Come finisce Teenage Bounty Hunters
Come finisce Teenage Bounty Hunters? Il decimo e ultimo episodio della prima stagione è intitolato “Prendo solo uno snack e un po’ di Sour Patch” e porta a termine l’avventura di Sterling (Maddie Phillips) e Blair (Anjelica Bette Fellini), studentesse provette e cacciatrici di taglie nel tempo libero.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di Teenage Bounty Hunters e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Teenage Bounty Hunters, qui troverete tutta la trama completa.
La verità su Debbie
Di ritorno da Nandina, nello stato della Georgia, Sterling e Blair mettono loro madre alle strette costringendola ad ammettere di aver mentito sulla sua città di origine.
Sorprendentemente, Debbie (Virginia Williams) ammette tutto: con il sostegno del marito, la donna confessa alle figlie di essere stata parte della Chiesa del Tabernacolo di Cristo Redentore.
Avendo agito sotto l’influenza di personaggi fortemente persuasivi, Debbie fu convinta a provocare atti violenti in nome di Dio: nello specifico, da giovane diede fuoco ad un ospedale per aborti. Fortunatamente nessuno si fece male, ma questo bastò alle autorità per emanare un mandato di cattura a suo carico per incendio doloso.
Il padre di Sterling e Blair conferma alle figlie che la loro famiglia non è in pericolo e che attualmente i loro avvocati si stanno occupando della vicenda per riabilitare la fedina penale di Debbie. Poco convinte seppur rassicurate, le ragazze si recano alla festa “Tutti dentro” organizzata dalla loro scuola privata, la Willingham Academy.
Bowser (Kadeem Hardison) nel frattempo ha appreso la verità sulla madre delle sue aiutanti: dopo avere convocato Sterling e Blair allo Yogurtopia, il cacciatore di taglie le accusa di avergli mentito e di essersi avvicinate a lui soltanto per coprire loro madre.
Le ragazze negano, dichiarandosi all’oscuro dei fatti fino al loro viaggio a Nandina, ma Bowser non vuol sentire ragioni e le licenza. sia dal negozio di gelato allo yogurt che in qualità di sue aiutanti nella caccia ai criminali. Tuttavia, per tenere fede alla propria etica personale, Bowser non consegnerà alla legge Debbie: così facendo rinuncerà alla taglia di 90 mila dollari sulla testa di lei, ma non intende più avere a che fare con la famiglia Wesley.
Dopo aver chiuso il negozio, Bowser si reca da Yolanda (Shirley Rumierk) per comunicarle che intende tornare in Florida, dove lavorerà ad alcuni vecchi casi grazie all’aiuto di alcuni amici, e lasciare Atlanta per sempre. Tra la speranza di una riconciliazione con Yolanda andata in fumo perché lei è impegnata e i guai con Blair e Sterling, Bowser si sente intrappolato e ha bisogno di una svolta. Ad interrompere il suo discorso di commiato è la notizia che Sterling è stata rapita.
Blair si dichiara a Miles
Blair confessa a sua sorella di essersi resa conto amare Miles (Myles Evans), nello stesso modo in cui Luke amava Sterling. Prendendo il coraggio a quattro mani e su esortazione di Sterling, Blair raggiunge casa di Miles e interrompe la sua cena di famiglia per dichiarargli il suo amore davanti alla madre, al padre e al fratelli di lui.
“Io ti amo Miles, e ho la sensazione che tu ami me” sono le parole della ragazza. I genitori di Miles, tuttavia, sembrano ignorare chi sia Blair: questo la ferisce, ed intuendo di non essere stata abbastanza importante per Miles decide di togliere il disturbo.
Il giovane la insegue e le spiega che la loro relazione non è destinata a decollare: la madre è in piena campagna elettorale, e la famiglia di Blair, i Wesley, sono dei bianchi Repubblicani. “Devo tenere conto della famiglia” dice Miles a Blair, ribadendo la sua decisione di restare leale alla famiglia. Blair gli risponde che era pronta a cambiare per lui, ma Miles la ferma: “Tu pensi di volere me, ma non puoi esserne davvero sicura: non finché non saprai chi sei”.
Affranta e furiosa con Miles, al quale ribadisce che lui non sarà al suo fianco quando lei cambierà il mondo, Blair torna a casa dove sarà il padre Anderson (Mackenzie Astin) a consolarla affettuosamente.
Sterling e April si lasciano
Alla festa “Tutti dentro”, Sterling è determinata a parlare con April (Devon Hales) per chiarire la natura della loro relazione. Il cuore della giovane si spezzerà quando troverà la sua amata intenta a provarci con Luke (Spencer House), il suo ex-fidanzato, e al contempo finge di non voler aver niente a che fare con lei.
Dopo averla raggiunta nel cortile della scuola, April si avvicina a Sterling e cerca di scusarsi per come si è comportata. Da quando il padre di lei è stato assolto dalle accuse ed ha fatto rientro a casa, April si è resa conto di non poter vivere apertamente la propria identità di donna queer abitando sotto allo stesso tetto di un uomo retrogrado e omofobo.
