Come finisce Gangs of London
Come finisce Gangs of London? Si è conclusa lunedì 3 agosto la prima stagione della serie gangster che ha esordito il 6 luglio su Sky Atlantic, tenendo compagnia agli abbonati della pay-tv nelle serate estive.
Ecco tutto quello che succede nell’ultimo episodio, e quali implicazione avranno questi eventi sul futuro della serie.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione del finale della prima stagione di Gangs of London e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Nel corso della prima stagione, Sean Wallace (Joe Cole) ha cercato di trovare il colpevole dell’omicidio del padre Finn (Colm Meaney). Ritrovatosi a tenere le redini dell’impero degli Wallace e a gestire tutti i traffici illeciti che passano per Londra, Sean fatica a mantenere la pace tra le gang internazionali rivali che hanno ripreso a farsi la guerra, e che un tempo ubbidivano soltanto agli ordini di Finn.
Sean ha potuto contare sull’aiuto di Ed Dumani (Lucian Msamati), la cui famiglia di origini nigeriane è storica alleata degli Wallace. Per Dumani, di cui il figlio Alex (Paapa Essiedu) è pronto a prendere il posto, gli affari dovrebbero proseguire al solito, “Business as usual” come dicono i britannici. Sean non è dello stesso avviso, ed è determinato a trovare l’assassino del padre prima di riprendere a gestire i traffici illeciti.
Un’improbabile alleato per Sean sarà Elliot Finch (Sope Dirisu), un poliziotto sotto copertura che sta conducendo l’operazione con la quale la polizia inglese intende arrestare Sean e mettere fine al giro di affari dei Wallace.
Chi ha uccciso Finn Wallace
La morte di Finn è stata decisa e ordinata dagli investitori, un misterioso consorzio di finanziatori dell’organizzazione dei Wallace. La verità è che Finn era soltanto una marionetta di coloro che mettevano i soldi e gli consentivano di essere il volto del suo clan, quando in realtà non deteneva alcun potere.
Dopo aver derubato di miliardi gli investitori, nel tentativo di fuggire lontano con l’amante Floriana (Arta Dobroshi) per cominciare una nuova vita, Finn non sopravviverà a quell’oltraggio, che pagherà con la vita.
Questa non è l’unica mira degli investitori, che vogliono eliminare Sean e mettere al vertice dell’organizzazione Alex Dumani. Quando Marian (Michelle Fairley) si incontra col padre di quest’ultimo per fare fronte all’imminente guerra. Davanti alla lapide di Finn, Ed la coglie di sorpresa sparandole. Per il capostipite dei Dumani, uccidere lei e Sean è l’unico modo per salvare la vita al figlio Alex, che altrimenti sarà giustiziato dagli investitori.
La vedova Wallace è un osso duro, e si risveglia in ospedale, gravemente ferita ma ancora saldamente aggrappata alla vita. Al suo fianco trova Floriana, la donna che era stata al fianco di Finn negli ultimi anni: “Sono qui per aiutarti” è il suo messaggio. Tra le due donne sembra nascere un inaspettato sodalizio.
Nel frattempo Billy (Brian Vernel), il fratello di Sean, intraprende una corsa contro il tempo per salvare la vita a loro sorella Jaqueline (Valene Kane). Sperando di arrivare a lei prima che lo facciano gli investitori, Billy intende portarla in un posto sicuro attuando il piano di emergenza che aveva escogitato da anni. Insieme, i Wallace salgono su un aereo alla volta della loro nuova vita ignari del destino di Sean.
Lale (Narges Rashidi), responsabile dell’importazione di eroina nonché una degli investitori di Sean, porta a termine la propria vendetta contro Nasir Afridi (Parth Thakerar) dopo che il padre di lui Asif (Asif Raza Mir) aveva ucciso molta della sua gente.
