Come finisce Sky Rojo
Come finisce Sky Rojo: si è conclusa con l’ottavo episodio, intitolato “Trappola per orsi”, la serie creata da Álex Pina e Esther Martínez Lobato disponibile da venerdì 19 marzo su Netflix.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di Sky Rojo e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Sky Rojo, qui troverete tutta la trama completa.
Riassunto di Sky Rojo
La vicenda di Sky Rojo prende il via al Club Le Spose di Tenerife, gestito dal ripugnante Romeo (Asier Etxeandia). Quest’ultimo ha da poco perso la moglie a causa di un tumore molto aggressivo, e fa ritorno al locale che quel giorno era chiuso per lutto.
Il Club Le Spose è la facciata di un traffico internazionale di donne. Il sistema messo a punto da Romeo, con l’aiuto dei suoi complici, i fratelli Moisés (Miguel Ángel Silvestre) e Christian (Enric Auquer), è semplice. Moisés si reca in America Latina, dove persuade famiglie in condizioni economiche disperate ad affidargli le loro figlie, con la promessa che in Spagna avrebbero lavorato come prostitute, guadagnando bene e mandando loro soldi.
Ciascuna vittima della tratta di Romeo arriva al Club con un debito di seimila euro nei suoi confronti, debito che cresce esponenzialmente, tra interessi e la volubilità del loro capo nonché carceriere. Nell’arco dei due anni previsti per la loro permanenza al Club Le Spose, Romeo stima che ciascuna di loro vada a letto con undicimila clienti con un minimo di cento euro a rapporto, senza contare gli extra. In totale, Romeo e i suoi soci si intascano pun guadagno di trecentomila euro a vittima di tratta.
Gina (Yany Prado), una ragazza cubana svenduta a Moisés dalla madre, è finalmente riuscita a mettere da parte sufficiente denaro per saldare il debito con Romeo e dire addio alla prostituzione. Quando quest’ultimo si rifiuta di lasciarla andare, Gina lo colpisce alla testa, dando il via ad una colluttazione che finirà per coinvolgere anche le altre due amiche di Gina, l’argentina Wendy (Lali Espósito) e la misteriosa Coral (Verónica Sánchez).
In quella folle serata l’unica vittima, tuttavia, sarà Charlotte (Carmen Santamaría), la madame del Club. Questo perché, nonostante Coral avesse gli avesse fracassato il cranio, Romeo non è morto ed è più furioso che mai, allettato con metà corpo che non risponde più ai suoi impulsi e destinato all’impotenza. Dopo aver dato ordine a Moisés e Christian di riportare le tre ragazze al suo cospetto.
Grazie all’aiuto di Alfredo (Luis Zahera), medico veterinario e cliente di Coral, la ferita che Romeo ha provocato a Gina non è più un problema. La giovane ha un segreto: è incinta, come rivela a Coral. Innamoratasi di Fernando, un suo cliente, lei aveva in progetto di iniziare una nuova vita con lui. Quando le tre si recano nel residence di proprietà di Fernando, tuttavia, l’uomo fa capire che i loro progetti di una vita insieme erano una fantasia che poteva aver senso soltanto durante i loro incontri al Club.
Wendy, dal canto suo, è più disillusa. Dopo aver lasciato le favelas di Villa 31, a Buenos Aires, per guadagnarsi una vita migliore e spedire i soldi alla sua fidanzata, giunta a Tenerife sarà poi piantata in asso da quest’ultima. Questo è il motivo per cui, quando Coral e Gina mettono in moto e la lasciano in balia di Moisés e Christian, Wendy rivive il trauma dell’abbandono.
Le due amiche torneranno sui loro passi, ma nel frattempo Wendy ha dato prova di essere perfettamente in grado di badare a sé stessa, mettendo in scacco i due fratelli. E poi c’è Coral, enigmatica e contraddistinta da una bassa autostima che compensa con eccessive dosi di farmaci oppiacei.
