Come finisce Succession
Come finisce Succession. Giunge al capolinea col decimo episodio della quarta stagione il capolavoro di Jesse Armstrong disponibile su Sky e Now in esclusiva per l’Italia. È finalmente giunta l’ora della resa dei conti per i figli di Logan Roy, il magnate scomparso inaspettatamente all’inizio della quarta stagione.
Dopo un funerale che ha reso ancora più chiari gli schieramenti – Kendall e Roman pronti a far fallire l’acquisizione da parte di GoJo, e Shiv in lizza per il ruolo di CEO di Waystar-RoyCo sotto il regime di Matsson -, l’epilogo della saga dei Roy si preannuncia ricco di colpi di scena.
Kendall e Shiv all’attacco
L’episodio si apre con Kendall determinato a racimolare i voti contrari all’acquisizione, ma sembra che i contrari nel consiglio di amministrazione non siano abbastanza. Roman non si sa che fine abbia fatto – l’ultima volta che l’abbiamo visto si è buttato in mezzo alle proteste anti-Mencken ed è finito per essere picchiato dai manifestanti. Shiv punta all’unanimità e si prepara a ricoprire il ruolo di CEO sotto Matsson, il quale è accusato dalla stampa di opinione politica di essere una marionetta di Shiv. Il posto di Tom come capo di ATN è in bilico, e Shiv non si sbilancia troppo.
Una telefonata di Lady Caroline, la madre di Kendall, Shiv e Rome, allerta Shiv che quest’ultimo non è scomparso nel nulla e che si trova da lei. Con un pretesto (senza specificare che si trattasse di sua madre), Shiv si allontana da Matsson per andare a recuperare Roman. Al telefono con Tom, Shiv gli chiede se lui è pronto ad avere “una vera relazione”. La risposta di Tom: “non lo so”. Anche Kendall apprende dell’ubicazione di Roman e si precipita a casa della madre, mentre tenta di persuadere Stewy – oltre a Paul, Ewan e a Dewi – a unirsi alla sua cordata anti-acquisizione.
Roman – piuttosto malconcio – diventa l’ago della bilancia tra Shiv e Kendall e non vuole essere pressato da quest’ultimo, il quale lo incalza per sapere se rispetterà il loro patto o se ha cambiato idea. Roman se ne va, mentre Kendall e Shiv acconsentono a rimanere a cena dalla madre con la speranza di riuscire a portare Roman ciascuno dalla propria parte. Kendall mette Shiv in guardia: secondo le sue fonti Matsson sta parlando con Lawrence Yee, alias Vaulter Lawrence, per la posizione di CEO. Shiv dice di esserne al corrente. È davvero così?
Roman è l’ago della bilancia
Alla villa ai Caraibi di Lady Caroline, Shiv dice ai fratelli che le piacerebbe avere il loro supporto nell’assumere la guida di Waystar: del resto loro hanno tentato di prendersi l’azienda a sua insaputa. Kendall l’accusa di essere una fratricida e Shiv si rifiuta di scusarsi per avere “vinto” la gara tra i figli di Logan Roy.
Intanto Tom è impegnato a colpire favorevolmente Matsson, ma la situazione non sembra decollare; Tom sfoga la propria frustrazione su Greg, come al solito. A cena, Tom presenta il proprio caso a Matsson spiegando perché dovrebbe restare a capo di ATN.
Matsson mette Tom sulla graticola, dapprima confidandogli di stare pensando di non avere bisogno di Shiv per il suo capitale politico, e successivamente dicendogli che vorrebbe andare a letto con Shiv. Infine arriva la bomba: Matsson dice a Tom di voler nominare Tom CEO di Waystar, ma che non sarebbe un partner bensì avrebbe il compito di fare il lavoro sporco mentre Matsson smembra l’azienda. A Greg, Tom dice soltanto che spera di poterlo tenere anziché licenziare. Adoperando un’app di traduzione simultanea, Greg scopre che Oscar e Matsson stanno parlando di quando quest’ultimo dirà a Shiv che non sarà lei la CEO.
Tutti per uno
A cena, Kendall e Shiv chiedono a loro madre se lei non debba loro delle scuse dopo il suo tradimento in favore di Logan. Lady Caroline suggerisce che, forse, vendere l’azienda di famiglia potrebbe essere una buona opportunità per i suoi figli di ricominciare da zero, finalmente lontani dall’ombra di loro padre.