Sterling apprende inoltre che John Stevens (Pierce Lackey) ha chiesto alla figlia di lei e di Blair. April è convinta che lui abbia intuito della sua relazione con Sterling, ma quest’ultima sa bene che John si voleva informare sul suo conto e su quello della sorella visto che lui è stato la loro unica cattura in solitaria da cacciatrici di taglie.
“Magari più in là, no?” suggerisce timidamente April nel far capire a Sterling che per lei, il loro momento non è adesso. “Può darsi, in realtà non lo so” risponde Sterling. Luke intravede la sua ex fidanzata in lacrime e procede a raggiungerla per consolarla. Dopo averle chiesto il suo beneplacito per chiedere ad April di uscire, Luke scopre che Sterling potrebbe avere ancora un debole per lui. “Non sai quanto mi manchi Luke. Quando ero con te ero così serena” dice Sterling tra i singhiozzi.
Il loro momento è interrotto dalla madre di Sterling, che l’ha raggiunta nel parcheggio della scuola per portarla verso una nuova avventura.
Chi è Dana
Debbie si presenta a scuola e recupera Sterling, che nel frattempo aveva chiesto a Blair di andarla a prendere. Quando Debbie scopre che Sterling dice di essere in macchina con lei, un brivido le percorre la schiena: il suo peggiore incubo è diventato realtà.
La Debbie al volante dell’auto della famiglia Wesley è apparentemente più dimessa e spiritata della madre di Blair e Sterling che conosciamo. Presto quest’ultima si renderà conto di essere stata rapita da una donna che è identica a sua madre, ma che non è lei.
Grazie ad un tranello, la falsa Debbie equivoca il nome del cane di famiglia e viene smascherata. Sterling ha finalmente la conferma di essere in balia di una sconosciuta, ovvero Dana, la sorella di sua madre: “Sono la tua zia preferita!”. Prima che possa chiedere aiuto, Dana scaraventa il cellulare di Sterling fuori dall’abitacolo.
È Dana che abbiamo visto ricevere da Anderson l’auto dei Wesley e un borsone contenente, molto probabilmente, dei contanti. Sempre per sbarazzarsi di Dana, Anderson e Debbie si erano informati per la proprietà in Messico. Era quindi Dana che, prima di partire per il Messico e seguire alla lettera il piano escogitato con il fidanzato Levi, si era soffermata a guardare le Storie Instagram di Sterling, decidendo impulsivamente di rapirla.
Al contempo, Debbie ammette a sua figlia Blair di avere una gemella, mentre suo marito rivela che è stata quest’ultima a dar fuoco alla clinica per aborti. “Noi l’abbiamo aiutata durante il corso degli anni, ma di recente ci ha minacciati perché vuole di più e noi non possiamo darglielo”. Anderson e Debbie volevano che Dana lasciasse il Paese, perché è pericolosa.
La polizia viene coinvolta nelle ricerche, ma i Wesley si rendono presto conto che è più utile il supporto di Bowser e Blair, i quali nel frattempo hanno portato avanti la loro indagine parallelamente.
Usando la carta di credito al distributore automatico di un’area di sosta, Sterling lascia a Blair una serie di indizi disseminando le caramelle Sour Patch, di cui quest’ultima è ghiotta. Una volta ricevute le notifiche bancarie, Blair e Bowser si mettono sulle tracce di Sterling, trovando sulla porta del bagno il messaggio d’aiuto che quest’ultima ha lasciato per loro.
Sterling e Blair non sono gemelle
Grazie all’aiuto di Terrance Coin (Method Man), Bowser risale all’indirizzo di Levi, il quale intende usare Sterling per ricattare la famiglia della fidanzata ed ottenere altri soldi come riscatto. Dana sembra tentata all’idea di scappare con Sterling e lasciare il viscido Levi, ma alla fine non si lascia persuadere.
Bowser e Blair arrivano nel villaggio di roulotte dove si trovano Levi, Dana e Sterling; ben presto li raggiungeranno anche Anderson e Debbie. Nell’acceso confronto, le sorelle Debbie e Dana comunicano telepaticamente proprio come nel corso della prima stagione abbiamo visto fare a Blair e Sterling.
Le sirene della polizia annunciano che la fuga di Dana è sfumata: presto le autorità la arresteranno e il suo desiderio di fuga in Messico con Sterling rimarrà soltanto un brutto ricordo per i Wesley. Prima di essere portata via dalle forze dell’ordine, Dana decide di togliersi un ultimo sassolino dalla proverbiale scarpa, consapevole che le sue parole costituiranno la fine della famiglia Wesley per come l’abbiamo conosciuta.
“Sterling, tu sei mia figlia” dice Dana a Sterling: lo sguardo disperato e, in parte, colpevole di Debbie sembra confermare l’atroce verità. Cresciuta insieme a Blair per tutti questi anni, Sterling non è la sua gemella bensì sua cugina.
Debbie e Anderson hanno deciso di crescere la nipote come se fosse loro figlia per proteggerla dal futuro incerto che avrebbe potuto assicurarle Dana, ma quest’ultima dopo sedici anni ha deciso di rivendicarne la patria potestà con un improbabile tentativo di fuga verso il Messico.
Un’eventuale seconda stagione di Teenage Bounty Hunters avrà molte cose da spiegare, ma una cosa è certa: le cose per Blair e Sterling non saranno mai più come prima.
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