La militante curda del PKK si reca a trovare Nasir, neo-eletto sindaco di Londra, e lo giustizia tagliandogli la lingua e lasciandolo sanguinare a morte. Una volta eseguita la propria vendetta, Lale si accomiata da Sean, nel frattempo trincerato nel suo nascondiglio, prima di lasciare il Regno Unito. Scoppierà finalmente la passione, dopo un’intera stagione in cui la tensione sessuale tra i due era sempre più evidente.
Alex contro Sean: chi la spunterà?
Il momento atteso per un’intera stagione arriva nel corso dell’ultimo episodio. Sean apprende la verità su Elliot assieme a Shannon Dumasi (Pippa Bennett-Warner), la quale aveva intrapreso una relazione con lui.
Questa scoperta provoca in Shannon una rabbia cieca che la porta a uccidere l’agente assegnata a Elliot, Vicky (Jing Lusi), dopo che quest’ultima si era lasciata sfuggire la natura dell’operazione che Finch stava conducendo per conto della polizia.
È nell’episodio finale della prima stagione che Sean sembra rinunciare alla sua natura impulsiva in favore di un’inaspettata lungimiranza. Invece di aggredire Elliot per il suo tradimento, Sean gli propone di unire le forze per smascherare gli investitori. Come dimostrazione della propria serietà, Sean condivide con Elliot una scheda SIM nella quale Finn aveva raccolto tutte le prove incriminanti sul gruppo di finanziatori.
Alex Dumani sembra invece deciso a diventare predatore invece di preda. Puntando la pistola in faccia a Sean, Alex non vuole ascoltare ragioni ma pare interessato a prendere parte al suo complotto per soverchiare gli investitori. Non appena Alex inizia ad abbassare l’arma da fuoco, è Elliot a sparare sulla guancia di Sean, lasciandolo agonizzante in una pozza di sangue.
Sean è morto davvero in Gangs of London?
Sean è morto davvero? Difficile a dirsi. Da una parte Elliot, non di certo inesperto con le armi da fuoco, ha scelto di sparargli alla guancia, e non in fronte o alla tempia. Potrebbe essersi tratta di un tentativo deliberato di risparmiargli la vita, consentendogli di inscenare la morte per sbarazzarsi degli investitori e complottare, in grand segreto, la sua vendetta.
Sean non viene mai inquadrato in viso: si intravedono le sue gambe, e successivamente un poliziotto dichiara che Wallace è morto. Che sia possibile che Sean lo abbia corrotto e che l’agente stia mentendo per permettergli di uscire da quella situazione impossibile? Citofonare Ciro Di Marzio.
Da un certo punto di vista, Elliot non aveva altra scelta se non eseguire la volontà degli investitori. Questi ultimi avevano lo minacciato di uccidere Shannon e il figlio di lei Danny, qualora Finch non avesse portato a termine il compito di fare fuori Sean.
Elliot ordina ad Alex di fuggire così non sarà implicato nell’omicidio di Sean: Elliot intende consegnarsi alle autorità. Con Alex protetto dagli investitori, Dumani si appresta a diventare il capo dell’organizzazione dei Wallace.
Dopo essere stato interrogato e torturato per diverse ore, Elliot riceve la visita di un dottore incaricato di assicurarsi che lo stato di salute di Finch non sia compromesso. Il medico si identifica come un personaggio al soldo degli investitori, e in questo modo riesce ad ottenere l’immediata libertà per Elliot.
Quest’ultimo si ritrova costretto a lavorare per gli investitori, ma non è per niente determinato a stare dalla loro parte. Durante tutto l’interrogatorio, Elliot ha custodito in bocca la SIM che Sean gli aveva consegnato, contenente le prove sugli affari degli investitori, in attesa di poterla usare per distruggerli.
Le vere gang di Londra sono in rotta di collisione: i Dumani si sono schierati con gli investitori, Marian e Floriana sono sul piede di guerra, mentre Billy e Jaqueline hanno abbandonato il Paese, lasciandosi alle spalle le tribolazioni della loro famiglia.
In tutto questo Elliot rimane l’epicentro di tutto: il suo contributo sarà fondamentale a consolidare il potere degli investitori, o ad affossarli una volta per tutti.
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