Come finisce la prima stagione di The Last of Us
Come finisce The Last of Us? Giunge al termine la prima stagione della serie che ha battuto ogni record di ascolti. Dopo attese, tensioni e sorprese, finalmente è arrivato il gran finale di stagione e del viaggio di Joel e Ellie attraverso l’America post-apocalittica. L’opera HBO ha rivoluzionato il concetto di adattamento televisivo per un videogioco. La forza della serie è stata apprezzata da tutti: dal cast – prima criticato poi amato da molti-, dalle scenografie, alla storia, rendendo ogni episodio di un livello elevatissimo. I creatori Craig Mazin e Neil Druckman sono riusciti a portare milioni di spettatori, sia fan dei videogiochi che nuovo pubblico, verso un racconto di sopravvivenza di uomini in un mondo devastato.
Il finale di stagione – così come il finale del gioco – dividerà il pubblico per quello che avviene. La serie non si è distaccata dal prodotto da cui è tratta, creando un giusto equilibrio tra fedeltà e innovazione.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di The Last of Us e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora visto l’episodio e non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Tutte le strade portano alle Luci
Dopo gli orrori dell’episodio precedente, il viaggio di Joel e Ellie giunge a destinazione. Prima di proseguire con la storia, la serie fa un passo indietro con un tempismo perfetto, mostrandoci un flashback sulla nascita di Ellie. Un momento straziante con un significato profondo, dato che l’interprete della madre della ragazza è Ashley Johnson, la voce e il volto in computer grafica della protagonista nei videogiochi. Un simbolo forte di come in realtà Ellie sia a tutti gli effetti nata dalla stessa Jonhson. L’attrice che qui è Anna, chiude il cerchio di una backstory iniziata anni fa, già durante la scrittura del primo gioco. L’episodio si apre con una donna incinta, Anna, che sta scappando da una donna infetta e trova rifugio nella casa dove si era stabilito con altri superstiti.
Le cose non si mettono benissimo e sembra che per Anna non ci sia più nulla da fare. La donna viene morsa, mentre inizia il suo travaglio e partorisce Ellie sola e abbandonata. In seguito, arriva Marlene, amica di infanzia di Anna, la quale implora la leader delle Luci di portare sua figlia a Boston e di ucciderla prima che si trasformi. Un inizio di puntata devastante dove Marlene è costretta a sparare alla sua migliore amica.
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Si torna al presente, dove le prime immagini si focalizzano sul coltello di Ellie che, come visto nel flashback, apparteneva alla madre. Per la prima volta in questo viaggio, la ragazzina è taciturna, non parla molto e Joel lo comprende e cerca di smorzare l’atmosfera per aiutarla. Mentre sono in procinto dell’ospedale Saint Mary, l’uomo dice alla sua compagna di viaggio che non sono obbligati ad andare fino in fondo, possono benissimo tornare a Jackson e vivere lì con Tommy e Maria. Ellie risponde che una volta chiusa questa storia con le Luci, lei seguirà Joel ovunque lui andrà.
The Last of Us finale di stagione
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Prima del caos finale, per i due protagonisti c’è un momento di quiete e di umanità, grazie ad un incontro molto amata dai fan del videogioco. Dopo l’easter egg del peluche giraffa nel secondo episodio, finalmente abbiamo la scena della vera giraffa. Un sequenza che potrebbe essere fuorviante in The Last of Us, ma che il risultato è estremamente straziante ed emotivo. Il momento della giraffa sigilla la visione di Joel come definitivo padre adottivo di Ellie.
Mentre i due attraverso un campo di tende di soccorso medico, Joel confessa a Ellie di essere stato in un posto simile. Così l’uomo racconta alla ragazza di quella volta in cui a cercato di uccidersi – cosa non presente nel gioco. Qui, Joel riprende un discorso iniziato nel terzo episodio: “Ero io la persona a cui ho sparato ma che ho mancato”.“Ero pronto e non potevo esserlo di più. Non avevo paura. Eppure quando stavo per premere il grilletto non l’ho fatto. Ancora non so il perché”.
Improvvisamente, i due vengono attaccati e separati da un gruppo delle Luci. Al suo risveglio, Joel si ritrova in una stanza con Marlene che lo ringrazia per aver portato a termine la missione. Ma le gioie in The Last of Us sono brevi, infatti la donna spiega al protagonista che l’intervento che dovrà subire Ellie porterà la morte della ragazza. Non c’è una soluzione alternativa per creare una cura e un vaccino, grazie all’immunità della ragazza. Il problema che quando Marlene rivela a Joel come stanno le cose, Ellie è già in sala operatoria. Dentro l’uomo si instaura un crescendo di climax di rabbia che da tempo si sta rafforzato. Così, mette fuori gioco due uomini di Marlene che lo stanno scortando fuori e si dirige verso la sala operatoria, armato, uccidendo tutti quelli che incontra.
Nel videogioco questa sequenza è vissuta come il boss finale, tra un’uccisione e un’altra, alternata da momenti video. Nella serie il tutto è leggermente più veloce, con la musica che accompagna a enfatizzare il carico emotivo di quanto stia succedendo dentro Joel. L’uomo arriva così nella sala operatoria e punta il fucile contro il chirurgo che sta per eseguire l’intervento su Ellie. Il medico prova a fermarlo, ma Joel spara e prende Ellie tra le sue braccia fuggendo dall’ospedale. Prima di arrivare all’auto, Joel si imbatte l’ultima volta in Marlene che viene uccisa dall’uomo, perché lei li avrebbe seguiti in futuro.
Stacco in auto, mentre Joel è alla guida, Ellie si risveglia e chiede al suo padre adottivo spiegazioni sull’accaduto. L’uomo le spiega che in realtà ci sono più persone immuni e che l’operazione su di lei non era più necessaria. Questa bugia scatena l’inizio di una frattura tra i due, e una dicotomia che è alla base del futuro della storia. Joel ha sacrificato l’unica speranza per salvare l’umanità per Ellie.
In conclusione, se è vero che non si può sfuggire al dolore, The Last of Us dimostra che rinunciare all’amore è qualcosa di ancor più difficile. La serie ha portato una speranza per il futuro del genere, compiendo una piccola rivoluzione. Speriamo che ci siano presto altri passi importanti in questo percorso avviato.
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