Come finisce Lupin 2
Come finisce Lupin 2? Si conclude con il quinto episodio la seconda parte della serie francese con Omar Sy, disponibile in streaming su Netflix dall’11 giugno.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della seconda parte di Lupin e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della seconda stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Lupin 2, qui troverete tutta la trama completa.
La prima parte si era conclusa con il rapimento di Raoul (Etan Simon), il figlio di Assane (Omar Sy) e di Claire (Ludivine Seigner), per mano di Léonard (Adama Niane), l’assassino al soldo di Hubert Pellegrini (Hervé Pierre) responsabile delle morti di Babakar (Fargass Assandé), il padre di Assane, e della giornalista Fabienne Bériot (Anne Benoît).
Léonard ha seguito Assane a Étretat, in occasione dell’anniversario di nascita di Maurice Leblanc, ed ha approfittato di un momento di distrazione per rapire il giovane Raoul. In aiuto di Assane giunge Guedira (Soufiane Guerrab), detective sul caso di Assane, il quale era giunto a Étretat immaginando che “Paul Sernine” non si sarebbe perso il compleanno dell’inventore del ladro gentiluomo.
Dopo uno scontro acceso dal quale Léonard riesce a fuggire indenne, Assane finisce in custodia della polizia. Belkacem (Shirine Boutella) riesce ad arrestarlo, ma Diop fuggirà traendo in inganno un poliziotto. Raoul, nel frattempo, è stato tratto in salvo da Guedira, il quale era stato abbandonato da Assane poco lontano l’abitazione in cui Léonard si era nascosto. Su ordine di Hubert Pellegrini, Dumont (Vincent Garanger) ordina a Guedira di consegnargli il ragazzino senza rispettare il protocollo di polizia. Pellegrini intende usarlo come esca per avere Assane Diop.
Pur di riavere il figlio sano e salvo, Claire fa un patto con Pellegrini: se gli farà riavere suo figlio, lei lo condurrà da Assane. Quest’ultimo, nel frattempo, riporta a casa Raoul sano e salvo, ma Claire riesce ad avvisarlo della trappola che gli è stata tesa. Gli uomini di Pellegrini gli stanno addosso. Per questo Assane decide di restituirgli pan per focaccia, colpendolo nel punto in cui è più vulnerabile: la figlia di Hubert, Juliette (Clotilde Hesme). Dopo averla sedotta riaccendendo la fiamma della loro passione giovanile, Assane le mette la pulce nell’orecchio riguardo ai crimini del padre. In questo modo riuscirà a condurre la madre di lei, Anne Pellegrini (Nicole Garcia) a confessare ciò che sapeva sul caso di Babakar a Guedira.
Hubert viene arrestato per la frode del furto di collier del 1995 e il conseguente incasso del premio di assicurazione per 118 milioni di franchi. La confessione di sua moglie non è abbastanza per trattenerlo. Complice una chiamata del Ministro dell’Interno francese, il capitano Laugier (Vincent Londez) è costretto a lasciarlo andare. Pellegrini, nel frattempo, sta escogitando la prossima delle sue truffe.
Con l’ausilio di uno specialista in frodi fiscali di nome Philippe Courbet (Stefan Crepon), Hubert ha in mente di approfittare del concerto di beneficienza, organizzato dalla fondazione Pellegrini guidata dalla figlia, per rimpinguare le proprie casse. Delle donazioni che saranno raccolte nell’arco della serata, il 15% saranno effettivamente devolute alla fondazione, mentre l’85% andrà ad ingrassare un conto offshore alle Cayman intestato a Pellegrini. Tutta l’operazione è orchestrata da Courbet, ma Pellegrini si assicura che Juliette resti all’oscuro di tutto.
Nel frattempo, Dumont e Pascal (Nicolas Wanczycki) si stringono sempre più su Assane Diop, il cui vero nome diviene finalmente noto alla polizia grazie a Pellegrini. Pascal uccide Léonard, giunto lì con il compito di assassinare il ladro gentiluomo, a casa di Assane mentre quest’ultimo e ignaro di tutto, salvo poi denunciare il cadavere e l’indirizzo di Diop con una telefonata anonima alla polizia. Ora Assane è ricercato sia per il furto del collier che per il presunto omicidio di Léonard.
Guedira, tuttavia, riesce a decifrare un indizio lasciatogli di Assane mentre questi è in fuga con Benjamin (Antoine Gouy). All’interno di un candelabro ebraico rinviene una chiavetta usb contenente tutte le prove che ha raccolto contro Gabriel Dumont e la cospirazione ordita da Pellegrini. Per Assane le cose si mettono male anche sul piano famigliare: Raoul sembra voler mettere distanza tra lui e il padre, mentre Claire torna a frequentare Marc.
La sere del concerto del gran gala di beneficienza organizzato dalla Fondazione Pellegrini, tutto è al proprio posto. Al Théâtre du Châtelet tutti si aspettano l’arrivo di Assane Diop, ma lui ha già messo in moto un piano per spuntarla, ancora una volta.
