Come finisce Noi Siamo L’Onda
Come finisce Noi Siamo L’Onda? La prima stagione che ha esordito lo scorso 1° novembre si conclude col sesto episodio intitolato “È l’unico modo”. Cosa ne è stato del movimento di giovani adulti pronti a cambiare il mondo?
Mentre Lea (Luise Befort) si trova in ospedale dove sta guarendo dalle ferite riportate, Tristan (Ludwig Simon) è costretto a guardare realisticamente le proprie ambizioni rivoluzionarie. Adesso che le persone più vicine a lui si dimostrano non così invincibili come si credevano, è solo questione di tempo prima che le loro rappresaglie contro il sistema mietano la prima vera vittima.
L’idea di poter mettere fine a L’Onda è qualcosa che lo tenta, e non poco. Vedere che Rahim (Mohamed Issa) sceglie sé stesso e Paula (Sarah Mahita) invece di votarsi ancora una volta alla causa, infonderà a Tristan la convinzione che forse anche per lui non è troppo tardi.
Il giovane, tuttavia, sta portando avanti una vendetta più che personale. Il ricordo della madre scomparsa, la cui morte lui attribuisce alla fabbrica di armi Hacke&ABT, convince Tristan che bisogna andare fino in fondo ed estirpare il male dal tessuto della loro società, costi quel che costi. Con la complicità di Zazie (Michelle Barthel) e Hagen (Daniel Friedl), i quali si sono finti stagisti e hanno ottenuto le planimetrie dello stabilimento, Tristan intende far saltare in aria la fabbrica come esornazione del suo piano eversivo.
Sarà allora che Lea scopre il vero intento di Tristan, ma stavolta non lo seguirà nella sua cieca follia. A sventare il loro piano sarà l’ispettore Serner (Robert Schupp), che nel frattempo è stato sospeso dal caso dell’Onda a seguito dell’incidente avvenuto con gli attivisti. Dopo aver neutralizzato Hagen, Zazie e infine anche Tristan.
Nel frattempo, Lea ha indetto una protesta pacifica convocando tutti coloro che avessero mai fatto parte dell’Onda. Il movimento, intanto, si è diffuso a macchia d’olio in molte città della Germania tra cui Berlino e Monaco. Le autorità osservano impassibili i giovani attivisti mentre si macchiano di vernice rossa e applaudono la loro capa Lea, che esterna le proprie preoccupazioni dal suo megafono.
Alla fine le autorità metteranno le manette anche a Lea e a coloro che stavano manifestando pacificamente. Nel caos della dimostrazione davanti alla fabbrica, Zazie si è dileguata: la giovane è ferita dalla decisione di Hagen di voltarle le spalle per unirsi a Lea.
Mentre le formazioni politiche di destra complottano per sradicare L’Onda e neutralizzare i suoi giovani sostenitori, Zazie è in possesso della bomba che non è stata fatta detonare, e della pistola di cui si era armata. La scintilla della rivoluzione non si è spenta, ma soltanto affievolita.
Lascia un commento