Come finisce Euphoria 2
Come finisce Euphoria 2? Si conclude con l’ottavo episodio intitolato “All my life, my heart has yearned for a thing I cannot name” la seconda stagione di Euphoria, disponibile su Sky e Now dal 28 febbraio in versione originale.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della seconda stagione di Euphoria e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della seconda stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Euphoria 2, subito dopo l’immagine troverete il resoconto completo.
“L’arte deve essere pericolosa, a volte”
Lo spettacolo “Our Life” di Lexi non è per niente apprezzato da Cassie, la quale viene piantata in asso da Nate dopo l’ormai iconico numero omoerotico sulle note di “I need a hero” nel quale Lexi suggerisce – per nulla velatamente – che Nate reprima la sua omosessualità. Senza più nulla da perdere, Cassie sale sul palco e aggredisce Lexi, costringendola ad uscire dalle quinte.
“Tu ti permetti di stare qui in alto a giudicarci, ma sono io che vengo ferita” dice Cassie alla sorella, asserendo che lei non viva davvero la vita ma si limiti ad osservare quelle degli altri. A nulla valgono i tentativi della madre Suze di fermare la lite famigliare di fronte alla platea del liceo di East Highland. La situazione si accende a tal punto che Maddy si fionda sul palco, seguita a ruota da Kat e da Barbara. Cassie e Maddy finiscono di nuovo per picchiarsi, e proseguono la loro zuffa per i corridoi del liceo.
Lexi è demoralizzata: Fez non si è presentato, la sua sedia in prima fila è rimasta vuota. La direttrice di palcoscenico di Lexi la consola e la sprona a continuare: the show must go on. “L’arte deve essere pericolosa, a volte” dice Bobbi a Lexi. Quest’ultima, richiamata in scena dalla platea che invoca il suo nome, si convince a tornare sul palco e a portare a termine il suo spettacolo. “Un mio amico mi ha detto che a volte le persone devono essere ferite,” spiega Lexi giustificando la sua decisione di andare avanti nonostante la zuffa famigliare. “Anche se lui non è potuto essere qui oggi, questo è per te” dice Lexi, dedicando il resto dello spettacolo a Fez.
Cal viene arrestato
Che fine ha fatto Nate? Dopo avere mollato Cassie alla recita scolastica della sorella, Nate carica la sua pistola e prende coraggio ingoiando violentemente il contenuto di una bottiglia di birra mentre è al volante. Giunto al cantiere della ditta di costruzioni del padre, è lì che Nate trova Cal intento ad ospitare un festino con personaggi di dubbia sobrietà. Chi guarda è convinto che Nate voglia ottenere la sua vendetta nei confronti del padre sparandogli, ma quello che il giovane ha in mente è ben più poetico. “Io e te proviamo piacere nel ferire gli altri” dice Nate ammettendo di assomigliare al padre in questa caratteristica.
Dopo aver rivelato che Nate, all’età di undici anni, trovò dei video del padre intento a fare sesso con sex worker in un motel, il giovane rivela di aver passato un sacco di tempo nel terrore che il padre facesse sesso con lui nello stesso modo in cui lo vide ritratto in quei video. Cal si scusa col figlio: “Avrei dovuto proteggerti e rimpiango di non averlo fatto”. È troppo tardi per le scuse. Estraendo la chiavetta USB contenente tutti i video sessuali di Cal, Nate consegna il padre allo sceriffo, il quale procede ad arrestarlo per numerosi reati tra cui quelli legati all’adescamento di minori (come Jules).
Cassie vs Maddy, la rivincita
Nessuna riconciliazione in vista, tra Cassie e Maddy. La prima sfoggia un naso insanguinato, mentre la seconda tiene una lattina ghiacciata appoggiata al livido che ha riportato sul piede. Sotto lo sguardo allarmato di Kat e Barbara, Cassie racconta a Maddy di essere stata lasciata da Nate ben prima che salisse sul palco e desse di matto di fronte all’intera scuola. “Non preoccuparti,” dice Maddy a Cassie con l’aria di chi ne ha passate davvero troppe con Nate,“questo è solo l’inizio”. In poche parole, il peggio deve ancora venire.
Salvate il soldato Fez
A casa di Fez, il giovane si sta preparando per recarsi allo spettacolo di Lexi. Peccato che Custer, il fidanzato di Faye, abbia deciso che quello fosse il momento per incastrare Fez. Custer, che sta registrando la conversazione dal suo smartphone per conto delle forze dell’ordine, incalza Fez in merito all’omicidio di Mouse: vuole che lui confessi, così da fornire alle autorità la prova incriminante per arrestarlo. Con uno stratagemma, Faye fa cadere un bicchiere per terra e nel raccoglierlo si porta un dito sulle labbra suggerendo a Fez di non dire una parola.
Fez mangia la foglia e resta immobile mentre Custer lo esorta a parlare dell’omicidio che i due hanno commesso (in realtà fu Ashtray, il fratello di Fez, ad uccidere Mouse con un martello). Faye rompe la tensione dichiarando che ad uccidere Mouse fu Laurie, nel tentativo di despitare chiunque fosse all’ascolto. La tensione giunge al culmine e Ashtray, con un gesto fulmineo, estrae il coltello che nascondeva nella manica e lo conficca nel collo di Custer. Fez porta una mano alla bocca di Custer per non insospettire le autorità all’ascolto: Custer muore nel silenzio, ma è questione di minuti prima che le autorità sfondino la porta. Faye assiste alla scena terrorizzata: è consapevole che qualcuno non uscirà vivo da quella situazione.
