Come finisce Space Force? La prima stagione della serie con protagonista Steve Carell vede il nuovo braccio delle forze armate statunitensi mettere finalmente piede sulla Luna ben quattro anni in anticipo rispetto a quanto inizialmente programmato.
Una volta toccato suolo lunare, la Space Force si è accorta che i guai erano soltanto all’inizio per la loro missione.
Tracciando un parallelismo con il primo episodio della stagione, il decimo dal titolo “Risposta Proporzionata”, il generale Mark Naird (Steve Carell) si ritrova nella sala del comando assieme al segretario della difesa John Blandsmith (Dan Bakkedahl), il generale Kick Grabaston (Noah Emmerich) dell’Air force, il generale Rongley (Diedrich Bader) dell’Esercito americano, l’ammiraglio a capo delle operazioni navali (Jane Lynch), il comandante del corpo dei Marine (Patrick Warburton), e il generale Biffoont (Larry Joe Campbell) della Guardia Costiera.
I generali pressano Naird per rispondere con veemenza all’affronto della spedizione cinese sulla Luna, che con il proprio veicolo Rover ha investito la bandiera statunitense issata dall’Apollo 11. Il presidente degli Stati Uniti esige una reazione, ma Naird insiste per gestire la cosa a modo proprio. Questo non andrà giù a Grabaston, che con una mossa prepotente prenderà il sopravvento sulla Space Force, arrestando Naird e Duncan Tabner (Spencer House).
Nel frattempo Erin (Diana Silvers) si presenta ubriaca al suo lavoro presso il chiosco di Meal Armstrong e viene licenziata. La giovane è ancora furiosa col padre per avere iniziato a frequentare Kelly (Jessica St. Clair). Tuttavia, quando scopre dalla sua stessa madre Maggie (Lisa Kudrow) che quello è parte del loro accordo, Erin è ancora più confusa e in vena di ribellarsi.
Prima di essere arrestato, Mark ha dato ordine al capitano Angela Ali (Tawny Newsome) e al resto degli astronauti di smontare le armi da fuoco presenti nello shuttle e utilizzare i pezzi necessari agli strumenti di montaggio dell’habitat.
La spedizione cinese ha battuto la Space Force sul tempo, arrivando sulla Luna e stabilendo un campo di ricerca nel Mare della Tranquillità, il punto di approdo designato per la missione statunitense, reclamandone l’utilizzo esclusivo per scopi scientifici.
In realtà, come intuisce il dottor Chen (Jimmy O. Yang) gli astronauti cinesi stanno perforando il suolo lunare per estrarre Elio 3, illimitata fonte di energia grazie alla fusione senza reattore nucleare, e trasportarne una stiva sulla Terra.
Adesso che Grabaston ha preso il controllo della missione, il generale ordina agli astronauti di recarsi con due Rover verso l’habitat della concorrenza per danneggiarlo e rivendicare il primato americano. Questa prova di forza non va giù al dottor Mallory (John Malkovich), che minaccia di darsi fuoco salvo poi cambiare idea.
Purtroppo gli astronauti cinesi hanno fatto lo stesso con l’habitat americano: Angela e il resto della squadra vedono non soltanto la loro missione compromessa, ma anche la loro sopravvivenza.
Nel frattempo, Mark è riuscito a liberarsi dalla costrizione ed è fuggito in elicottero per andare a salvare Erin, che aveva chiamato sia il padre che la madre dopo essersi ritrovata inavvertitamente ostaggio di una banda di motociclisti.
A raggiungere l’elicottero di Mark sono anche Maggie, la madre di Erin che è fuggita di prigione per aiutare la figlia, e la sua nuova fidanzata Louise, una guardia penitenziaria. I quattro partono in volo quando Brad (Don Gregory) raggiunge Mark al telefono: la missione lunare è a rischio, ma se farà rientro alla Space Force, Baird sarà processato per alto tradimento di fronte alla corte marziale.
Sulle note di “Spaceman” di Harry Nilsson, Mark conduce i passeggeri verso la salvezza, magari alla volta del Grand Canyon, onorando la promessa che aveva fatto alla moglie Maggie nell’episodio precedente.
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