Come finisce The Boys
Come finisce The Boys 2 in streaming su Amazon Prime Video?
L’ottavo e ultimo episodio della seconda stagione è intitolato “What I Know” e vede i protagonisti titolari ovvero Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon), Kimiko (Karen Fukuhara) e Butcher (Karl Urban) alla resa dei conti con la Vought American nell’udienza a loro carico riguardante l’abuso di Composto V.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della seconda stagione di The Boys e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della seconda stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce The Boys, qui troverete tutta la trama completa.
Chi fa esplodere le teste in The Boys 2?
Gli Stati Uniti sono nel caos dopo l’attacco terroristico a Washington D.C. avvenuto durante l’udienza al Congresso alla quale Jonah Vogelbaum (John Doman), ex medico a capo degli esperimenti della Vought, si apprestava a testimoniare contro la multinazionale nell’indagine a loro carico sul Compound V.
L’orrore della pletora di teste esplose, il cui esecutore resta ancora ignoto, ha gettato il Paese nel terrore e agevolato l’ingresso dei Supereroi della Vought nell’ambito della difesa nazionale.
I Super sono schierati in prima linea con le forze dell’ordine, apparentemente per tutelare la sicurezza nazionale, in quella che la Vought definisce una guerra contro i Supervillain. “Sopravvivere è ciò che conta”, dice Homelander (Antony Starr) in un video diffuso alle scuole per istruire i ragazzi a fronteggiare la minaccia dei Super-terroristi.
Quest’improvvisa corsa ai Super da parte del governo americano risulta ben più sinistra se si tiene conto delle mire di Stormfront (Aya Cash), che con la Vought e Homelander punta a stabilire una nuova super-razza suprematista il cui obiettivo è annientare chiunque ostacoli il loro piano di egemonia mondiale.
Le ideologie naziste di Liberty, nata a Berlino nel 1919 e sposa di Frederick Vought, il quale la trasformò nella prima Super del mondo, trovano terreno fertile negli Stati Uniti di oggi, in preda al panico xenofobo e alla deriva populista.
Il Segretario alla Difesa Robert Singer (Jim Beaver, Bobby di Supernatural) non intende ascoltare le preghiere di Maggie “Il Colonnello” Mallory (Laila Robins) e di Victoria Neuman (Claudia Doumit). Il Presidente degli Stati Uniti ha deciso di adottare il Compound V e legittimarne l’uso per le forze dell’ordine, col Pentagono e l’agenzia per l’immigrazione già pronte a ordinarne grosse commissioni.
Victoria e Maggie vogliono persuadere Singer a mettere la Vought, che considerano responsabile dell’attacco al Congresso, sotto accusa per avere inscenato il colpo terroristico. Singer non vuole saperne e intende sostenere la linea governativa: l’unica testimonianza che potrebbe ribaltare la situazione sarebbe quella di Homelander stesso.
Alla ricerca di Ryan
Becca (Shantel VanSanten) scappa dalla base dove era state tenuta prigioniera per cercare di ritrovare il figlio Ryan (Cameron Crovetti), il quale alla fine dello scorso episodio è stato portato via da Stormfront (Aya Cash) e Homelander. I due hanno rivelato la verità al bambino, il quale è convinto che la madre gli ha mentito per tutta la sua vita e costretto a vivere in un ambiente fasullo. Becca riesce a raggiungere il negozio di pegni a East Flatbush nel cui sotterraneo vive Butcher, e lo riabbraccia comunicandogli che suo figlio è stato rapito. Becca chiede scusa a Billy ma lui dice non serve troverò tuo figlio.
Butcher telefona a Stan Edgar (Giancarlo Esposito), il gran capo della Vought, per fargli una proposta che non potrà rifiutare.
Nel frattempo alla Vought Tower Ashley (Colby Minifie) sta intrattenendo il piccolo Ryan, che inizia a sentire la mancanza della madre. Per distrarlo, Homelander e Stormfront lo portano da Planet Vought, una sorta di Planet Hollywood dedicata ai Super. Qui il bambino si sentirà soffocato dalle persone che li accerchiano per scattarsi delle foto in compagnia di Stormfront e Homelander. In preda ad un attacco di panico, Ryan dirà: “Voglio la mia mamma”.