Con un passato da biologa Coral è fuggita da un marito violento e possessivo, che ha cercato di uccidere aggiungendo ai suoi pasti oleandro e erba di San Giovanni. Dopo quattro settimane, il marito aveva sviluppato una forte aritmia. Tuttavia a morire fu la suocera di Coral, che una sera si presentò a casa loro e si servì delle pietanze avvelenate. Da allora, il marito di Coral le dà la caccia, determinato a fargliela pagare. Fu questo che la convinse, quindici mesi prima, ad unirsi al Club Le Spose, assumendo un’altra identità, “Non posso più guardarmi indietro”, spiega alle amiche Coral, che in poco tempo era diventata la favorita di Romeo.
Quest’ultimo, nei mesi più duri della malattia della moglie, l’aveva assunta come insegnante di ripetizioni delle figlie. Era chiaro che Romeo contava su di lei in maniera particolare, vedendola come un surrogato della moglie ma anche come un’evasione alle noie famigliari. Quel che Romeo non sapeva, tuttavia, è che Coral aveva intrapreso una sorta di relazione clandestina con Moisés, il suo pappone, nata proprio tra uno spostamento e l’altro da e per casa di Romeo.
Moisés, dal canto suo, è una figura altrettanto enigmatica. All’età di quindici anni uccise il padre, un uomo violento che abusava sistematicamente della moglie. Questo Christian non lo sapeva: al tempo aveva cinque anni e per tutta la sua vita ha creduto che il padre fosse semplicemente andato via di casa. Questo vuoto lo spinse nel vortice delle droghe, sviluppando una dipendenza recidiva al crack.
Ciò che Christian ignorava è che non soltanto Moisés aveva ucciso loro padre, ma che Romeo lo aiutò a sbarazzarsi del cadavere. Questa è la ragione per cui Moisés sente di avere un debito di vita nei confronti di Romeo.
La sua lealtà nei confronti di quest’ultimo non era stata mai messa in discussione, fino all’arrivo di Coral. Da quando si è sentito coinvolto con lei, Moisés ha sentito un istinto di protezione nei suoi confronti che, molto probabilmente, lo ha spinto a non voler mai davvero arrivare a catturare lei, Wendy e Gina. Questo perché, nel profondo, Moisés voleva che Coral la scampasse.
Per le tre amiche, è giunta la resa dei conti. Coral, Wendy e Gina vogliono riappropriarsi dei loro passaporti, e avendo ottenuto la combinazione della cassaforte da Christian, intendono fare ritorno al Club per impossessarsi della ricchezza di Romeo, soldi che ha accumulato sfruttando loro e innumerevoli altre donne, e dei loro documenti. Questo sarà per Gina, Wendy e Coral l’inizio di una nuova vita altrove.
Questo piano, tuttavia, non ha tenuto conto del ritorno sulla scena di Romeo, che incrociano quando si apprestano a lasciare il povero Arcadio, un malcapitato automobilista a cui Christian pianta un proiettile nel cranio, di fronte all’ospedale. Al grido di “Siamo volpi”, le tre amiche decidono di invertire il paradigma: basta essere cacciate, adesso sono loro le cacciatrici.
Insieme, Wendy, Coral e Gina mettono a punto la trappola per orsi. Grazie ad una scavatrice che sottraggono ad un gruppo di operai incontrati al bar, le ragazze scavano una buca nella quale faranno cadere l’auto di Christian e Moisés durante un inseguimento. Fungendo da esca in moto, Wendy e Gina li inganneranno con la segnaletica stradale, per poi ricoprire di terra la buca con all’interno la vettura.
Nel frattempo Coral si recherà al Club, dove ha fatto ritorno Romeo, dapprima per lasciare il cadavere di Arcadio, ma soprattutto fingendo di volere il suo perdono e dandogli la posizione di Wendy e Gina per dare prova della sua lealtà. Le ragazze riattiveranno appositamente il cellulare spiato da Romeo, consentendo a Moisés e Christian di lanciarsi al loro inseguimento, ignari della trappola.
