Come finisce Dracula Netflix. “La bussola oscura” è il terzo e ultimo episodio della stagione 1 di Dracula, che i suoi creatori Mark Gatiss e Steven Moffat hanno congegnato sin dal principio come una mini-serie.
La terza puntata costituisce quindi l’ultimo atto per la versione di Dracula di Bram Stoker prodotta dalla Hartswood Films per conto di BBC e Netflix, che la distribuisce nel nostro Paese a partire da sabato 4 gennaio. Ecco cosa succede nell’ultima puntata di Dracula.
Il sacrificio di Agatha Van Helsing
La seconda puntata di Dracula si conclude con il naufragio della Demetrio, vascello diretto in Inghilterra. Con l’estremo sacrificio, suor Agatha (Dolly Wells) riesce nella sua missione di far esplodere la nave.
Il conte Dracula (Claes Bang) trova riparo in un delle cinquanta casse di terreno della Transilvania che stava trasportando: il suolo della sua terra natia è ciò che infonde a Dracula l’energia per recuperare le proprie forze. Agatha muore con un sorriso sulle labbra, felice di avere sconfitto il suo nemico.
Il conte giace sul fondo del mare, in una cassa di terra della Transilvania. La scena viene seguita in lontananza dai due impostori Marius e Victor, che saliti su una scialuppa di salvataggio si erano messi in sicurezza.
Improvvisamente Dracula riemerge dalla cassa e nella notte affiora dal mare in prossimità di quella che sembra essere l’abbazia di Whitby. Un faro di un elicottero lo inonda di luce: il conte è presto attorniato da un dispiegamento di forze dell’ordine capitanato da una donna che assomiglia a suor Agatha ed è interpretata dalla stessa attrice Dolly Wells. Non siamo più nel 1897: “Benvenuto in Inghilterra, conte Dracula. Ce ne hai messo di tempo”
All’inizio del del terzo episodio, torniamo nel 1897. Suor Agatha (Dolly Wells) si sacrifica alla fame implacabile di Dracula (Claes Bang) per salvare la vita di Mina Harker (Morfydd Clark). Il conte accetta lo scambio proposto da Agatha, la sua vita per quella di Mina, e garantisce alla suora una morte lenta e dolorosa perché ha intenzione di ‘centellinarla’. Come visto nell’episodio precedente, l’identità del passeggero misterioso sulla Demetrio corrisponde a quella di suor Agatha, di cui il conte si sfama nel corso del suo viaggio.
“123 anni dopo”: Dracula arriva nel 2020
Il conte Dracula è arrivato ai giorni nostri. Nonostante i suoi creatori avessero giurato che la mini-serie fosse un period drama e che non avrebbe seguito le orme di Sherlock nello spostare il racconto all’età contemporanea, il vampiro approda nel 2020 per il terzo atto del racconto.
A risvegliarlo è stata una spedizione della Jonathan Harker Foundation, determinata a scoprire che cosa ne fosse stato del relitto della Demetrio e della cassa contenente il vampiro. Scoperchiata da uno scienziato sommozzatore, il corpo di Dracula era perfettamente preservato e intatto. Sprofondato in una sorta di coma ricostituente per più di centoventi anni, il conte si risveglia azzannando e uccidendo uno degli esploratori. Se non fosse stato inavvertitamente nutrito, Dracula avrebbe continuato a dormire.
Zoe Van Helsing (Dolly Wells) è il nome della donna che accoglie il conte Dracula sulla spiaggia. Suor Agatha è la sua pro-prozia dalla parte del padre della dottoressa. Il vampiro è divertito dall’apprendere di aver dormito per 123 anni. Sebbene Zoe tenti di ragionare con lui e gli chiede persino se abbia fame, Dracula riesce a liberarsi dall’assedio della polizia prendendo in ostaggio e poi uccidendo un’agente. Come se non bastasse, il vampiro invoca l’aiuto dei pipistrelli: non prima di avere preso con sé il badge identificativo di Zoe.
Dove si dirige il conte? A casa di una donna di nome Kathleen (Chanel Cresswell), il cui marito è stato intrappolato da Dracula in un frigo. Il vampiro ha acquisito i ricordi di Bob e si sta acclimatando a questo nuovo secolo. Non passa molto tempo prima che la dottoressa Zoe assedi la casa di Kathleen: la Van Helsing ordina a Dracula di infilarsi nella cassa che ha inserito nel secondo piano dell’abitazione, altrimenti procederà a demolirla e così facendo entrare la luce del sole, letale per il vampiro. Dracula sembra acconsentire ma in realtà si tratta di una trappola che ha congegnato per bere il sangue di Zoe.
