Come finisce L’alienista 2
Come finisce L’alienista 2?
Disponibile dal 22 ottobre in streaming su Netflix, l’ottavo e ultimo episodio della seconda stagione vede il trio di protagonisti interpretato da Daniel Brühl, Luke Evans e Dakota Fanning alla resa dei conti.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della seconda stagione di L’alienista 2 e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della seconda stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce L’alienista 2, qui troverete tutta la trama completa.
Chi sperava in un risvolto positivo nella storia tra John Moore (Luke Evans) e Sara Howard (Dakota Fanning) si dovrà preparare ad un’amara sorpresa. Dopo aver rischiato di perdere il suo amato per mano della pericolosa Libby Hatch (Rosy McEwen) che stava per tagliare il collo a John, Sara le rivela l’ubicazione di sua figlia Clara. La piccola si trova al Kreizler Institute, ma un attimo di distrazione da parte di Libby consentirà a John di sopraffarla e di trattenerla in una cella.
Avendo affrontato il rischio di perdersi, John e Sara sono finalmente in grado di articolare i reciproci sentimenti. Sara, dal suo canto, non è certa di poter dare a John la famiglia che quest’ultimo ha capito di desiderare. Non c’è molto tempo da perdere: Libby continua a non rivelare dove tenga nascosto il bambino dei Vanderbilt che lei ha rapito. Su suggerimento di Laszlo (Daniel Brühl), Sara riesce a stabilire un canale di comunicazione con Libby.
Quest’ultima non sembra accusare il colpo delle torture adoperate da Thomas Byrnes (Ted Levine) per farla parlare. Eppure Sara riuscirà a far breccia. Con lei, Libby si apre e confessandole la propria esistenza traumatica, dimostrando di essere una persona profondamente traumatizzata dalla madre. Howard le propone uno scambio: se Libby le dirà dove si trova il bambino dei Vanderbilt, lei le permetterà di vedere la sua Clara, che nel frattempo è sotto la tutela di Laszlo.
Libby acconsente, ma nel momento in cui rivela il luogo dove Goo Goo Knox (Frederick Schmidt) e i suoi scagnozzi tengono il bambino, Sara ordina che la cella sia chiusa. Howard rimpiange quel gesto di tradimento perché è consapevole di averlo commesso sulla pelle di una donna a pezzi. Laszlo giungerà sul luogo indicato da Libby, ma vi troverà soltanto il piccolo: non vi è alcuna traccia di Goo Goo. Quest’ultimo si presenta al commissariato con i suoi uomini e fa scoppiare una rivolta, riuscendo nell’intento di liberare Libby.
Quella era solo la prima parte del piano: mentre Marcus (Douglas Smith) era di guardia a casa di Laszlo, Goo Goo e Libby irrompono nella dimora del dottor Kreizler. Marcus sarà ucciso da un colpo sparato da Goo Goo, mentre Libby riabbraccia sua figlia Clara, alquanto terrorizzata dalla madre. Lucius (Matthew Shear) è pieno di rimorsi per non essere riuscito a premere il grilletto e salvare la vita del gemello.
John e Bitsy (Melanie Field) ripassano tutti i materiali raccolti nel corso dell’indagine. Ricollegando alcune cose che Libby aveva confessato a Sara e un disegno fatto da John della casa di lei, i tre risalgono a quella che potrebbe essere la casa d’infanzia di Libby. Adesso che non ha più altro posto dove rifugiarsi con la figlia, che per lei rappresenta tutto ciò che le è rimasto al mondo, Libby potrebbe aver cercato riparo nel luogo che associa agli ultimi istanti di felicità. Il tempo in cui il padre era ancora vivo, prima degli abusi psicologici della madre.
In quella casa si nascondono Goo Goo, che morirà sotto i colpi del vendicativo Lucius, insieme a Libby e Clara. Sara riesce a convincere Libby di lasciare andare la figlia senza che a quest’ultima venga fatto del male. Sebbene Clara sia l’unica persona rimasta al mondo che la ami, Libby può spezzare il circolo vizioso di dolore e di tradimento famigliare iniziato da sua madre, e così facendo potrà dare a Clara l’opportunità di vivere una vita migliore della sua. Esasperata dalla perenne fuga da sé stessa, Libby lascia andare la figlia e viene arrestata.
La conclusione dell’indagine si traduce in una promozione per John al New York Times dovuta alla grande stima che il signor Vanderbilt ha nei suoi confronti. A quest’ultimo John confessa di non avere ancora informato Hearst. Joanna (Brittany Marie Batchelder), tuttavia, non farà parte della sua squadra: ha trovato lavoro per un giornale a Brooklyn e intende lasciare il Times.
Violet (Emily Barber) si presenta da John per confessargli di essere incinta e lui è il padre. All’apprendere la notizia Sara sembra visibilmente scossa, ma al contempo è contenta per John: ha finalmente avuto quello che desiderava. John intende rimanere a fianco a Violet per costruire con lei una famiglia, nonostante questo significhi che non potrà esplorare i sentimenti che prova per Sara. Quest’ultima, dal canto proprio, è consapevole di non avere la realizzazione famigliare come priorità nella sua vita: la sua carriera e l’emancipazione femminile nel suo ambito lavorativo sono al primo posto, per lei.
Cambiamenti di vita anche per Laszlo, che decide di seguire a Vienna la sua amata Karen (Lara Pulver), la quale ha ricevuto un invito dal dottor Freud in persona. I tre amici si salutano un’ultima volta, consapevoli che le loro vite stanno prendendo direzioni molto diverse e che finiranno per separarsi. Sara presenta alla sua squadra una nuova recluta: si tratta di Kitty Byrnes (Jordanne Jones), la figlia maggiore di Thomas.
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