Come finisce L’amica geniale 4?
Come finisce L’amica geniale 4? Termina nella serata di lunedì 9 dicembre 2024 in prima visione su Rai 1 la messa in onda della celebre fiction Rai tratta dagli amatissimi romanzi Elena Ferrante.
In questa data, l’ultima trasposizione televisiva diretta da Laura Bispuri, e tratta dal capitolo finale della nota quadrilogia letteraria, giunge alla sua conclusione, calando il sipario sulle appassionanti e drammatiche vicende di Elena Greco e Raffaella Cerullo. Parliamo proprio di “Storia della bambina perduta” di Elena Ferrante edito in Italia da Edizioni E/O.
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L’amica geniale 4 spiegazione finale
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Quali sorprese riserva l’ultimo capitolo di L’amica geniale stagione 4? Col passare degli anni, i destini dei nostri protagonisti si intrecciano in modi sorprendenti. Pasquale finisce in carcere, mentre Elena si rivolge a Nino, ormai potente politico, per aiuto in un’epoca di grande turbolenza politica, l’era di Tangentopoli. Contemporaneamente, Lila ed Enzo sono costretti a separarsi tra dolore e rassegnazione.
Elsa, travolta da un profondo amore per Gennaro, il fratello di sua sorella, sceglie la fuga verso nuove possibilità. Le figlie di Elena, intanto, partono per gli Stati Uniti per vivere con il padre Pietro, mentre Elena, giunta alla piena maturità, decide di trasferirsi a Torino e dedicarsi più intensamente alla scrittura. In modo del tutto inatteso, Lila fa un ritorno drammatico, influenzando nuovamente e profondamente la vita di Elena, la sua amica per sempre.
Nel culmine della serie, la separazione tra Elena e Lila assume quasi un valore simbolico. Lenù, dopo aver lottato per anni per superare e decifrare l’amica, giunge a un’epifania: l’insormontabile vuoto esistenziale che ha sempre caratterizzato Lila. Questo momento di accettazione rappresenta un punto di svolta nella crescita personale di Elena, permettendole di osservare la propria vita con nuova chiarezza.
L’interpretazione finale del titolo, Storia della bambina perduta, si estende oltre la mera sparizione di Tina, toccando un tema di perdita più profondo che avvolge entrambe le protagoniste. Ognuna di esse incarna, a suo modo, la figura della “bambina perduta”. Nel dettaglio, Lila per il suo rifiuto di conformarsi a un’esistenza borghese e ordinaria, ed Elena per il suo continuo senso di insoddisfazione e la sua incessante ricerca di qualcosa che le sfugge costantemente.
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