di aver attaccato il treno diretto a Berlino.
Emma riesce ad eludere la sorveglianza dell’ospedale e raggiunge la stanza in cui è ricoverato Niklas. Sorpresa da Petra, la dottoressa che l’aveva rinvenuta nel vagone del treno, Emma è sollevata all’apprendere che il medico le crede: le analisi sui pazienti hanno confermato che si tratta di Coxsackie. Emma le consegna gli anticorpi che Chen-Lu ha prodotto usando ciò che rimaneva della fiala distrutta da Jasper, esortandola a somministrarla a tutti i pazienti. La dottoressa le promette che la chiamerà se ci saranno cambiamenti. Nel frattempo Emma contatta l’Anonimo: adesso che ha i campioni di DNA che incastrano Lorenz sul progetto Homo Deus, la studentessa gli propone di vedersi a Friburgo.
L’indomani mattina la situazione dei pazienti del treno non è migliorata: Emma capisce che Lorenz ha usato consapevolmente il virus mutato, e si rende conto che l’unico modo per mettere fine a quella mattanza è recarsi dalla professoressa.
Alla sua ex mentore, Emma propone un patto: le consegnerà il resto dei campioni
di DNA in cambio dei giusti anticorpi. Lorenz non ha prodotto gli anticorpi: per salvare i passeggeri intende dare loro un sistema immunitario migliore ricorrendo alla nuova terpia genica. Il suo piano fin dal principio era di somministrare l’Homo Deus, che secondo la professoressa tra dieci anni rappresenterà lo standard del progresso bio-medico. Emma si oppone strenuamente, ma Lorenz fa presa sul suo coinvolgimento personale: se useranno l’Homo Deus per salvare la vita di quelle persone tra cui Niklas, la morte del fratello di Emma non sarà stata vana: “Pensa a quante
persone potremo salvare grazie al suo sacrificio” dice Lorenz ad Emma.
Quest’ultima consegna con riluttanza i campioni di DNA a Lorenz, ed in cambio riceve la terapia genica. Una volta somministrata ai pazienti, le loro condizioni migliorano: lo stesso Niklas si risveglia con al fianco Emma, che risulta notevolmente sollevata anche se la situazione le riporta alla mente i ricordi del fratello e i suoi ultimi istanti di vita. Rientrata a casa, Emma si riunisce con Lotta e festeggia con Chen-Lu e Ole, i quali nell’euforia si scambiano un bacio appassionato.
Partito per far perdere le proprie tracce adesso che è diventato un ricercato, il regalo di addio di Jasper a Emma è un archivio contenente tutto i documenti dell’Homo Deus che lui ha trafugato dal computer di Lorenz. Adesso Emma ha tutte le prove per dimostrare la colpevolezza della professoressa, e propone all’uomo misterioso di incontrarsi l’indomani mattina al parco.
Al rendez-vous Emma si troverà di fronte ad una persona che si identifica come Andreas Winter, che a quanto pare era una vecchia conoscenza del padre di lei. “Sono felice che stai continuando il suo lavoro” dice l’uomo ad Emma entrando in possesso della memoria usb contenente i dati esperimenti Homo Deus. Quella è la prova definitiva che i bambini sono morti a causa dei trattamenti di Lorenz. La professoressa non dovrà più poter effettuare alcun tipo di esperimenti sugli esseri umani, una volta che quelle verità saranno di dominio pubblico. “Conta su di me, tranquilla” le risponde Andreas. Con un cenno impercettibile del capo, Andreas ordina a tre uomini mascherati e incappucciati di aggredire Emma.
Dopo averla imbavagliate e immobilizzata, i tre figuri la caricano su un furgoncino. Lì dentro, Emma non è da sola: al suo fianco la giovane è sorpresa di ritrovare anche Lorenz, che come lei è stata rapita e legata. Chi sono i loro carcerieri e che cosa vogliono da loro?
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