Le cose, tuttavia, non vanno come speravano. Romeo fa due più due e capisce che Moisés è andato a letto con Coral. Per ottenere il suo perdono, dice a Moisés, dovrà uccidere tutte e tre le ragazze. Romeo sprofonda in una spirale di rabbia e delirio, sniffando una quantità improponibile di cocaina.
Al Club la situazione peggiora. Dopo che Fernando si era presentato al cospetto di Romeo per saldare il debito di Gina e annunciare il loro amore, Moisés si convince che lui sia loro complice e lo tortura in un barile di acido. Durante l’interrogatorio, tuttavia, Christian costringe Moisés a dirgli la verità su loro padre: nel frattempo Fernando scivola nel barile di acido e muore.
Coral entra al Club e affronta Romeo, consapevole di essere l’unica a cui non sparerà a vista. L’uomo che si ritrova davanti, tuttavia, è consumato dal tradimento: non può perdonare a Coral di essere andata a letto con Moisés. Questo innesca un improbabile duello tra Romeo, strafatto e con in mano una katana, e Coral, che brandisce un machete. Il Club è stato chiuso a chiave: loro due sono gli unici nel locale.
Moisés, diretto alla posizione dove crede troverà Wendy, Gina e Coral per ucciderle e ubbidire agli ordini di Romeo, scaraventa Christian fuori dall’auto perché vuole garantirgli una vita normale, un futuro che lui non avrà visto che le sue mani si sono già macchiate del sangue di loro padre.
Nel corso del duello, Coral lancerà il machete e mancherà di poco il viso di Romeo, il quale tuttavia inizia ad avere le convulsioni e finirà per stramazzare al suolo, vittima di un infarto dovuto alla cocaina. Invece di lasciarlo al suo destino, Coral si getta sul suo corpo e cerca di rianimarlo, dapprima col massaggio cardiaco e successivamente con la respirazione bocca a bocca.
Wendy, nel frattempo, confessa a Gina di essere stata stuprata da un ex cliente nei bagni del locale dove si sono date il rendez vous. “Si vede che quella parola magica non funziona sempre” dice Wendy tra le lacrime, rassegnata all’idea che resterà sempre una prostitua. Gina la consola e le due riconoscono di essere molto fortunate a poter contare l’una sull’aiuto dell’altra, ma il tempo è tiranno e Moisés è giunto alla stazione di servizio di Las Chafira: si entra in scena.
Sulla moto, Wendy e Gina sfrecciano per le strade di Tenerife, conducendo Moisés verso la loro trappola. L’auto del pappone finirà nella buca, mentre Wendy, alla guida della scavatrice, inizia a seppellirla con la terra.
Aprendo il fuoco contro Wendy, con un proiettile Moisés raggiunge l’argentina, che guarda Gina confusa mentre si porta una mano all’addome, toccando la ferita da cui sgorga copioso il suo sangue.
Nel frattempo, Christian continua a correre per strada, seguendo il tragitto del fratello nel tentativo di portare a termine insieme quell’impresa: o ne usciranno vivi entrambi, o nessuno.
“In quel momento, pensavamo che la partita fosse conclusa, che avevamo perso, che saremmo morte per davvero, non come il coyote, che ha sempre una vita extra. Ma ci sbagliavamo” racconta la voce narrante di Wendy, mentre Moisés è seppellito vivo nella buca in cui è finito con l’auto.
Al Club, Romeo riacquista improvvisamente conoscenza e si ritrova Coral sopra di lui, intenta a cercare di rianimarlo. Romeo porta una mano alla gola di Coral e inizia a strangolarla. “La partita era appena cominciata” conclude la voce narrante di Coral.
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