Romulus finale: trama ultima puntata
Come finisce Romulus? Giungiamo alla resa dei conti con il nono e decimo episodio dell’epico racconto sulla fondazione di Roma, in onda venerdì 4 dicembre su Sky Atlantic. Sono tante le domande aperte in attesa di risposta, come quelle che interessano il destino dei nostri protagonisti.
Che ne sarà infatti dell’erede al trono di Alba Yemos, o del suo compagno e amico Wiros? E ancora, riuscirà la coraggiosa e vendicativa Ilia a scoprire la verità sul suo amato? A rivelarcelo sono gli ultimi due episodi diretti da Enrico Maria Artale e Michele Alhaique, in cui la strada dei tre protagonisti si incontra e si scontra per la battaglia finale. Continua a leggere l’articolo per scoprire come finisce Romulus!
Come finisce Romulus?
[ATTENZIONE SPOILER: non continuare la lettura se non vuoi sapere come finisce la prima stagione di Romulus]
Ci avviciniamo all’atto finale della serie creata da Matteo Rovere, quella che dopo scontri spietati e dolorosi abbandoni vede Yemos liberarsi e fuggire verso Gabi. Così, una volta superato il bosco, il principe riabbraccia il suo amico Wiros e lo informa di essere stato salvato dalla dea dei lupi alla quale resterà per sempre fedele.
Dopo il ragazzo si mostra a sua madre Silvia e al nonno Numitor, grati agli dei per averlo riportato da loro sano e salvo. Il prossimo passo adesso è convincere i Trenta Re ad unirsi in una nuova alleanza per dichiarare guerra alla città di Alba e al suo re illegittimo: Amulius.
Tuttavia i Trenta sovrani non solo non si fidano del popolo dei boschi, ma nemmeno del figlio di Silvia accusato di fratricidio. Per convincerli, Yemos e Wiros mettono in atto un piano davvero astuto. Nel dettaglio i due ragazzi fanno credere ai Re che una scrofa abbia partorito per loro trenta piccoli cuccioli. In questo modo, dinanzi a un tale e inconfutabile segno divino, gli alleati possono finalmente partire per la volta di Alba, città da consacrare a Rumina e dove riconquistare il trono perduto.
Ilia scopre la verità su Enitos?
Dopo aver scoperto il suicidio della propria amata, ed essere stato abbandonato persino dagli dei, Amulius si dispera consapevole di avere soltanto il sostegno di sua figlia Ilia. Quest’ultima, da obbediente vestale a spietata guerriera, ignora ancora la verità sulla morte di Enitos, e si convince che la cosa giusta da fare sia vendicarlo uccidendone il fratello.
Più tardi, quando Yemos e Wiros giungono alle porte di Alba con un ultimatum di un giorno e una notte per scongiurare la guerra, Ilia rifiuta prontamente la pace avanzando da sola verso il nemico. Assistiamo così al sofferto scontro tra il futuro re di Alba e la giovane Ilia. Vediamo la ragazza accecata dalla voglia di giustizia scagliarsi senza pietà contro Yemos, che intanto riesce a tenerle testa con la sua abile spada.
Rendendosi conto però che la sua rivale è convinta di aver davanti un fratricida, Yemos la ferisce al fianco e dopo le svela la verità su Enitos. Così, dopo mesi di inganni e bugie, Ilia scopre che il vero assassino del suo amato non è altri che il padre Amulius, l’unico di cui ancora la giovane si fidava.
Nel rivelarle la verità Yemos mette Ilia alle strette puntandogli i suoi artigli contro la gola. Gli basterebbe infatti un ultimo sforzo per ucciderla, ma il ragazzo preferisce deporre le armi e lasciarla andare. Ilia corre sconvolta dal padre Amulius, il quale ha appena ucciso il suo indovino perché gli aveva chiesto di evitare la guerra.
Amulius muore?
Ilia avanza sanguinante verso il padre accusandolo di non averle mai riferito le ultime parole di Enitos prima di morire. Quel ragazzo che tanto aveva voluto bene allo stesso zio che poi lo aveva ucciso con l’inganno. Amulius, stanco di mentire, ammette alla figlia di aver commesso un grave sbaglio per il quale adesso prova solo vergogna.
