Come finisce Il problema dei 3 corpi, spiegazione dell’ultima puntata
Come finisce Il problema dei 3 corpi? Finalmente è giunta l’ora della verità: manca poco e si scoprirà se il Progetto Risalita riuscirà nell’intento di lanciare una sonda per intercettare la flotta aliena. Con il destino della Terra in bilico, ecco la spiegazione della puntata conclusiva. A questo link trovate il riassunto della prima stagione, episodio per episodio.
ATTENZIONE: quello che segue è il riassunto integrale di come finisce la prima stagione de Il problema dei 3 corpi e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della quinta stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Il problema dei 3 corpi, dopo l’immagine troverete la spiegazione completa.
Saul (Jovan Adepo) è sprofondato nel cinismo più bieco dopo il sacrificio di Will. L’uomo non riesce a preoccuparsi dell’imminente arrivo degli alieni, che comunque non avverrà prima di 400 anni, e per questo finisce a litigare con una ragazza con la quale aveva trascorso la notte. Nora (Lily Newmark) – così si chiama, per quanto a Saul non sovvenga – viene brutalmente uccisa mentre i due battibeccano: un’auto era diretta nella loro direzione e ha mancato Saul per un pelo: soltanto un ragazzo in monopattino, che lo ha scostato e fatto cadere, lo ha salvato dal fare la stessa fine della ragazza.
Arriva Da Shi (Benedict Wong), il quale preleva Saul e gli rivela che qualcuno sta cercando di ucciderlo. L’auto che per poco non l’ha investito era pilotata dall’intelligenza artificiale, il che li porta a sospettare che dietro a quell’attentato ci siano proprio gli alieni San-Ti. Saul e Da Shi salgono su un volo di massima sicurezza – scortato da altri jet – che li conduce a New York, dove il Consiglio di Difesa Planetaria delle Nazioni Unite sta presentando il Progetto Impenetrabili.
Nel settimo episodio, Thomas Wade (Liam Cunningham) ebbe un’illuminazione: i Sofoni possono sorvegliare ogni minima loro mossa, ma non riescono a leggere nel pensiero. Questa è la premessa del Progetto Impenetrabili, all’interno del quale sono stati scelti tre individui per formulare e dirigere piani strategici. Queste persone svilupperanno questi piani interamente nella loro mente, senza condividerli con nessuno fino a quando non sarà ora di eseguirli. Loro sono gli impenetrabili, prendendo il nome con cui erano conosciuti i meditatori buddisti. Gli Impenetrabili avranno un enorme autorità che permette a loro di sfruttare tutte le nostre risorse. A patto di non violare alcune legge internazionale, gli Impenetrabili non dovranno mai dar conto dei loro ordini e azioni, per quanto incomprensibili essi possono sembrare.
Si tratta del generale cinese Hou Bolin – uno storico esperto di tattiche militari -, della professoressa Leyla Ariç – un’eroina curda che ha combattuto l’ISIS a Raqqa – e di… Saul Durand. La segretaria delle Nazioni Unite dice che si tratta tratta della missione più importante nella storia umana, questi tre impenetrabili vivranno lunghi anni da soli voltando le spalle a tutti, poiché un Impenetrabile svolge il lavoro nella solitudine della sua mente. Saul declina il suo nuovo compito e – una volta uscito dall’edificio – viene raggiunto da una pallottola. A salvargli la vita è il giubbotto anti-proiettile che Da Shi aveva insistito affinché indossasse. Più tardi, in ospedale, Saul affronta l’uomo che gli ha sparato e che adesso si trova in custodia della polizia: il cecchino si professa un devoto seguace del “Signore”, cioè degli alieni.