Greg telefona subito a Kendall, il quale – insieme ai suoi fratelli – riceve un’imboscata di Peter, il marito di Lady Caroline, e di un loro amico di nome Jonathan i quali vogliono proporgli una proposta imprenditoriale che secondo loro è imperdibile. Kendall riceve la telefonata di Greg, ma quest’ultimo vuole cedergli quello che ha appreso solo se lui e Roman avranno un posto per lui quando la loro cordata si rivelerà quella vincente.
Dopo aver verificato l’attendibilità dell’informazione ottenuta da Greg, Kendall riunisce i suoi fratelli e informa Shiv che Matsson intende fregarla: sta intervistando altri potenziali candidati per la posizione di CEO. Shiv decide di telefonare direttamente allo svedese, accusando Kendall di essere “patetico”. Shiv scopre che il suo nome è stato cancellato dalla bozza del comunicato stampa che verrà lanciato a seguito dell’acquisizione: Lukas l’ha fatta fuori, è proprio come diceva Kendall.
Riluttante e furiosa, Shiv acconsente a chiamare Tellis – il consulente finanziario dei tre fratelli Roy – per capire quale sarà la prossima mossa. Kendall esorta la sorella a formare un fronte unito per sconfiggere Matsson. Secondo le stime di Tellis, se Roman, Kendall e Shiv si uniscono e mettono insieme i voti che li sostengono, potrebbero riuscire ad abbattere l’acquisizione. Per farlo devono avere un progetto concreto di chi sarà il loro candidato per la guida dell’azienda: candidato al singolare. Un unico nome per il ruolo di CEO, questo è il suggerimento di Tellis.
Kendall, Shiv e Roman iniziano quindi a ponderare quale sarà il loro candidato. Per Kendall il nome è uno solo: il suo. Roman sostiene che Logan volesse lui a capo dell’azienda prima di morire, e anche Shiv non sembra del tutto convinta di sostenere Kendall. Roman – dopo il crollo al funerale – è fuori dai giochi – dice Kendall – mentre Shiv non sarebbe credibile visto che fino al giorno prima era la delfina di Matsson.
Mentre Kendall si tuffa nell’oceano per un bagno di mezzanotte, Roman e Shiv confabulano su quali siano le loro opzioni sul tavolo. “Odio Kendall, ma ho paura di te” dice Shiv a Roman, il quale concorda: purtroppo Kendall è il candidato giusto. “A meno che non lo uccidiamo” scherza Shiv con il suo classico humor nero, per la gioia di Roman che inizia a imitare meravigliosamente Kendall. Infine arriva l’ok congiunto di Shiv e Roman: approvano l’ascesa di Kendall, ma ad una condizione: dovrà bere un disgustoso intruglio di loro preparazione, “una pietanza degna di un re” con tanto di sputo finale di Shiv. Lady Caroline interrompe la loro festicciola per dire loro di stare lontani dal formaggio di Peter – formaggio che Roman procede a leccare in ogni millimetro di superficie.
“Andrà tutto bene tra noi tre, vero?” chiede Kendall, prima di ingollare tutto quel frullato e di farselo versare sulla testa da Roman. L’indomani i tre fratelli Roy partono per riprendersi la loro azienda nella resa dei conti finale contro Matsson: ciascuno di loro si lancia al telefono per persuadere i rispettivi sodali a votare per il loro progetto. Ma prima, pit-stop obbligatorio a quella che era la casa di Logan e che oggi è diventata di Connor dopo che Marcia gliel’ha venduta.
L’ultimo saluto a Logan
Connor e Willa cercano di spiegare ai suoi fratelli e agli altri presenti – tra cui Kerry – come funzionerà l’assegnazione di tutto ciò presente all’interno della casa. Willa rivela ai suoi cognati che – se Mencken diventerà Presidente – Connor diventerà ambasciatore in Slovenia mentre Willa resterà a New York a lavorare sul suo spettacolo. Tutto questo dopo solo due settimane dal loro matrimonio. Shiv la avvisa che ci sono problemi alla corte del Wisconsin: la presidenza di Jeryd non è ancora così scontata.
