Come finisce Inventing Anna
Come finisce Inventing Anna? Si conclude con il nono episodio intitolato “Pericolosamente vicina” la miniserie Inventing Anna, disponibile su Netflix che costituisce la prima serie creata da Shonda Rhimes per il colosso dello streaming.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di Inventing Anna e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Inventing Anna, subito dopo l’immagine troverete il resoconto completo.
È tempo del processo a carico di Anna Delvey. La difesa di Todd Spodek segue una linea ben precisa. Paragonando Anna a Frank Sinatra, l’avvocato sostiene che Sorokin sia soltanto colpevole di avere inseguito spudoratamente la sua fetta di sogno americano. “Fake it until you make it”, come dicono gli americani. Nel frattempo, anche il procuratore distrettuale dimostra un interesse nei confronti del processo: questo mette notevolmente sotto pressione l’ADA Catherine McCaw.
Neff e Kacy assistono al processo, e grazie all’aiuto della prima e dell’amica di lei Natasha, Anna Delvey torna alla ribalta con l’account @annadelveycourtfashion che diventa virale e documenta gli outfit di Delvey ad ogni sua apparizione in tribunale. Il giorno della testimonianza di Rachel Williams, la verità viene finalmente a galla. Non soltanto Rachel ha approfittato della popolarità del caso Delvey e del suo coinvolgimento per scrivere un libro sull’esperienza, ma emerge il suo ruolo chiave nell’arresto di Anna: fu lei ad attirarla fuori dalla clinica di riabilitazione a Los Angeles, garantendo il suo arresto.
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Kacy affronta l’ex amica per le scale del tribunale: non crede che per Rachel quella vicenda sia stato l’evento più traumatico della sua esistenza. Ha tradito Anna per il proprio tornaconto, e nient’altro. Per Rachel la questione è più complessa, ma sembra che lei non abbia diritto di replica agli occhi di Kacy e Neff. Quest’ultima, intanto, decide che è giunta l’ora di licenziarsi dall’hotel e di realizzare il proprio sogno di girare il suo primo film.
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Nel frattempo, il verdetto della giuria è unanime. Riguardo al primo capo d’accusa riguardo al tentato furto aggravato ai danni della City National Bank per oltre un milione di dollari, la giuria ritiene Anna non colpevole. È presto per gioire: Sorokin viene ritenuta colpevole del tentato furto aggravato nei confronti del fondo di investimento Fortress per oltre un milione di dollari, così come per il tentato furto aggravato ai danni della CNB per oltre 50mila dollari, e per il furto aggravato ai danni di Citibank per oltre 50mila dollari.
Per il quinto capo d’accusa, il furto aggravato ai danni di Rachel Williams per oltre 50mila dollari, Anna viene ritenuta non colpevole, mentre non ha scampo per i capi di accusa riguardo a Signature Bank, all’azienda di jet privati Fly Blade Inc., Beekman Hotel, W Hotel, e Le Parker Meridien Hotel.
In attesa della sentenza, Anna e Todd non risparmiano le parole al vetriolo l’una per l’altro. Anna rimprovera al proprio avvocato di avere sposato una linea di difesa che l’ha umiliata. Sostenendo che Anna non avrebbe mai potuto realizzare l’Anna Delvey Foundation, Todd fa passare Sorokin per un’incapace. “Io sono che conta” dice lei all’avvocato. Paradossalmente, anche Todd ha lo stesso timore: dopo il suo coinvolgimento nel caso Delvey la sua carriera riuscirà a rimanere a galla, qualora la sentenza affossasse definitivamente Anna? Pur di rimanere al fianco della sua assistita, Todd rinuncia persino alla sua vacanza con Mags e i bambini.
Nel frattempo viene resa nota la sentenza di Anna: il giudice ha deciso, Sorokin è stata condannata ad un periodo di reclusione che andrà dai 4 ai 12 anni. Vivian è sconvolta: “Tra dodici anni Anna sarà solo una donna di mezza età a cui la vita è stata portata via” confessa amaramente all’avvocato. Tra i due i toni si accendono: Todd e Vivian si accusano vicendevolmente di avere approfittato di Anna, chi per riabilitare la propria carriera giornalistica, chi per alzare il proprio profilo agli occhi dell’alta società newyorchese.
Prima che avvenga il trasferimento da Rikers alla nuova prigione di Bedford Hills, Vivian decide di visitare Anna un’ultima volta. Sorokin è al suo solito fredda e distaccata, nonostante i suoi occhi si riempiano di lacrime. Anna cerca di ridurre il suo rapporto con Vivian a niente di più di una transazione commerciale: la giornalista le aveva promesso di renderla celebre, e grazie al suo articolo così è stato. “Chi c’è più famosa di Anna Delvey oggi?” le chiede retoricamente, trattenendo a fatica le lacrime.
Dopodiché Anna compie un gesto inaspettato: allunga la mano verso Vivian, contravvenendo ai protocolli della prigione che vietano il contatto fisico. Vivian stringe la mano di Anna e le due si scambiano un lungo sguardo carico di emozione e comprensione. “Vienimi a trovare” la implora Anna, sussurrando. Vivian le assicura che lo farà, ma il tempo è scaduto: Anna deve tornare in cella. Prima di scomparire dietro alla porta, Anna si gira e dimostra di essere tornata in sé: non c’è più spazio per la fragilità, non in un contesto spietato come quello della prigione. “Vivian, stai bene, hai perso peso: non sei più grassa” le dice, porgendo per la prima volta un complimento alla giornalista. Anna Sorokin sarà anche in prigione, ma la leggenda di Anna Delvey continua a vivere.
Prima dei titoli di coda, la serie si conclude rivelando che la vera Anna fu rilasciata dalla prigione l’11 febbraio 2021 dopo 40 mesi, ma un mese dopo finì in custodia dell’agenzia dell’immigrazione americana. È lì che si trova ancora oggi, in attesa di essere espulsa dal Paese.
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