Saul ribadisce le sue dimissioni a Sebastian Kent (Josh Brener) e alla segretaria Lilian Joseph (CCH Pounder), la quale dice a Saul che non conosce la ragione per cui lui è stato scelto, e conosce solo le “ragioni indirette”. Quando il momento sarà propizio, Saul capirà perché è stato scelto. L’uomo decide di raggiungere Cape Canaveral dove Jin (Jess Hong) sta assistendo al lancio della sonda del Progetto Risalita. La ragazza sta vivendo un momento difficile, dopo aver piantato in asso il fidanzato Raj (Saamer Usmani) nel volo diretto a Cape Canaveral. Jin è tormentata dalla dichiarazione di Will e ammette a Raj di amarlo perché Will è ancora vivo, dice, visto che il suo cervello è preservato nella sonda.
A Cape Canaveral tutto fila liscio per le prime tre detonazioni, dopodiché sonda si discosta dalla traiettoria quando uno dei cavi che la tenevano legata alla vela si stacca: un’anomalia fa sì che la sonda esca dal tracciato, mandando in fumo la missione e fallendo miseramente nel tentativo di raggiungere l’1,12% della velocità della luce necessaria a intercettare la flotta San-Ti. Wade dice qualcosa che non sentiamo a Jin – che nel frattempo è in lacrime – all’orecchio.
Jin sprona Saul a mettersi in contatto con Auggie (Eiza González), che nel frattempo si trova al villaggio di San Luis Potosi, dove sta mettendo a frutto le sue ricerche sulle nanofibre per il bene. Saul telefona a Auggie, la quale è contraria a “quello che hanno fatto a Will”, ovvero la sonda, e rimpiange di averne fatto parte. Auggie decide di non rispondere alla chiamata di Saul: sembra finalmente aver trovato pace, dedicandosi ad aiutare chi ne ha bisogno e usando il proprio ingegno per migliorare la qualità della vita delle popolazioni più indigenti.
Il Sofone appare negli schermi dell’aereo su cui viaggia Wade per tornare nel Regno Unito. Gli alieni si dicono dispiaciuti del flop Progetto Risalita: “Avremmo voluto conoscere il signor Downing”. Quella che sembrava un’apparizione per sfottere i loro avversari si rivela un colloquio di lavoro: i San-Ti sono colpiti dalla tenacia dimostrata da Wade. “Sei un leader forte. Ci sarà posto per te quando arriveremo. Sei parte del nostro piano,” afferma il Sofone, che esce dallo schermo e si materializza a figura intera per poi ribadire a Wade che, finché vivrà, loro saranno sempre con lui e gli faranno vedere quello che vorranno loro. Wade inizia a vedere il conto alla rovescia, seguito da una visione di lui morto e senza gli occhi.
Cosa succederà alla sonda con la testa di Will? Jin e Saul sono in hotel a sprofondare i loro dispiaceri nell’alcol. Jin ha calcolato che ci vorranno 6000 anni prima che Will passi un’altra stella, probabilmente non cadrà nel pozzo gravitazionale e forse impiegherà altri 5 milioni di anni per prima che lasci la via Lattea. Da Shi ordina a Jin e Saul di partire con lui per un giro in auto e li conduce nelle Everglades, dove assistono all’alba attorniati da sciami e sciami di insetti – un riferimento al messaggio degli alieni che apparve in cielo nel quinto episodio, “Voi siete insetti”. Per quanto l’essere umano cerchi di liberarsi degli insetti – dice Da Shi – loro prosperano e sopravvivono. La specie umana farà lo stesso con i suoi invasori, che non riusciranno a estirparla.
Nel frattempo Tatiana (Marlo Kelly) – di ritorno dalla Cina, dove ha ultimato la sua missione cioè uccidere Ye Wenjie – fa ritorno nella roulotte dove vive e si ritrova un regalo di benvenuto direttamente dai San-Ti. Si tratta del dispositivo argento adoperato per entrare nel videogioco. “Se uno di noi sopravvive, tutti sopravviviamo” recita il biglietto. Tatiana è la nuova leader spirituale degli alieni sulla Terra, e la sua crociata è appena iniziata.
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