Un televisore in sala mostra le immagini di una cena risalente a qualche settimana prima della morte di Logan in cui il patriarca Roy – alla presenza di Kerry, Gerri, Frank, Karl e dello stesso Connor – sciorina i nomi di tutti i candidati alla presidenza americana che hanno perso le elezioni. Roman, Shiv e Kendall sono visibilmente commossi di fronte alle ultime immagini di loro padre, ancora vivo e pieno di vitalità mentre canta, insieme a tutti i presenti, “Green Grow The Rashes”.
Shiv domanda a Tom se lui verrà fatto fuori o meno da Matsson; è chiaro che Tom non vuole condividere il piano rivelatogli da Lukas, e resta sul vago. Shiv gli confessa che Matsson non vuole lei come CEO, e che l’ha saputo da Greg. Quel piano è quindi andato in fumo. Chi potrebbe essere il candidato di Lukas? “Lawrence, forse” dice Shiv a Tom, il quale cerca di persuaderla a votare comunque a favore dell’acquisizione di GoJo. Shiv mangia la foglia e intuisce che c’è qualcosa che Tom non le sta dicendo: “Sono io” dice Tom a Shiv, svelando le proprie carte.
La resa dei conti
La reazione di Shiv è alquanto colorita – come può Matsson aver scelto un manichino come Tom – e gli augura buona fortuna, prima di annunciare ai fratelli che Tom sarà il nome che verrà fatto da Matsson per la guida della nuova Waystar-RoyCo. Subito dopo Tom aggredisce Greg, accusandolo di avere parlato con loro e di averlo privato dell’opportunità di diventare CEO.
Greg risponde allo schiaffo datogli da Tom e i due passano alle mani, prima di ricomporsi. Tom telefona immediatamente a Matsson per rivelargli il colpo di scena. Lo svedese aizza i propri uomini ed Ebba per prepararsi all’attacco dei Roy coalizzati. Karolina coglie l’occasione per convincere Shiv a fare fuori Hugo: è tutti contro tutti al quartier generale della Waystar.
Stewy Hosseini arriva nell’ufficio di Logan – trovandosi davanti a Kendall seduto alla poltrona di suo padre Logan -, per essere convinto dal trio. Stewy sembra finalmente deciso a parteggiare per i Roy, mentre Shiv si impegna a portare Sandi dalla loro parte. Roman ha un crollo quando intravede Kerri alla porta, ed è terrorizzato all’idea di apparire un fallito agli occhi del resto del consiglio dell’amministrazione. “Perché non sono io?” è la domanda retorica che si pone Roman con il volto ancora pieno di cicatrici e tagli. Kendall abbraccia forte il fratello, il quale si lascia andare a qualche singhiozzo mentre impreca contro di lui. I due si dicono che si vogliono bene, e che andrà tutto bene.
Inizia finalmente la riunione del consiglio di amministrazione condotta da Frank per votare la proposta di acquisizione formulata da GoJo. Kendall prende la parola e non perde tempo a definire l’offerta “un brutto affare”. La posizione di Kendall è semplice: Matsson e GoJo stanno fallendo (i numeri gonfiati in India ne sono la riprova) e, per quanto sia allettante la proposta dello svedese, non è veramente conveniente. Si passa quindi direttamente al voto.
Frank vota a favore dell’acquisizione, così come Sonya, Diane, Sandi e Sandy. Kendall vota ‘no’ a GoJo, così come suo zio Ewan, Dewi e Stewy. La parola passa a Roman, il quale si dice contrario. Shiv esita e si assenta momentaneamente dalla sala riunioni. Kendall la segue in corridoio: al momento sono 6 voti favorevoli e 6 contrari. La partita è ancora aperta. Kendall esorta Shiv: hanno la vittoria in mano, basta il suo ‘no’. Shiv ha bisogno di un momento per sé, dice a Kendall e Roman.
Chi ha ucciso Kendall?
Shiv procede a sganciare la bomba: potrebbe aver cambiato idea. Kendall si presenta come “un ingranaggio adatto soltanto a quel macchinario”, ovvero la loro azienda. Essere il CEO della loro società è l’unica cosa che sa di saper fare, ma Shiv gli risponde che non pensa che suo fratello sarebbe bravo a guidare l’azienda. Kendall dice se non glielo permetterà lui morirà. Roman la incalza, e Shiv ribatte che Kendall non è adatto a essere CEO perché ha ucciso qualcuno.