Qualcosa non va: Dracula inizia a vomitare il sangue di Zoe, e a causa di ciò sviene. La dottoressa ne approfitta per caricarlo all’interno della cassa e portarlo alla Jonathan Harker Foundation, istituita da Mina in memoria del suo compianto marito. Un istituto di ricerca che opera nel campo scentifico, la Fondazione aveva l’incarico di reperire, studiare e sfamare Dracula qualora fosse mai stato ritrovato.
Dracula è libero: Zoe sta morendo
Perché Dracula rigetta il sangue di Zoe? La discendente di suor Agatha è in fin di vita, afflitta da un tumore in stadio terminale: questo il motivo per cui il suo sangue è tossico e soprattutto letale a Dracula.
L’avvocato di Dracula, un uomo di nome Frank Reinfield (interpretato dal co-creatore della serie Mark Gatiss) interviene e fa in modo che il suo assistito venga liberato dall’isolamento in cui era stato posto. Reinfield lavora per la società che il conte ingaggiò nel 1896 per l’acquisto di alcune proprietà, e da allora lo rappresentano.
Siccome Zoe sta trattenendo Dracula contro la sua volontà, e benché si tratti di un essere vivente di oltre 500 anni, Frank ricatta la dottoressa alludendo all’insabbiamento di quanto successo qualche sera prima sulla spiaggia: a Dracula non è stato imputato alcun capo di accusa.
Dracula lascia una lettera di commiato a Zoe nel quale gli ricorda che nel suo sangue scorre la memoria di tutte le sue vittime. Mentre il vampiro viene condotto alla libertà fuori dalla Jonathan Harkness Foundation, Zoe decide di bere il sangue di Dracula: questo le consentirà di accedere ai ricordi della sua pro prozia, suor Agatha.
Dopo essere stata sconfitta da Dracula, Zoe si licenzia dalla Jonathan Harker Foundation. La partita non è ancora finita: “Il sangue è vite”.
Dracula è libero: Lucy è in pericolo
Un impiegato della Jonathan Harker di nome Jack Seward (Matthew Beard) viene allertato della cattura di Dracula. Jack è nel programma donatori della Fondazione, ed è uno studente della dottoressa Helsing.
Quella sera il giovane si reca ad una festa in discoteca dove trova Lucy Westenra (Lydia West), una ragazza di cui è innamorato. Quest’ultima lo vede più come un amico nonostante in passato abbiano avuto qualche incontro.
Quella sera stessa Quincey (Phil Dunster), il nuovo fidanzato di Lucy, sorprende quest’ultima chiedendole di sposarlo. Jack osserva la scena attonito, e quando esce dal locale trova una vettura della Jonathan Harker ad aspettarlo.
È di Jack il telefono cellulare che Dracula ruba e porta con sé quando viene scarcerato: il conte risponde alla telefonata di Lucy che vuole sapere perché Jack fosse scappato dalla festa senza dirle una parola.
Da questo momento, l’episodio compie un salto di tre mesi in avanti: il conte e Lucy hanno intrapreso una frequentazione intensa e clandestina, visto che la donna è prossima alle nozze con Quincey. Dracula si abbevera del suo sangue e rimane ammaliato da Lucy, che considera il frutto perfetto in quanto non le importa se vivere o morire. Su esortazione di Lucy, Dracula si sfama ancora una volta con il suo sangue.
Quando Zev (John McCrea) rinviene Lucy, che era sgattaiolata via dal suo addio al nubilato, è ormai troppo tardi: la giovane è in fin di vita. Jack viene allertato, e a sua volta informa Zoe che si trova ricoverata nel reparto di oncologia, sul letto di morte. La professoressa dice a Jack che Dracula sceglie le proprie vittime sulla base della loro unicità.
Quella stessa sera Dracula visita per l’ultima volta Lucy, che sta morendo e inizia ad avere paura di lui. Il conte la uccide e così facendo la intrappola nell’aldilà insieme a lui. Dopo il funerale e la cremazione, Lucy riemerge dal forno crematorio dove era stata inserita la sua bara: la sposa di Dracula è tornata.
Zoe viene visitata da suor Agatha che le rivela ciò che sa sul conte e sui suoi limiti. Ciò che sanno di Dracula è che deve essere invitato in un luogo per entrarvi, che non riesce a guardarsi allo specchio, che per lui la luce del sole è fatale e che odia le croci. Ma allora perché tornare ad approvvigionarsi di Lucy, una normalissima ragazza qualunque, notte dopo notte?