Tuttavia nel cuore di Ilia non c’è spazio nè per la vergogna e tanto meno per la compassione, motivo per cui la ragazza gli ordina di inginocchiarsi per l’ultima volta dinanzi a lei. Subito dopo Ilia sfodera la sua spada e rende finalmente giustizia al suo amato, o almeno così sembra.
Yemos diventa re?
Si aprono le porte di Alba, ma se da una parte Yemos e gli alleati si preparano ad attaccare, dall’altra Ilia avanza disarmata verso di loro con ancora le mani sporche del sangue del padre. La giovane dunque ammette i peccati di Amulius e dopo consegna la città all’unico re legittimo: Yemos.
I Trenta possono finalmente gioire, ma i Ruminales non accettano ancora di entrare in una città non consacrata alla propria dea. Nel frattempo si cerca la carcassa di Amulius bruciata in precedenza da Ilia per condurla lontano da quella casa, mentre Yemos può finalmente essere purificato ed eletto nuovo Re.
Poco dopo Ilia si rivolge a Lausus chiedendogli perdono per aver ucciso suo padre, il re di Galba, senza prove né pietà. Il ragazzo allora la guarda severo ma, grazie alle parole di Wiros, alla fine accetta il perdono di una giovane che combatteva spinta da menzogne. Adesso che la pace è stata fatta, Yemos può finalmente sedere dinanzi ai Trenta Re, gli stessi che però non gradiscono più la presenza dei Ruminales e tanto meno della loro dea.
Wiros è sconvolto, e mentre la sua gente inizia a ribellarsi, il ragazzo prova a convincere Yemos che non erano questi i loro piani. Tuttavia il giovane Re è combattuto tra il volere di un amico uguale a un fratello, e quello della sua vera madre Silvia che prova a persuaderlo del contrario.
Nessuno desidera infatti che la città di Alba venga consacrata a una divinità tanto selvaggia e distante dalle proprie tradizioni come Rumina, motivo per cui si prepara a nascere un nuovo scontro.
Più tardi è la stessa Ilia a dichiarare che ad Alba non ci potrà mai essere giustizia, e anche se Silvia prova a convincere Wiros dell’incompatibilità dei loro popoli, il ragazzo non è disposto ad accettare il rifiuto. Se Alba non verrà consacrata a Rumina, come secondo gli accordi, allora sarà guerra.
Yemos e Wiros si dividono?
Yemos si prende del tempo per riflettere sul grande dilemma e solo dopo affronta i Trenta Re e i suoi alleati. Una volta di fronte a loro, Yemos spiega che comprende la difficoltà dei latini nell’accettare una divinità diversa dalle loro, ma che proprio per questo motivo Alba non sarà mai la sua città.
La sua città si chiama Velia e la regnerà insieme a Wiros. In quel luogo non solo saranno accolte tutte le divinità, ma persino chi è rimasto da solo e senza più una famiglia.
Wiros allora si avvicina a Yemos dicendogli che il nome di quella città di cui parla non sarà Velia ma Ruma, la terra che fonderanno e regneranno insieme. Così, dopo aver consegnato il proprio medaglione da Re alla madre Silvia, Yemos e Wiros si sorridono prima di lasciarsi alle spalle la città di Alba, uniti più che mai come veri fratelli.
Svelato quindi il finale di Romulus, anche se nemmeno stavolta i guai sembrano davvero superati. Notiamo infatti che le ultime inquadrature della serie ci mostrano la carcassa data alle fiamme di Amulius, e subito dopo lo stesso personaggio ancora vivo in fuga verso una nuova città. Scopriamo quindi che quello scheletro potrebbe appartenere all’indovino di Alba, ucciso e usato poi come pretesto per permettere al vero Amulius di fuggire via.
Si tratta forse di un avvertimento che il racconto potrebbe continuare in una seconda stagione? Niente di impossibile se pensiamo che una serie tv su una città con tre millenni di storia potrebbe anche non finire mai.
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