Shiv si riferisce ad Andrew Dodds, il cameriere con cui si è drogato e che ha ammazzato nell’incidente avvenuto sotto effetto di stupefacenti la sera del matrimonio tra Shiv e Tom alla fine della prima stagione. Shiv riporta in auge la confessione che Kendall ha fatto a lei e a Roman al matrimonio di loro madre, Lady Caroline, alla fine della terza stagione. Ecco che Kendall si rimangia le sue stesse parole: non è vero che ha ucciso qualcuno, non è mai successo e si inventò quella storia per rafforzare il legame tra lui e i suoi fratelli.
Shiv dice a Kendall: “ti voglio veramente bene, ma non ti tollero”. Kendall definisce ‘disgustoso’ il voltafaccia di Shiv. “Io sono il fratello maggiore” dice Kendall, richiamando la volontà di Logan. Roman tira in ballo il fatto che Shiv porterà avanti il lignaggio dei Roy, secondo ciò che loro padre diceva sul conto di Iverson e Sophie, i figli di Kendall e Rava.
Stando alle parole che Roman riporta di Logan, il patriarca non considerava “veri” i figli di Kendall, alludendo al fatto che i due bambini non siano geneticamente figli di Kendall, ma che siano stati adottati o concepiti con il ricorso a un donatore anonimo. Mentre Kendall e Roman si picchiano, Shiv se ne va e lascia i suoi fratelli a darsele di santa ragione.
Kendall vuole ancora giocarsi un’ultima carta per salvare l’azienda, ma Roman lo ammonisce: “Siamo delle nullità”. Non ha più senso lottare, è tutto inutile. Impassibile, Kendall si sistema e si prepara ad affrontare nuovamente il consiglio di amministrazione, ma Frank lo interrompe prima che lui possa chiedere di aggiornarsi. Shiv ha votato a favore dell’acquisizione: Waystar-RoyCo andrà a GoJo.
Kendall esce dalla sala riunioni ed entra in ascensore. Nel frattempo Tom – il nuovo CEO di Waystar – avanza trionfale per i corridoi dell’azienda. Hugo e Stewy iniziano già a strisciargli attorno, mentre Frank e Karl lo guardano con disgusto. Greg chiede a Tom quali saranno le sue prime mosse: tenere Gerri, fare fuori Karl e Frank. Quanto a lui, Tom gli dice che Matsson lo odia ma intende tenerlo e gli pone uno degli sticker di Connor sulla fronte. Tom chiede anche di Karolina, presumibilmente per sbarazzarsene.
GoJo acquisisce Waystar-Royco
Roman – in qualità di Co-CEO – non vuole firmare l’atto di vendita al cospetto di Matsson, ma alla fine viene costretto dalle pressioni di Frank e Karl. La scena viene osservata da Shiv, la quale ha uno sguardo disgustato mentre Tom scatta le sue foto da nuovo CEO in carica e Matsson chiama Greg “Giuda”.
Roman siede al bancone di un bar, affogando il suo dispiacere in un Martini e accennando un sorriso amaro. Tom sale nell’auto blu in cui ad attenderlo c’è Shiv. “Congratulazioni” gli dice la moglie. Tom tende la mano e Shiv gli appoggia sopra la sua. Shiv non è per niente convinta di ristabilire quell’unione, specialmente alla luce degli ultimi eventi. Eppure non ha altra scelta, o almeno così crede. Tom ha vinto perché Matsson aveva bisogno di un lacché smidollato che obbidisse e basta. Ma una vittoria è una vittoria.
Uno sconvolto Kendall vaga per le strade, con la sua guardia del corpo Colin che lo segue a debita distanza. Kendall osserva le acque dell’Hudson agitate quanto i suoi pensieri, per poi sedersi ad una panchina. È andata così. Kendall ha perso tutto – sua moglie, la sua famiglia, i suoi figli, e adesso anche i suoi fratelli – nella sua conquista del potere. E adesso, anche l’azienda che ha dato un senso alla sua esistenza.
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