Zoe sostiene di essersene lavata le mani ma suor Agatha le ricorda la losca provenienza dei fondi per la fonazione Jonathan Harker, e soprattutto che è stata Zoe a risvegliare Dracula e a rimetterlo a piede libero. Entrambe hanno ancora una missione da portare a termine. “Tu sei la carne, e io lo spirito” dice Agatha a la sua pro pronipote.
Insieme a Jack, una Zoe in fin di vita si reca negli appartamenti di Dracula. La dottoressa è decisa a chiudere quella partita una volta per tutte, ma il conte attende ospiti: Lucy, che è stata cremata, si presenta a quell’improvvisato rendez-vous.
“Bisima signora” non è più così tanto: Lucy si rende infine conto del suo vero aspetto, che non corrisponde al suo riflesso sulle superfici. L’immagine che le restituisce l’aldilà è quella di Lucy, splendida e intatta. La realtà è che la Lucy non-morta è carbonizzata e destinata a rimanere in quella forma per sempre.
Disperata, la ragazza si scaglia a terra. Jack sa cosa deve fare: aiutandola ad alzarsi, l’uomo stringe quella che un tempo fu la sua amata in un tenero bacio, nascondendo dietro la schiena un paletto di legno appuntito. Lucy ha capito cosa sta per succedere e incoraggia Jack a portare a termine il suo compito. Jack la infilza nel costato e Lucy si dissolve in cenere. Dracula non nasconde il proprio disappunto: Lucy era il suo esperimento più promettente.
Zoe e Dracula: uniti fino alla fine
Perché Dracula aveva scelto proprio Lucy? A sua detta, il motivo è che la ragazza sembrava essere quasi innamorata della morte. Una lampadina si accende nella testa di Zoe, che intima a Jack di andarsene: deve affrontare Dracula da sola. Il conte capisce che Zoe ha bevuto il suo sangue. La dottoressa compie un salto sul tavolo e rimuove le tende che proteggevano il conte dalla luce esterna.
I raggi del sole inondano la stanza e Dracula si getta a terra, urlante, ma non succede niente: la sua pelle non va a fuoco e il suo corpo non è stato incenerito dal sole. Lo stesso dicasi per il suo dover essere invitato a entrare o il non poter rimirarsi allo specchio. Non si tratta di maledizioni, ma di abitudini divenute idiosincrasie e infine leggende: in poche parole, Dracula è diventato prigioniero di sé stesso e del proprio mito.
Dracula è tenuto in scacco dalla stessa propria vergogna. Invece di morire in battaglia come la lunga stirpe di guerrieri da cui discendeva e come anche i propri eredi, il conte è rimasto nell’ombra a vivere un’esistenza segreta nella quale rubava le vite degli altri nell’ombra.
Più che un vampiro, Dracula è un pavido, vittima dei propri sogni di gloria e di grandezza che non è mai riuscito a realizzare. La croce è l’esempio del coraggio che Dracula non possiede: invece di continuare a trovare stratagemmi per sconfiggere la morte, il conte dovrebbe accoglierla e così facendo, vincerla. Dracula è terrorizzato dall’eterno riposo e dalla pace che esso comporta. Non potendolo vivere ed essendo condannato a vivere per secoli in fuga da quella pace, il conte ha sviluppato un terrore per le croci non per ciò che simboleggiano nella religione, ma per il loro significato intrinseco: accettare la morte come un fatto inesorabile della vita.
Per questo motivo, Dracula ha perso: continuerà a vivere per l’eternità condannato alla propria vergogna. Zoe si prepara ad esalare gli ultimi respiri, ma Dracula compie un gesto inaspettato: per assicurarsi che Zoe non soffra nei suoi istanti finali di vita, il vampiro si abbevera del suo sangue suicidandosi.
In una fantasia infuocata, Dracula e Zoe sono avvinghiati mentre si lasciano andare alla passione. Le loro voci riecheggiano:
Zoe: “Questo non è reale. Questo è un sogno”
Dracula: “Certo che lo è.”
Zoe: “Stai bevendo il mio sangue. Ma il mio sangue è letale per te.”
Dracula: “Sì.”
Zoe: “Perciò morirai.”
Dracula: “Proprio come te. dopo tutto questo tempo, pensavi che avrei permesso che facesse male?”
Il sangue di Zoe è letale per Dracula: i due giacciono l’uno sull’altra, apparentemente esanimi, bagnati dalla luce del sole che entra dall’ampia finestra.
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