Come finisce La Storia di Elsa Morante?
Come finisce la prima stagione de La Storia in onda su Rai 1? È fissato per martedì 23 gennaio 2024 l’ultimo imperdibile appuntamento con la fiction dal capolavoro di Elsa Morante con protagonisti Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga e con Valerio Mastandrea.
Nel corso della terza puntata in onda lunedì 22 gennaio 2024, Ida e Useppe hanno trovato una camera in affitto vicino alla scuola di Ida a Testaccio dalla famiglia Marrocco. Nel frattempo, in un Roma sempre più miserabile a causa dell’occupazione nazista, Ida è andata a cercare disperatamente cibo per il piccolo Useppe. Ed ecco che nel bel mezzo della notte il piccolo ha sentito urlare “Siamo liberi“, ma Ida, sconvolta dalla sua vita da mendicante, dormiva e non si è accorta di nulla. Stanno finalmente tornando tutti dalla guerra, tutti tranne il figlio dei Marrocco, Giovannino, disperso in Russia.
Così Santina, la prostituta, ha illuso la madre di Giovannino e la sposina Annita sul suo imminente ritorno attraverso le letture dei tarocchi. Invece è tornato Nino, coinvolto in contrabbando, vestito all’americana. È giunto anche Carlo Vivaldi rivelando il suo mistero: si chiama Davide Segre, è ebreo e ha perso la sua famiglia nell’Olocausto. Davide ha così intrapreso una relazione con Santina ma non ha trovato il conforto che sperava.
Ida ha ripreso la scuola e con l’affitto di una casetta a Testaccio, la famiglia si è finalmente ricostituita, accogliendo temporaneamente anche Nino. La felicità sembrerebbe essere tornata per Ida e tutti, fino a quando il piccolo Useppe non comincia a stare male. Come andrà a finire, quindi, la loro storia? Scoprilo nel prossimo paragrafo con le anticipazioni dell’ultima puntata.
Anticipazioni La Storia finale
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Nel corso dell’ottavo e ultimo episodio ritroviamo Useppe che, affetto dalla stessa epilessia che colpiva Ida da bambina, inizia a soffrire di momenti di assenza e convulsioni. Così sua madre lo porta spesso dai medici, ma la ribellione del piccolo alle regole dell’asilo preoccupa la donna, che teme che in questo modo possa peggiorare la sua condizione.
Più tardi una nuova tragedia colpisce senza pietà la famiglia quando Nino, coinvolto nel contrabbando di armi, muore in un incidente durante una fuga da un posto di blocco. Ida, devastata, è chiamata a riconoscere il corpo del suo adorato figlio.
Col cuore frantumato in mille pezzi, Ida si sforza di trascinarsi avanti per proteggere Useppe, evitandogli la verità sulla morte di Nino. Dopo la terribile perdita, tuttavia, Useppe si rifugia nei suoi giorni dolorosi e silenziosi, avventurandosi al fiume con Bella, la fedele compagna, e facendo amicizia con Scimò, un dodicenne fuggito dal riformatorio.
Anche Davide, conosciuto al capannone, riappare, ma è caduto nella dipendenza da eroina. Nonostante la fine della guerra, le ferite emotive persistono tra le macerie di una città violata. Intanto la malattia di Useppe si aggrava, e nonostante gli sforzi di Ida nel fornire cure e medicinali, sembra che il dolore insopprimibile causato dalla perdita di Nino e delle persone care abbia fatto sì che Useppe non desideri più vivere questa vita.
Il piccolo, infatti, viene ritrovato una mattina senza vita da Ida, che spera in una sua ripresa stringendolo tra le sue braccia. Ma Useppe si è lasciato andare, spingendo così Ida alla disperazione più totale. Ricoverata in un manicomio, la donna morirà circa nove anni dopo senza mai sapere di avere avuto un nipote, il figlio di Nino.
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