Come finisce La Révolution
Come finisce La Révolution?
Disponibile dal 16 ottobre in streaming su Netflix, l’ottavo e ultimo episodio della prima stagione è intitolato “La rivolta” e rivela la causa della Rivoluzione Francese in questa ucronia creata da Aurélien Molas sceneggiata insieme a Gaia Giusti.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di La Révolution e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce La Révolution, qui troverete tutta la trama completa.
Nel corso dell’ottavo e ultimo capitolo, infatti, Ophélie (Coline Béal) assisterà ad una dimostrazione del potere di Madeleine (Amélia Lacquemant), mentre Oka (Doudou Masta) finisce per allontanarsi da Albert (Lionel Erdogan) ed Élise (Marilou Aussilloux) affronta il più doloroso dei tradimenti.
L’episodio precedente ha visto Élise rivelare una verità recondita: Madeleine non è realmente sua sorella, bensì è la figlia che lei e Albert hanno avuto. Sarà quest’ultimo a dover affrontare le implicazioni di questa rivelazione. Mentre Élise ne parla con Joseph, Oka rammenta ad Alfred che l’unico modo per porre fine a tutta quella sofferenza è uccidere Nais.
Marie viene usata come esca mentre la Confraternita lascia un biglietto per Donatien (Julien Frison) al centro della città mentre tutti si preparano per quella che si preannuncia essere lo scontro finale: nessuno immaginava che sarebbe stato soltanto l’inizio. Nel frattempo Madeleine, ancora intrappolata nella sua stanza, tenta la fuga quando l’apparizione si manifesterà per consegnarle un coltello, e sparire nel nulla.
Ophélie arriva al castello giusto in tempo per salvare Madeleine da uno dei nobiluomini infetti dal sangue blu: dopo averlo decapitato, le due si riuniscono con il resto della Confraternita che è scesa per le strade e si prepara a combattere: schierate in prima fila, le temerarie Élise e Marianne guidano il battaglione.
Edmond (Dimitri Storoge) e i suoi uomini sono guidati da Donatien nel vicolo dove la Confraternita è pronta a trattare i termini del rilascio di Marie: quest’ultima sarà brutalmente decapitata da Donatien, che tornerà sui propri passi per far scoppiare il caos per le strade. La guerra è finalmente iniziata, e lui non potrebbe esserne più entusiasta.
Nel caos del combattimento, tra le fiamme che divampano e i colpi di pistola che si susseguono tra le vie, Joseph viene colpito duramente ma riesce a sopravvivere: lo stesso non può dirsi di Jules, che muore davanti agli occhi di Marianne, mentre per Justin le cose rischiavano di mettersi davvero male se non fosse stato per le competenze mediche di Joseph. Quest’ultimo non sembra voler prestare orecchio alle suppliche di Katell, la quale lo implora di ritirarsi. Ormai la Confraternita è accerchiata, e anche Alfred e Marianne si rendono conto di avere le ore contate.
Donatien sferra un nuovo attacco, questa volta ricorrendo ai nobiluomini infettati con il Sangue Blu: Albert riesce a decapitarne uno ma sono troppi e non riuscirà a tenerli a bada ancora a lungo. Mentre Élise è nascosta in un edificio, Donatien si appresta a sorprenderla ma lei sembra avere la meglio. “Ti avevo detto di non fidarti di nessuno” le dice Ophélie che le spara alla schiena: “Tua figlia”, sostiene Ophélie riferendosi a Élise, è la ragione di quel tradimento. Dopo averle inferto il colpo fatale con un coltello all’addome, Ophélie conduce Donatien lontano dall’edificio attraverso una porta di servizio. Madeleine, stando a quel che aveva detto Ophélie a Élise, era al sicuro sotto la sua protezione: difficile crederle alla luce dei fatti.
La morte di Élise rappresenta l’evento catalizzatore della Rivoluzione Francese nell’universo de La Révolution. Invece di essere demoralizzati, Joseph, Marianne e gli altri si infiammano e la loro rabbia divampa per tutta la popolazione: Élise non può essere morta invano, il suo sacrificio deve essere l’inizio di un cambiamento reale. Alzando in alto la bandiera francese, il popolo si incammina consapevole che la vera rivoluzione ha appena avuto inizio.
Nel frattempo, a Versailles, Donatien si inchina al cospetto di Luigi XVI il quale sembra essere a sua volta contagiato dal Sangue Blu. “Sai perché la gente dice che sono uguale agli dei?” chiede il sovrano, del quale non vediamo il volto ma solo le unghie affilate. “Perché sei crudele come loro” risponde con ubbidienza Donatien. Nonostante fosse stato dato per morto, Edmond emerge dalla fossa dove era stato gettato il suo corpo.
Nella prigione della Bastiglia dove è stata condotta per ordine di Luigi XVI, Madeleine entra in una segreta dove una figura, la stessa che è apparsa in diverse occasioni e anche al cospetto di Madeleine, è tenuta sospesa. Dalle incisioni sui suoi polsi fuoriesce copioso il sangue blu, che viene raccolto e conservato nei barattoli ammassati in tutta la stanza. Lo scienziato che supervisiona l’estrazione del liquido misterioso sogghigna mentre Madeleine, visibilmente spaventata, fa ricorso ai suoi poteri di telecinesi.
Adesso che Madeleine è stata portata dinnanzi a quella che sembra essere il suo alter ego, resta da capire quale sia il vero piano di Luigi XVI per la bambina e per la diabolica epidemia che continua a imperversare. Cosa ne sarà di Madeleine e di quella misteriosa figura che costituisce l’origine del sangue blu? Qual è la sua provenienza e perché il suo sangue è così speciale?
Queste sono risposte che soltanto una seconda stagione de La Révolution saprà dare.
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