Fez implora Ashtray di andare a lavarsi le mani: intende essere lui a prendersi la responsabilità per quell’omicidio, poiché se fosse Ash ad essere incriminato, le cose si metterebbero peggio per entrambi. Ash non vuole sentire storie: dopo essersi rifornito di armi da fuoco, colpisce Fez alla testa con il calcio di un AK-47 e si trincera in bagno, pronto a tendere un agguato alle forze dell’ordine. Fez implora il fratello di uscire e di arrendersi, ma i federali hanno fatto irruzione e puntano le armi da fuoco contro la porta del bagno in cui si trova Ash, nascosto dentro alla vasca con un arsenale di fucili e pistole. Nella raffica di proiettili tra Ash e i federali, Fez viene colpito alla milza e crolla a terra, continuando ad implorare le forze dell’ordine di cessare il fuoco: “C’è un bambino lì dentro!” dice loro.
Quando cala il silenzio, un federale si fa strada e apre la porta del bagno. Ash è disteso a terra inerme, o così pare: il ragazzino con uno scatto si alza e assesta un colpo al petto del federale. Disteso a terra e sanguinante, Fez lancia un urlo disperato: sa benissimo cosa sta per suggere. Il pallino roso del mirino di uno dei federali si sposta dal petto fino alla fronte di Ashtray, il quale osserva la scena con lo sguardo innocente del bambino che, in fondo, è sempre stato nonostante la facciata da duro. Il federale preme il grilletto, e Ash muore: il volto di Fez si contrae in un’espressione di dolore totale, per poi essere issato su una barella e portato via.
Lexi e Rue
Quanto a Fez e Lexi, una serie di teneri flashback ci mostrano il loro rapporto evolversi nei giorni antecedenti allo spettacolo. Tra binge-watching de La casa nella prateria, sogni e aspirazioni, la relazione tra Lexi e Fez diventa sempre più profonda: è chiaro che entrambi fanno molto affidamento l’uno sull’altra.
Lo spettacolo di Lexi mostra finalmente la sua vera natura: è una lettera d’amore all’amicizia perduta tra lei e Rue, tra il dolore che le unite – quello per i padri che sono mancati nelle loro vite – e la sofferenza che le ha tenute separate. “Our Life” porta in scena la lettera dedicata al padre che Rue lesse al funerale di lui. “Mi manchi fino a quando non chiudo gli occhi” conclude la ragazza, faticando a continuare a leggere. Qui i piani continuano a sovrapporsi, tra i flashback e lo spettacolo che si susseguono.
Qualche giorno dopo lo spettacolo, Rue chiama Lexi e le propone di vedersi. Giunta a casa di lei, Rue le confessa quanto abbia amato il suo spettacolo: “È stata la prima volta che ho guardato la mia vita senza finire per odiarmi” dice Rue a Lexi. Le due parlano della morte del padre di Rue e dell’assenza del padre di Lexi, afflitto dalla dipendenza dall’alcol. “Lui vuole stare meglio ed esserci per te, ma questo è anche il problema,” dice Rue a Lexi, ben capace di immedesimarsi nel padre dell’amica, “Ma lui ti ama più di quanto lui ami sé stesso”. “Mi sei mancata” dice Lexi a Rue, e in qualche modo questo momento è catturato anche nello spettacolo.
Il triangolo Rue, Elliott e Jules
Qualche giorno prima dello spettacolo, Rue si era recata a casa di Elliott per dirgli che lo perdonava. “Ho molte persone a cui dire ‘mi dispiace’ ed è bello poter dire a qualcuno ‘ti perdono’” spiega la ragazza. Nel denunciare Rue, Elliott, in fin dei conti, le ha salvato la vita. Sembra difficile che i due restino amici: “Sei tu che hai detto che non ci facciamo del bene” dice Rue in risposta ad Elliott che le ha chiesto se continueranno a frequentarsi nonostante lui stia continuando a farsi. Dopo averle suonato una canzone intitolata “Little Star” che recita “I Hope It Was Worth It in the End” (“spero che alla fine ne sia valsa la pena”), Elliott domanda a Rue se abbia già parlato con Jules. “Per quello ci vorrà un bel po’ più di tempo” risponde la giovane.
Alla fine dello spettacolo di Lexi, Jules si siede a fianco a Rue dopo aver assistito alla scena del funerale del padre di lei. È come se i pezzi mancanti di Rue fossero stati restituiti a Jules nel corso dello spettacolo di Lexi. Jules dice alla sua ex fidanzata che sa che lei è ancora arrabbiata con lei, ma che la ama nonostante tutto. Rue le risponde baciandola sulla fronte, alzandosi e andandosene via. Nel voiceover, Rue racconta di aver ricordato Jules come il suo primo grande amore, ammettendo di non essere certa di averla amata davvero poiché era stata fatta per la maggior parte della loro relazione. “Rimasi pulita per il resto dell’anno scolastico” continua Rue, aggiungendo di non sapere se quella fosse stata davvero una sua decisione fino in fondo. Ciò che conta, alla fine, è quello che le disse Ali una volta: “L’idea di poter essere una brava persona è ciò che mi spinge a provare ad essere una brava persona”.
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