Come Finisce Little Fires Everywhere
Come finisce Little Fires Everywhere? La miniserie sviluppata da Liz Tigelaar e tratta dal romanzo Tanti Piccoli Fuochi di Celeste Ng pubblicato nel 2017.
Chi ha appiccato il fuoco alla casa dei Richardson?
Partiamo dall’interrogativo principale: chi è stato a dare fuoco alla casa dei Richardson?
A differenza del libro, dove la responsabile è Izzy (Megan Stott), nella serie televisiva sono Lexie (Jade Pettyjohn), che coinvolge anche i fratelli Trip (Jordan Elsass) e Moody (Gavin Lewis).
Izzy aveva tentato di dare fuoco alla casa dopo aver assistito alla partenza di Mia (Kerry Washington) e Pearl (Lexi Underwood), che la ragazza imputa alla madre Elena (Reese Witherspoon).
Le due donne Warren hanno lasciato per sempre Shaker Heights perché non c’era più posto per loro in quella comunità dall’aspetto apparentemente impeccabile. Elena ha fatto di tutto per distruggere l’integrità famigliare di Mia e Pearl, arrivando persino a rivelare a quest’ultima la verità sui suoi genitori biologici.
Chi sono i genitori di Pearl
Questa rivelazione distrugge Pearl, che è attonita di fronte alla sequela di bugie rifilatele dalla madre: la ragazza ha anche scoperto dei soldi che Mia ha prestato a Bebe Chow (Huang Lu). Mia nel frattempo ha cercato di raggiungere telefonicamente il padre di Mia, Joe, ma al telefono risponde la moglie di lui, Madeline. Quest’ultima intuisce che possa trattarsi di Mia, ma l’artista decide di riattaccare senza profferire parola.
Invece di mentire come avrebbe fatto Elena, Mia parla dal cuore alla figlia, raccontandole la verità sul nome del padre di lei, ovvero Joe Ryan è sul suo vero cognome, che è Wright. Warren è il nome del fratello di Elena, dopo la cui morte fu disconosciuta dai genitori.
L’unica cosa bella che le era rimasta, a quel punto, era Pearl. Per questo motivo, Mia decise di mentire a Joe che la bambina che portava in grembo come madre surrogata era morta. Ecco perché Mia scelse di prestare soldi a Bebe: perché voleva convincersi di aver fatto la cosa giusta nell’essersi tenuta Pearl.
Le ragazze Warren decidono di lasciare Shaker Heights. Mia offre a Pearl la possibilità di raggiungere New York per conoscere Joe, il padre biologico della ragazza, ma Pearl sa bene dove vuole andare. Nelle scene finali dell’episodio, Mia incoraggia Pearl ad entrare in quella che riconosciamo essere la casa dei genitori di Mia, ovvero dei nonni di Pearl, dai quali la donna aveva sempre tenuto lontana la figlia.
Dopo aver letto uno scritto commovente di Pearl, Mia sembra indugiare sull’uscio della sua casa di famiglia e prossima ad entrarvi anche lei.
Che fine fanno Bebe Chow e May Ling
Il processo per l’affido di May Ling si conclude in favore di Linda (Rosemarie DeWitt) e Mark (Geoff Stults) McCollough.
Bebe Chow è devastata dal verdetto, ma non ha perso le speranze. Quando quella sera i McCollough si coricano a letto, Bebe si intrufola in casa loro e prende con sé May Ling. Madre e figlia sono finalmente riunite e partono alla volta del Canada per iniziare una nuova vita.
Perché Izzy appicca il fuoco
Come rivela il flashback in apertura d’episodio, Izzy è sempre stata la figlia rifiutata dai Richardson, a cominciare dai fratelli Lexie, Trip e Moody.
Per questo, mentre i suoi fratelli legano tutti in maniera particolare con Pearl – Trip e Moody si innamorano entrambi di lei, Lexie usa la sua storia per entrare a Yale e il suo nome per coprire l’aborto a cui si è sottoposta – Izzy lega con Mia, che per lei è la madre che avrebbe sempre voluto la amasse.
All’apprendere del triangolo amoroso tra Pearl, Trip e Moody e avendo scoperto l’aborto registrato a nome della giovane Warren, Elena si presenta all’appartamento che affitta a Mia per intimarle lo sgombero entro la fine del mese.
Sarà Mia a rivelarle che è stata sua figlia Lexie ad avere usato il nome di Pearl per sottoporsi all’aborto. È spettato a Mia consolare Lexie, quella sera, mentre Elena era impegnata a ficcanasare nella casa dei genitori di Mia.
Attonita, Elena ordina a Mia di lasciare la casa l’indomani mattina.
Assistendo alla partenza di Mia e Pearl, Izzy è disperata e inizia a spargere benzina per il garage. Dopo essere stata fermata dai suoi fratelli, un acceso confronto conduce Elena a dire qualcosa di orribile alla figlia: “Pensi che io volessi una figlia come te? Non ti ho mai voluto”.
La stessa Elena si rende immediatamente conto di avere oltrepassato un limite, mentre Lexie, Moody e Trip guardano la madre disgustati.
Izzy scappa di casa, mentre Lexie aggredisce Elena per la pressione costante alla quale sottopone tutti: loro non sono perfetti, per quanto Elena li costringa a fingere di esserlo.
Rassegnati all’incorregibilità di Elena, Lexie capisce che l’unico modo per fuggire da quella gabbia dorata è dando fuoco a tutto ciò che rappresenta la vita che loro madre difende con le unghie e con i denti. Con l’aiuto di Trip e di Moody, Lexie appicca tanti piccoli fuochi in giro per casa.
Elena viene portata fuori con la forza dai figli, e assiste in stato catatonico al rogo di casa Richardson.
Perché Elena si è addossata la colpa dell’incendio
Elena non voleva avere un quarto figlio, e incolpa Izzy di non aver potuto realizzarsi professionalmente come giornalista, e il marito Bill (Joshua Jackson) di averla lasciata da sola a crescere i loro bambini.
Bill, dal suo canto, ha scoperto che Elena si è rivista con l’uomo con lo tradì anni prima, e questa rivelazione sembra essere la goccia che fa traboccare il vaso. Il loro matrimonio, che già versava in condizioni precarie, sembra ormai compromesso.
Elena si assume la responsabilità del rogo non soltanto per proteggere i suoi propri figli, ma perché a tutti gli effetti è stata lei la scintilla che ha incendiato le vite di tutte le persone intorno a lei. Dai suoi figli, a Linda, fino a Mia che si è introdotta nelle loro vite recando scompiglio: il denominatore comune, come Bill non manca di fare notare alla moglie, è Elena.
In un sogno vivido, Izzy si immagina mentre facendo l’autostop si imbatte per fortuito caso in Mia e Pearl, che la raccolgono e la portano con sé nel loro viaggio verso la libertà. Il suo destino sembra più infausto: Izzy è salita a bordo di un bus la cui destinazione non ci è data sapere.
Negli istanti finali dell’episodio, Elena si reca nella casa che ha affittato a Mia e trova l’ultima opera che l’artista ha realizzato, il suo regalo di addio alla vita in quella città. Si tratta di un diorama di Shaker Heights, spolverato di farina a simboleggiare la coltre di bugie che ricopre tutta la città.
Al centro, una gabbia dorata con lo sportello aperto: al suo interno si trova la piuma dell’uccello cardinale che Izzy salvò da bambina, come mostrato nel flashback di inizio episodio.
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