Come finisce Mare Fuori
Come finisce Mare Fuori: si è conclusa con la sesta puntata, andata in onda mercoledì 28 ottobre in prima visione su Rai Due, la fiction ideata da Cristiana Farina, che l’ha scritta insieme a Maurizio Careddu per la regia di Carmine Elia.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di Mare Fuori e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Mare Fuori, qui troverete tutta la trama completa.
Nel primo episodio della serata intitolato “Fai la cosa giusta”, Carmine (Massimiliano Caiazzo) decide di costituirsi. Dopo aver tentato la fuga con Nina (Greta Domenica Esposito), la quale ha un problema con la gravidanza mentre è a bordo della nave che li avrebbe portati in salvo all’estero, Carmine capisce che ribellarsi alle leggi della camorra non significa necessariamente scappare, ma intraprendere un percorso di cambiamento che parte proprio da lui e da questo gesto di coraggio.
Finalmente Carmine è maturato ed è diventato un uomo, pronto ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti della donna che ama e della bambina che presto accoglieranno. Tornare all’IPM significa per lui rientrare nella fossa dei leoni, ma non è più soltanto la sua vita ad essere in gioco: Carmine inizia a pensare anche alla sua famiglia, che ormai ricomprende anche Filippo (Nicolas Maupas).
Massimo (Carmine Recano) e Paola (Carolina Crescentini) gli assicurano protezione e tutela per Nina, che porta in grembo loro figlio. Il distaccamento della placenta può comportava un rischio troppo grande per continuare la loro fuga, e adesso Nina si trova in una struttura protetta con un’altra identità. Il Comandante e la direttrice dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli assicurano a Carmine che si prenderanno cura anche di lui.
Ciro (Giacomo Giorgio) nel frattempo è risalito a Carmine e a Filippo in quanto veri responsabili del furto del carico di droga. Questa intuizione esonera Pino ‘o Pazzo (Ar Tem), il quale ha tentato il suicidio.
Naditza (Valentina Romani) riuscirà in un primo momento a mettere in guardia O’Chiattillo, ma la vendetta di Ciro non ha fretta. Nad deve fare i conti con un evento che stravolgerà la sua vita: Serena (India Santella) assume l’ultima dose fatale dopo essere uscita dal carcere, lasciandole una lettera.
Ciro muore: l’attacco di Filippo
Il secondo episodio della serata, “Morire per vivere”, vede il sangue riversarsi sui pavimenti dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli: per alcuni dei ragazzi non ci sarà scampo.
Quando Ciro apprende che Pino ha ricevuto dei soldi dagli avvocati di Filippo, il quadro gli risulta chiaro. In ottemperanza al codice dell’omertà, Ciro deve compiere un gesto plateale e vendicativo per riparare il proprio onore e dimostrare a tutti, dentro e fuori l’IPM, che lui è un vero boss. Filippo e Carmine devono pagare con la loro vita quell’affronto: ecco cosa prevede la legge della camorra, quella che è stata impressa nella mente di Ciro sin da quando era bambino.
La rivolta in mensa, innescata come espediente per consentirgli di raggiungere e colpire Carmine e Filippo, non ha l’effetto desiderato. Consapevole che i due ragazzi fossero nel mirino di Ciro, il Comandante ha predisposto per loro l’isolamento come misura tutelare. La furia di Ciro non conosce limiti ormai, e il giovane arriva a prendere in ostaggio Paola, umiliandola.
Beppe (Vincenzo Ferrera) è convinto che rivelare a Ciro l’ubicazione di Filippo e di Carmine possa contribuire a disinnescare la situazione delicata. L’IPM è sotto assedio e l’educatore è convinto di poter aiutare Paola, ma quando Ciro troverà Carmine e Filippo barricati nella barberia, è giunta l’ora della resa dei conti.
La persona che Carmine e Filippo si ritrovano davanti è un ragazzo spaventato, convinto di non avere più altra scelta: per Ciro non esiste un’altra strada, un’alternativa al gesto che ferocemente è determinato a compiere. Ucciderli è l’unica soluzione ai suoi problemi: di questo è convinto Ciro.
Nella discussione che segue, Carmine affronta Ciro, ma è Filippo ad agire impulsivamente per salvare la vita all’amico. O’Chiattillo aggredisce Ciro con un cacciavite alla schiena, colpendolo fatalmente.
Carmine è determinato ad assumersi la responsabilità della morte di Ciro, coprendo Filippo e assicurandosi un’ulteriore sentenza detentiva:“Se esco da qui sono un uomo morto, hai capito? Uccideranno me e la bambina”, dice Carmine in lacrime a Filippo.
Massimo arriva troppo tardi, e trova Ciro praticamente esanime a terra, in una pozza di sangue. “Dica a mio padre che non ho avuto paura, Comandante” sussurra Ciro negli ultimi respiri, mentre muore tra le braccia di Massimo.
Dopo aver radunato in ragazzi in cortile, il Comandante mostra loro il cadavere di Ciro mentre viene portato in ambulanza. “Questa strada non porta da nessuna parte” dice ai ragazzi in lacrime, ribadendo ancora una volta che, se continueranno ad obbedire al codice della camorra, quella sarà anche la loro fine.
Carmine è morto davvero?
Negli ultimi minuti dell’episodio si susseguono i colpi di scena, e non parliamo soltanto del cameo di Lino Guanciale nei panni di una guardia penitenziaria.
A colloquio con Don Salvatore (Raiz), il padre di Ciro, Massimo apprende una verità sconcertante. Nel momento in cui Carmine ha ucciso suo figlio, la camorra è insorta e ha messo una taglia sulla testa del ragazzo. Nessuno sa che in realtà è stato Filippo a uccidere Ciro, ma poco importa: “il sangue si lava col sangue”, e la mafia vuole la testa di Carmine per vendicare l’uccisione di Ciro.
Durante il trasferimento di Carmine e Filippo in tribunale, due uomini dal volto coperto a bordo di una moto affiancano l’auto sulla quale si trova Carmine e sparano due colpi. Massimo sopraggiunge sulla scena aprendo il fuoco alla moto coi due assalitori, ma è troppo tardi. Carmine giace sull’asfalto, le ferite all’addome sanguinanti.
“Comandante, adesso non devono più avere paura” dice Carmine mentre giace tra le braccia di Massimo, il quale lo esorta a pensare a Nina e alla bambina. Proprio in quegli istanti, la giovane si trova in sala parto e ha appena dato alla luce loro figlia, inconsapevole che il padre della piccola versi in condizioni disperate.
“Fili’, mo’ tocca a te” dice Carmine a Filippo, il quale scherza dicendogli che non lo chiama più Chiattillo e poi lo implora: “Non mi lasciare solo”. L’ambulanza arriverà in tempo per salvare la vita a Carmine, oppure anche lui farà la stessa fine di Ciro? Il destino di Carmine è lasciato in sospeso, anche se la sua situazione sembra ormai troppo compromessa.
All’IPM, Paola fa la conoscenza della bambina di Nina e di Carmine, mentre la vita tra quelle mura continua imperterrita, varcando continuamente il labile confine tra il bene e il male.
Maria Saccà dice
Ci sarà un altra serie?
Carmine sopravviverà??
Chiara dice
Fa commuovere