Come finisce Hunters? La serie creata da David Weil ha esordito il 21 febbraio su Amazon Prime Video. In attesa di scoprire se ci sarà una seconda stagione, ecco cosa succede nel decimo e ultimo episodio intitolato “Eilu v’ Eilu” e cosa significa per il futuro della serie.
“Meyer” è vivo
L’episodio si apre con flash-back che riporta la storia indietro di un anno. Ruth (Jeannie Berlin) ha intravisto Heinz Richter (Kenneth Tigar) dal fruttivendolo. Avendo riconosciuto la bestia nazista, Ruth si reca per la prima volta in trent’anni da Meyer (Al Pacino), esortandolo a creare una task force dedicata a cacciare e a giustiziare i nazisti che sono approdati negli Stati Uniti tramite il Progetto Paperclip. Questa fu la scintilla che diede origine al gruppo di cacciatori, e finalmente abbiamo l’opportunità di assistere al momento in cui Meyer e Ruth si sono rivisti.
Ruth gli chiede perché trent’anni prima Meyer la lasciò senza una spiegazione, lasciandole soltanto una collana e una lettera: l’uomo non poteva condividere con lei il dolore e il trauma di essere sopravvissuti ai campi e di avere ucciso undici uomini per lei. Questo ha condotto Ruth a crescere da sola Naomi, loro figlia, e quando quest’ultima morì, Ruth si trovò da sola nuovamente stavolta con il figlio di lei, Jonah. Meyer non sembra rammaricato delle proprie scelte, ma risulta chiaro che tra i due una riconciliazione è impensabile.
Torniamo al giorno d’oggi. Dopo che il Colonnello (Lena Olin) ha sparato a Meyer facendolo andare fuori strada e dentro alle acque di un fiume, Harriett (Kate Mulvany) giunge in soccorso dell’uomo e lo riesce a salvare in extremis. Della gerarca nazista, nessuna traccia: presumibilmente travolta dalla corrente.
Al suo risveglio, Meyer è deluso dal nipote: era convinto che Jonah fosse in grado di portare a termine la missione della caccia, eppure ha esitato e ha scelto di non uccidere Travis (Greg Austin) preferendo consegnarlo alla giustizia e a Millie (Jerrika Hinton).
Millie riceve un’offerta che non può rifiutare
Durante un’udienza ufficiale in merito al suo report sull’incidente alla Schidler Corp e al complotto nazista, i superiori di Millie insabbiano il suo report e la zittiscono, confermandole anche che dell’agente Grimsby si sono perse le tracce. Grimsby aiutò scienziati e ufficiali nazisti ad entrare negli Stati Uniti, e dopo che Biff Simpson (Dylan Baker) si rivolse a lui, questi era diventato una figura scomoda da togliere di mezzo.
Biff Simpson nel frattempo ha assunto un’altra identità e ha trovato riparo nell’Unione Sovietica.
Non tutto il male è per nuocere. Consapevole del complotto in atto, il membro del Congresso Elizabeth Handelman (Zoé Winters), una donna ebrea a conoscenza del Paperclip, si reca da Millie e le offre di condurre la propria task force segreta per portare alla giustizia i nazisti.
Travis è stato condotto in carcere, e inizialmente sembra determinato a farsi dichiarare mentalmente instabile per uscire di prigione e tornare a perorare la causa nazista, come spiega a Millie minacciando di morte lei e la sua fidanzata Maria (Julissa Bermudez). Tuttavia, resosi conto che i carcerati sono terreno fertile per la sua propaganda nazista e suprematista della “razza bianca”, Travis convince i genitori a rivolgersi ad un avvocato ebreo per poi ucciderlo davanti agli occhi degli altri detenuti, in modo da convincerli a unirsi al suo culto.
Jonah smaschera il Lupo
Ferito dal rifiuto del nonno, Jonah si reca a casa e scopre che sua nonna Ruth era riuscita a risalire a quella che credeva essere la vera identità del Lupo, Wilhelm Zuchs, l’uomo che era innamorato di lei e che era ossessionato da Meyer al punto di conoscere ogni dettaglio intimo di lui.
