Come finisce Ragnarok 2
Come finisce Ragnarok 2? Si conclude con il sesto episodio dal titolo “Tutto ciò di cui hai bisogno è l’amore” la seconda stagione della serie norvegese, disponibile in streaming su Netflix dal 27 maggio.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della seconda stagione di Ragnarok e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della seconda stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Ragnarok 2, qui troverete tutta la trama completa.
La seconda stagione di Ragnarok segue Magne (David Stakston) mentre prende consapevolezza di essere la reincarnazione del Dio del tuono Thor, ma soprattutto della sfida che ha di fronte a sé. Il giovane dovrà continuare a lottare contro la Jutul Industries che con i loro affari illeciti e spregiudicatezza nei confronti dell’ambiente minacciano l’incolumità della comunità di Edda.
Sia Magne che Vidar Jutul (Gísli Örn Garðarsson) sono sopravvissuti allo scontro del finale della prima stagione, in attesa della Luna successiva quando si affronteranno di nuovo. La morte di Wenche (Eli Anne Linnestad), uccisa brutalmente da Ran Jutul (Synnøve Macody Lund), porterà Wotan (Bjørn Sundquist) alla consapevolezza che lui è la reincarnazione del Dio Odino.
Magne è alla ricerca del martello che gli serve per sconfiggere la famiglia di giganti dei Jutul, ma nessuna delle sue trovate sembra fare al caso proprio. Intanto Fjor (Herman Tømmeraas) volta le spalle al padre Vidar mentre la città di Edda si rivolta contro l’azienda di famiglia, rea di avere inquinato per decenni il territorio. Si farà avanti Laurits (Jonas Strand Gravli), il fratello di Magne nonché figlio illegittimo di Vidar. Quest’ultimo risveglierà i poteri del figlio, che si conferma essere la reincarnazione di Loki.
Tutto cambia quando, nello scontro con Vidar, Magne uccide il capo della Jutul Industries facendo ricorso ad un’antica ascia, una delle poche armi in grado di uccidere sia gli dei che i giganti. Inorridito da cosa è riuscito a compiere con i suoi poteri, Magne si dispera e prega affinché le sue abilità soprannaturali gli vengano tolte. Le sue invocazioni vengono ascoltate, ed improvvisamente il giovane si ritrova senza poteri.
Nel frattempo Fjor torna alla sua famiglia per assumere il controllo delle Jutul Industries, allontanando Laurits e frustrando Saxa (Theresa Frostad Eggesbø). Quest’ultima affida a Laurits la chiave che consente l’accesso alla fabbrica. Magne apprende da Wotan che l’unico modo per riacquisire i suoi poteri è tradire suo fratello, il quale sente di non avere un posto in quella partita a scacchi tra dei e giganti.
Scalzato dagli Jutul nonostante sia uno di loro, e rinnegato da Wotan poiché la sua natura truffaldina lo rende inaffidabile, Laurits si ritrova in mezzo ad un fuoco incrociato e non capisce con chi schierarsi.
Usando la chiave che Saxa diede a Laurits, Magne, Wotan e Iman (Danu Suntharasigamany) irrompono negli stabilimenti della Jutul Industries per arrivare alla fiamma eterna: grazie ad essa potranno finalmente forgiare il Mjölnir, il leggendario martello di Thor che simboleggia per Magne il ritorno dei suoi poteri.
Il martello, tuttavia, non conferisce a Magne le sue capacità. Sarà la consapevolezza che i Laurits l’hanno fatta franca ancora una volta, assieme allo scontro con Laurits, ad innescare in Magne la saetta che lo renderà nuovamente in possesso dei suoi poteri.
Furioso per il tradimento subito dal fratello, Laurits viene aggredito da Fjor e Ran. Magne arriverà giusto in tempo, mentre i due Jutul sembrano contemplare se investirlo con l’automobile o meno. Usando il suo nuovo martello per incanalare i suoi poteri, Magne fa esplodere l’auto, dalla quale i due giganti escono indenni, per poi soccorrere Laurits.
Spiegazione della scena finale di Ragnarok 2
“Se mi risparmiate, riuscirò a salvarvi. Io ho l’unica cosa che può ucciderlo” disse Laurits a Ran e Fjor, poco prima di essere pestato violentemente. A che cosa si riferiva? Lo capiamo negli ultimi istanti dell’episodio.
Si tratta del Jormungand, serpente acquatico demoniaco tra le entità più potenti dei miti nordici. Il suo corpo, stando alla vulgata, è talmente lungo da riuscire a circondare l’intero mondo.
Il Jormungand è generato dallo stesso Loki. Non a caso, nel corso della seconda stagione scopriamo che Laurits è in possesso di questa creatura inquietante, un verme cieco dal colorito pallido e con una bocca dai denti affilati. Nelle scene conclusive della seconda stagione di Ragnarok, Laurits libera la creatura in un corso d’acqua, non prima di baciarla sulla bocca.
Il Jormungand ha il compito di crescere e di tornare quando sarà il momento dello scontro finale. Nell’ora del bisogno, la creatura comandata da Laurits attaccherà e sconfiggerà Magne, stando al piano del Loki reincarnato. Andrà davvero così?
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