Moon Knight episodio 6
Come finisce Moon Knight?La sesta puntata della nuova serie Marvel Moon Knight è disponibile dal 04 maggio 2022 sulla piattaforma Disney +. Lo show con protagonista Oscar Isaac è la prima serie Marvel che introduce un personaggio completamente nuovo, mai visto prima in un film del Marvel Cinematic Universe.
La serie segue Steven Grant, un uomo mite che vive una vita normale, afflitto da blackout e misteriosi ricordi di una vita apparentemente separata dalla sua. Dopo un incontro fatale, Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e condivide il corpo con Marc Spector, un ex-mercenario e ora avatar di Khonshu, il dio egizio della luna e della vendetta. Steven deve imparare ad adattarsi a questa rivelazione e lavorare con Marc. I due devono navigare nelle loro complesse identità nel mezzo di una battaglia mortale tra i potenti dei dell’Egitto.
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ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale della sesta e ultima puntata della serie Moon Knight e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora visto l’episodio e non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
L’episodio si apre con Marc e Taueret ne I campi di Iaru, dopo il sacrificio di Steven. La dea rivela a Spector che ora il suo cuore è bilanciato e può giovare della pace tanto bramata in vita, solo che Steven non c’è più: è stato preso dalla Duat. Marc non vuole abbandonare il suo altro sé e decide di lasciare i campi paradisiaci e ritornare nelle sabbia del deserto dei dannati.
Un flahback ci mostra il momento subito dopo in cui Harrow ha sparato a Marc il cui corpo giace morto nella tomba di Ammit. Arthur ha finalmente l’ushabti della dea ed è pronto a liberarla. Nel frattempo Layla – nascosta tra le colonne – giace sul corpo del suo amato, in lacrime per la sua morte.
Chi vuole liberare il mondo?
Harrow e i suoi uomini vengono fermati ad un posto di blocco di soldati egizi e il leader della setta di Ammit utilizza i suoi nuovi poteri dati dal suo bastone, per uccidere le anime peccatrici tra gli uomini armati e salvare quelli puri di cuore. Layla – infiltrata tra gli uomini di Arthur – è intenzionata ad agire da sola per sconfiggere lui e Ammit, ma viene fermata dall’intervento di Tauret che le comunica tramite un soldato defunto.
La dea ippopotamo rivela alla donna che Marc si trova con lei nei campi di Iaru e che l’unico modo per sconfiggere Ammit e liberare Khonshu. Per farlo deve recarsi nella camera del consiglio degli dei e distruggere l’ ushabti del dio della luna.
Sono il tuo umile discepolo
Arthur invade la camera del concilio degli dei, dove si nascondo i loro avatar e con il potere di Ammit uccide gli uomini che rappresentano le divinità in terra e libera la creatura mostruosa, distruggendo l’ushabti in cui è stata rinchiusa per duemila anni. La creatura metà coccodrillo e metà ippopotamo viene liberata e i suoi seguaci con Harrow a capo si inchinano davanti a lei.
Ammit si rivolge al dottore e gli dice che la sua bilancia non è in equilibrio, l’unico modo per bilanciarla è che lui divenga il suo avatar. Non deve lasciare che le pene del passato lo controllino. In un corridoio nascosto, Layla trova la statuetta in cui Khonshu è rinchiuso e lo libera. Il dio del cielo notturno si rende subito conto che Marc è morto e propone alla ragazza di diventare il suo avatar, ma lei rifiuta.
Layla accusa Khonshu di aver condannato Spector a una vita di sofferenza e l’unica cosa che può fare è collaborare con lui e mai si sottometterà alla sua volontà, ma il dio le fa presente che per sconfiggere Ammit ci vogliono più avatar e ne sono rimasti ben pochi.
La bilancia è in equilibrio
Nel deserto del Duat, Marc ritrova Steven pietrificato e avvicinandosi a lui, i due si riequilibriamo – così come i loro cuori – e Steven torna in vita, trovando la combinazione per aprire il portale di Osiride e tornare così in vita. “Da quando sei arrivato, tu mi hai salvato. Sono vivo perché non ero più solo, tu c’eri sempre: pieno di vita e di speranza, io non ti ho protetto”.
La furia di Osiride non tarda a farsi sentire e su di loro si scaglia un’onda gigantesca di sabbia. Grazie all’intervento di Tauret con la sua nave, Marc e Steven riescono a tornare nel mondo dei vivi e si risvegliano dalle acque della tomba di Ammit. Khonshu – che nel frattempo sta combattendo con Ammit nella piramide di Giza – percepisce il risveglio di Marc e conferisce nuovamente i suoi poteri all’ex-marine che torna ad essere Moon Knight.
Usciti dalla tomba di Ammit, Marc e Steven convergono ad un accordo dove il dio della luna garantisce la libertà al suo avatar, una volta uccisa Ammit. Questo grazie alle nuove abilità di Moon Knight e Mr. Knight, ora in grado ora di alternarsi consapevolmente. Una volta venuti a un patto, Moon Knight si dirige volando verso la piramidi di Giza, per sconfiggere Harrow.