Friedrich Mann (William Sadler) è un dermatologo che lavora nell’Upper West Side. Jonah risale a lui perché scopre che nel 1946, Zuchs trasferì tutti i suoi averi a lui. Questo lo convince che Mann sia in realtà Zuchs sotto mentite spoglie. Recatosi da lui dopo aver preso appuntamento, Jonah gli tende un agguato e lo porta al cospetto di suo nonno Meyer.
Alla vista di quest’ultimo, Mann inizia a urlare “Sei tu!” ma le sue grida durano poco. Meyer lo uccide, senza però profferire la preghiera Kaddish che aveva giurato avrebbe detto prima di uccidere un mostro come il Lupo. Jonah si rende conto che quello che ha davanti non è Meyer Offerman, bensì il Lupo. Wilhelm Zuchs è colui che credeva essere Meyer.
Una notte, Zuchs riuscì a scappare dalla cella nei campi di ricollocamento dei sovietici, e uccise il vero Meyer. Scrisse una lettera per lasciare Ruth e le consegnò la collana, facendo in modo che la donna ritrovasse entrambe al suo risveglio. Il Lupo si rivolse a Mann per una chirurgia plastica al volto così da cambiare i suoi connotati. Da allora visse per trent’anni da ebreo, sotto le mentite spoglie di Meyer Offerman, studiando l’ebraico, leggendo la Torah e andando al tempio.
Zuchs cerca di spiegare la propria follia a Jonah riferendogli che La caccia è la sua pena da scontare. Suo “nipote” si rende conto che l’unica cosa che gli resta da fare è ucciderlo, anche se in effetti è esattamente ciò che il Lupo vuole: rovinargli la vita e tormentarlo, ma al contempo essere tolto di mezzo. Mentre visioni della sua Safta lo implorano di non premere il grilletto, Jonah compie finalmente la sua prima uccisione il Lupo è morto.
La notizia della vera identità di Meyer suscita sgomento nel resto dei cacciatori, che presto iniziano a perdere pezzi. Mentre Joe (Louis Ozawa) viene rapito da un gruppo di nazisti, Mindy (Carol Kane) rimasta vedova di Murray (Saul Rubinek) ha deciso di trasferirsi fuori città dalla figlia e da suo marito.
Restano Lonnie (Josh Radnor), Roxy (Tiffany Boone), Jonah e Harriet. Quest’ultima è in contatto telefonicamente con una misteriosa donna alla quale riferisce della (presunta) morte del Colonnello. “Un peccato divino” dice la voce dall’altra parte del ricevitore, e Harriet conviene: da che parte sta? Questa persona trasmette un dossier, Die Spinne, a Harriet con la promessa che a breve avrebbe fatto la conoscenza di Jonah.
Quest’ultimo è determinato più che mai a portare avanti la caccia per far sì che follie come quella della Schidler non capitino mai più. Harriet mostra ai suoi compagni il dossieri sui gerarchi nazisti fuggiti e nascosti nei Paesi dell’Est Europa. I cacciatori si preparano per un viaggio nel Vecchio Continente.
Che fine ha fatto Joe in Hunters: Hitler è vivo
In Argentina, un gruppo di bambini che rappresentano lo stereotipo dell’eugenetica ariana giocano in un campo di pannocchie. Non si tratta di cloni, come ha precisato in alcune interviste il creatore della serie Weil, bensì della successiva generazione di tedeschi alla quale sarebbe stato tramandato il compito di portare avanti l’ideologia nazista.
Richiamati all’ordine per la cena, si siedono a tavola raggiunti dal Colonnello, la cui vera identità è quella di Eva Braun, e da un anziano con un baffo inconfondibile.
Joe viene condotto a quella tavola dai suoi rapitori, e costretto a sedersi davanti ad un apparentemente anziano ma sorprendentemente vivo Adolf Hitler.
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