Come finisce Che Fine Ha Fatto Sara 3
Come finisce Che Fine Ha Fatto Sara 3: si è conclusa con la terza stagione ¿Quién mató a Sara?, la telenovela disponibile su Netflix a partire da mercoledì 18 maggio con gli episodi finali.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della terza stagione di Che Fine Ha Fatto Sara e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della terza stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Che Fine Ha Fatto Sara 3, di seguito trovate la spiegazione completa.
Nel settimo e ultimo episodio della terza stagione intitolato “Che cosa hai fatto, Sara”, emerge finalmente la verità su quello che è successo a Sara. Per questa ragione, Álex decide di escogitare e mettere in atto la ritorsione definitiva contro il Centro Medusa, responsabile delle miserie della sua famiglia e dell’infausta sorte che è toccata alla sorella. Il Centro Medusa è stato rastrellato dalla polizia, mentre Elisa piange disperata e César Lazcano, il quale ha fatto ritorno, viene arrestato e portato via dagli agenti. La morte del dottor Alanis
La terza stagione offre numerosi colpi di scena per il pubblico. A cominciare dalla rivelazione più dirompente: Sara Guzmán non è morta a causa della caduta dal paracadute. In realtà, la giovane non è mai stata uccisa in quell’occasione, bensì è sopravvissuta all’incidente nel quale tutti erano convinti avesse perso la vita. La ragazza al centro della serie televisiva è stata rapita e ricoverata in un ospedale psichiatrico.
Tra le altre scoperte, emerge la vera identità di Reinaldo: si tratta del papà di Nicandro, così come quella di Lucía: lei è la figlia di Sara e di César, come rivela Álex. Daniela si rifiuta di aiutare Reinaldo, il quale giace a terra e invece corre da Álex e Chema, il quale è stato ricoverato al Centro Medusa perché i medici erano convinti di poter curare l’omosessualità.
Sara, tuttavia, non è più viva. Questo Álex lo ha saputo da Tonya, la quale gli ha infine detto la verità su quello che è successo a sua sorella. Álex ha scelto di suicidarsi anziché continuare ad essere la cavia di Nicandro. Non essendo più disposta a sopportare le torture a cui era abitualmente sottoposta, Sara si è tolta la vita accoltellandosi all’addome: Nicandro non potrà più utilizzarla per il farmaco che stava mettendo a punto. César esorta Álex a non accendere la macchina che ucciderà Nicandro con una scarica elettrica. Álex sembra determinato a punire lo scienziato pazzo, e non si ferma di fronte a niente: ecco che Álex uccide Nicandro di fronte agli occhi di César.
Nel frattempo, la guardia della sicurezza punta la pistola contro Daniela, ma Rodolfo si getta su di lui: l’addetto gli spara, e Rodolfo giace a terra esalando i suoi ultimi respiri mentre osserva il volto di Lucía, così simile a quello di Sara. Lucía lo bacia teneramente sulla fronte. Rodolfo muore così, pianto da Chema e Elisa. César ha sparato e ucciso la guardia responsabile della morte di Rodolfo.
Per la morte di Reinaldo – così come per quella di Abel Martínez – verrà processato e trovato colpevole César, il quale ha deciso spontaneamente di consegnarsi alle autorità confessando tutti i suoi crimini, compreso uno che non ha commesso (l’omicidio di Reinaldo). Álex assiste all’udienza con uno sguardo impassibile. Nella sua cella di prigione, César piange sconsolato, consapevole che il cancro al pancreas che lo sta divorando non gli lascerà scampo. “Fai felice mia figlia,” sono le parole di addio che César affida ad Alex.
Mariana si trova in un convento dove si auto-infligge dolore con il silicio nel tentativo di esorcizzare i propri demoni interiori. Nel finale della serie, Lucía, Elisa, Álex e Chema visitano la tomba di Sara, la quale ha finalmente potuto avere una degna sepoltura insieme al dottor Alanis e a tutte le vittime di Nicandro. Elisa e Álex concludono quello sconvolgente cammino insieme: con Lucía e Chema adesso costituiscono una nuova famiglia di cui prendersi cura.
Lascia un commento