L’esperto di finanza offshore Philippe Courbet non è altri che un complice di Ben e Assane, assoldato per convincere Pellegrini a cadere nella loro trappola. Grazie all’inconsapevole aiuto fornito da Lucas Lacroix, consulente di Pellegrini, Assane riesce a penetrare nei conti di Hubert per carprine i segreti, e così, insidiarsi nei suoi affari.
Nel frattempo Guedira, Laugier e Belkacem visionano i video contenuti nell’archivio: la confessione di Dumont, registrata da Assane quando lo aveva rapito, è la prova schiacciante che esiste una correlazione tra lui, Léonard Koné e Pellegrini. Per questa ragione decidono di recarsi alla serata di gala, consapevoli che Assane non si lascerà scappare quell’occasione.
A quello che è considerato l’evento dell’anno, i ricchi e facoltosi di tutta Francia si riuniscono per aiutare la Fondazione Pellegrini nelle opere in aiuto di giovani e bisognosi. Gli invitati non sanno che, tramite l’app che adopereranno per fare le loro donazioni, finiranno soltanto per arricchire ancora di più lo spregiudicato Pellegrini. Dopo essere entrato nel teatro all’interno dei container per le apparecchiature informatiche, Assane raggiunge il palco di Hubert Pellegrini e lo costringe a vuotare il sacco.
Con un coltello puntato alla gola, Pellegrini ammette la propria responsabilità riguardo al rapimento di Raoul, e confessa di essere stato il mandante dell’omicidio di Fabienne Bériot. Suo padre Babakar, invece, fu assunto da Pellegrini con l’intento specifico di incastrarlo per il finto furto del collier, così da incassare i soldi dell’assicurazione. Lo fece uccidere da Léonard perché sapeva che Babakar non avrebbe mai smesso di cercare di provare la propria innocenza. “Nessuno ti crederà mai” dice Pellegrini ad Assane, l’uomo più ricercato di Francia. Peccato per lui che quella confessione era appena stata registrata dallo smart-watch che Diop indossa al polso, confessione che verrà poi recapitata al telefono di Guedira.
Assane indugia per un attimo con il coltello sul collo di Pellegrini, ma infine decide di non lasciare che il suo desiderio di vendetta lo plagi, e scappa senza uccidere l’uomo che gli ha rovinato la vita. Così facendo, tuttavia, permette a Hubert di allertare le autorità circa la sua presenza in teatro. Dopo avere neutralizzato Pascal ed essere scampato due volte alla cattura grazie a Guedira, il quale ha arrestato Gabriel Dumont, Assane sale sul palco dove Philippe ha proiettato una foto di lui da giovane in compagnia del padre Babakar.
“Mi dispiace rovinarvi la festa, ma non ho avuto scelta. Vi dirò la verità” dice Assane di fronte ad una platea incredula di ritrovarsi di fronte l’uomo del momento. Diop racconta delle malefatte di Pellegrini, rivolgendosi anche a Juliette: anche lei è vittima degli inganni del padre. Assane rivela anche cosa intendesse fare Hubert delle donazioni, lasciando esterrefatti i presenti. Proprio quando i soldati speciali lo raggiungono sul palco, Assane annuncia: “Sipario”. Improvvisamente cala il buio in tutto il teatro, suscitando il panico generalizzato e un fuggi-fuggi verso l’esterno.
Philippe, nel frattempo, viene pagato da Ben con l’ultimo diamante del collier. I 9 milioni di euro raccolti quella sera vengono effettivamente trasferiti, ma non al conto di Pellegrini bensì a quello della fondazione, cosicché Juliette possa continuare a fare del bene.
Utilizzando uno dei suoi mirabolanti travestimenti, Assane riesce a lasciare il teatro senza che nessuno lo riconosca, ma una pattuglia di agenti lo segue e scopre il suo inganno. Questo dà il via ad una delle mirabolanti corse di Diop che si conclude con un’imprevista, ma spettacolare, fuga in motoscafo sulla Senna.
Raoul e Claire ricevono da Assane un appuntamento tramite un dispositivo che lui aveva lasciato sotto il letto della compagna quando le rubò il bracciale che le aveva regalato Marc, una prova d’amore per Juliette. Si incontreranno alle dieci di sera sul ponte dove lui e Claire decisero di chiamare il loro bambino Raoul. Nonostante fosse inizialmente titubante, Claire accetta vedendo il figlio così deciso.
Assane riabbraccia finalmente Claire e Raoul, grato a loro per essere venuti. “Sì, adesso è finita, ma avevi ragione tu: vi causo troppi problemi” dice Diop a Claire. Nonostante adesso abbia finalmente vendicato il padre e riabilitato il suo nome, Assane ha messo in pericolo troppe volte l’incolumità della sua famiglia. Per questa ragione, il ladro annuncia che intende andare lontano ma continuerà a vegliare su di loro e a proteggerli.
Dopo aver detto loro che li ama, Assane dice addio a Claire e Raoul poco prima che tutte le volanti di Parigi si riversino in quelle strade nel tentativo vano di acciuffarlo. Nel frattempo, Hubert Pellegrini viene arrestato per gli omicidi di Babakar Diop e Fabienne Bériot, e per il rapimento di Raoul. Pellegrini sorride beffardo mentre viene spinto nella volante: Assane può avere vinto una battaglia, ma non la guerra.
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