Selim
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Nella piramide Layla soccorre l’avatar di Osiride, Selim (Khalid Abdalla). In questa versione live-action dell’Enneade, era lui quello che prendeva le decisioni. Nell’antico Egitto era altrettanto importante. Infatti era il sovrano dell’aldilà e personificazione della morte, anche se poi suo fratello Seth lo uccise per diventare giudice e sovrano del regno dei morti. Ma è anche un signore di vita: secondo gli antichi era lui a regolare le esondazioni del Nilo che hanno reso fertile la regione.
Seguaci di Ammit è ora di giudicare
Prima di morire, Selim rivela alla ragazza che l’unico modo per fermare Ammit è imprigionarlo in un corpo mortale. Layla accetta la proposta di Tauret di diventare la sua avatar, ma la voce della dea ippopotamo richiama l’attenzione di Harrow che scatena i suoi poteri, facendo crollare dei massi sulla ragazza. Arthur sale sulla punta della piramide e scatena tutto il suo potere con un incantesimo che risveglia i seguaci di Ammit, i quali iniziano a giudicare gli abitanti de Il Cairo tramite il rituale della bilancia.
Le anime dei defunti vengono così assorbite nel corpo della creatura coccodrillo che aumenta la sua dimensione notevolmente, così da iniziare un nuovo scontro con Khonshu arrivato sul campo dell’azione. Sulle pareti della piramide, si schianta in volo contro Harrow un Moon Knight/Mr. Knight resuscitato e i due iniziano uno scontro a due ( o meglio a tre) tra le vie della capitale d’Egitto.
Una supereroina egizia
La puntata gioca sul parallelismo tra due combattimenti che avvengono contemporaneamente. Dopo qualche puntata con pochi scontri, ora da un lato abbiamo lo quello tra dei in versione kaiju giapponesi, dall’altro lato Harrow in lotta con Moon Knight/Mr. Knight e Layla – salvata dalle macerie – in versione avatar di Tauret, con un outfit molto simile a Wonder Woman 1984.
Quello non eri tu, vero Steven?
Il potere del bastone di Ammit nelle mani di Harrow è più potente che mai e riesce a trafiggere il petto di Moon Knight, ma un’ improvviso blackout ci mostra Marc con in mano lo scettro e Arthur in fin di vita tra le sue mani. Ne Steven ne Marc sanno cosa sia successo…
Layla sa come fermare Ammit e portano il corpo incosciente di Harrow all’interno della camera degli dei, dove eseguono un rituale che imprigiona la creatura mostruosa dentro il corpo del leader creatore della setta in onore del mostro egizio.
Ammit è sconfitta, ma per evitare che torni, bisogna uccidere il corpo in cui essa è imprigionata. Khonshu ordina a Marc di uccidere Harrow, ma lui è cambiato e – grazie anche a Layla – si rifiuta e minaccia il dio della luna di liberarlo dal suo vincolo di morte e vendetta. Khonshu accetta.
Jake Lockley
Un ennesimo flash bianco e si torna nell’ospedale psichiatrico, dove si è ribaltata la situazione. Marc/Steven sono consapevoli che quella non è la realtà e il dottor Harrow è zoppicante e sanguina e non sa perché. Spector si risveglia e siamo di nuovo nell’appartamento di Londra, lui e Steven sembrano aver trovato una pace e un equilibrio nella loro vita.
Per la prima ed unica volta, l’episodio di conclude con una scena post-credit. Siamo ancora una volta nell’ospedale psichiatrico dove ad essere ricoverato è Arthur Harrow il quale viene portato fuori dal centro da un uomo che parla spagnolo, con guanti neri da killer. Il seguace di Ammit viene scagliato dentro un’auto dove lo attende Khonshu che gli presenta la terza personalità di Spector – inconsapevole della sua esistenza – chiamato Jake Lockley. L’uomo senza esitare uccide Harrow a sangue freddo.
Nei fumetti Marc Spector resta l’identità principale di Moon Knight, il vero volto dell’antieroe. Nella versione cartacea Steven Grant è un miliardario e una personalità utile per infiltrarsi nell’alta società e colpire i cattivi in giacca e cravatta.
Dall’altro lato c’è Jake Lockley, un ruvido tassista che conosce tutti i dettagli della città. All’inizio nei fumetti erano più dei travestimenti che vere e proprie personalità, ma l’influenza mistica di Khonshu ha fuso insieme queste varie sfaccettature. Nei fumetti Jake Lockley ha un bambino con la moglie di Marc Spector, Layla, proprio perché l’amore passa da una personalità all’altra.
Bisognerà attendere per capire se, in una eventuale seconda stagione di Moon Knight, come verrà approfondita questa terza personalità introdotta nel finale di questo primo ciclo di episodi.
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