Quel bambino è l’unica possibilità di Edgar contro Homelander, ma Butcher può occuparsene e allontanare Ryan da suo padre. Edgar dal suo canto gli spiega come Stormfront giochi un ruolo fondamentale nell’aizzare le folle e persuaderle a volere il Compound V, alzando il valore delle azioni della Vought in borsa. “Non è essere spietati” conclude Edgar nel difendere la Super-razzista che vorrebbe vedere annientare chiunque non sia bianco, “ma di prezzi per azione”.
Nonostante Butcher sappia che Stormfront non può essere controllata, Stan Edgar pensa di avere ancora la situazione sotto controllo. Ad ogni modo Butcher stringe un patto con Edgar: lui troverà Ryan, si metterà in contatto con la Vought perché lo vengano a prendere e lo nascondano da Homelander. Becca, tuttavia, rimarrà insieme a Butcher: “Mia moglie resta con me”. Edgar dovrà dire a Becca che tenerla lontana da Ryan sarà l’unico modo per proteggere il bambino da Homelander.
Starlight e Hughie: corsa contro il tempo
Dopo che Hughie (Jack Quaid) è riuscito ad agevolare la fuga di Starlight (Erin Moriarty) e della madre Donna (Ann Cusack) dal piano 42D della Vought Tower, grazie anche al caos provocato dal suicidio di Lamplighter (Shawn Ashmore), fuga, croce. “Mi basta che tu ce l’abbia”.
Nel sotterraneo che funge da base pere le loro operazioni, Kimiko (Karen Fukuhara), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Billy Butcher (Karl Urban) si preparano a uccidere Stormfront, Homelander e A-Train (Jessie T. Usher). Visto che non hanno potuto condurli alla giustizia, Butcher e i suoi hanno deciso di prendere la situazione in mano e di farsi giustizia da soli.
Hughie non è d’accordo: Mallory vuole solo un altro testimone, ma Butcher non vuol sentir ragioni: l’unica soluzione è ammazzarli tutti. Per Hughie questo lì renderà alla stregua dei supervillain. Starlight si offre di testimoniare, ma essendo una ricercata per alto tradimento, le sue parole saranno facilmente screditabili. Chiedendo un giorno di tempo, Starlight e Hughie si recano da una persona la cui testimonianza potrebbe davvero cambiare le cose.
Alla Vought Tower, Black Noir (Nathan Mitchell) è in coma dopo l’aggressione di Queen Maeve, la quale lo ha costretto a ingerire una barretta di Almond Joy: alla frutta secca lui è estremamente allergico. Con lui fuori dai giochi e Lamplighter morto, Stormfront e Homelander si ritrovano a fronteggiare la crisi da soli. Homelander sospetta che sia stato Stan Edgar a far esplodere le teste a Washington D.C., mentre per Stormfront bisogna stringere i tempi e portare le dosi di Composto V a quelle che lei definisce “Le persone giuste”, cioè a chi è bianco. Temendo una rivolta, Homelander si chiede come si potrà evitare che le comunità marginalizzate si ribellino a questo ordine prestabilito: “Frederick aveva una soluzione anche a questo” dice Stormfront, riferendosi al marito nazista nonché fondatore della Vought.
Perché Hughie ha salvato Starlight, gli chiede la ragazza? Perché lui non la lascerebbe mai andare nonostante come lei lo avesse trattato in precedenza. I due nel frattempo raggiungono casa di Queen Maeve (Dominique McElligott), la quale continua a essere in preda alla sua spirale distruttiva dopo che Elena (Nicola Correia-Damude) l’ha lasciata per via del video dal Volo 37. Starlight vuole persuaderla a testimoniare, ma per Maeve si tratta di suicidio. “Non ho già fatto abbastanza per te?” chiede a Starlight e riferendosi a quando l’ha salvata da Black Noir. “Non importa cosa facciamo” continua Maeve, che dice: “Niente può cambiare o andare meglio, sono stanca”.
La vendetta di A-Train
Alastair Adana (Goran Višnjić) capo della Chiesa del Collettivo, riceve la visita di Stan Edgar. Il tema dell’incontro è il reinserimento di The Deep (Chace Crawford) e di A-Train (Jessie T. Usher), entrambi membri della Chiesa, per rinfondere fiducia nei Sette dopo l’attacco terroristico. Il bisogno di volti famigliari nei Sette è ciò che il pubblico cerca, ma se il reintegro di un ex membro dei Sette è segno di redenzione, riabilitarne due darebbe invece l’idea di debolezza. Nonostante Shockwave, il rimpiazzo di A-Train, sia esploso durante l’attacco a Washington, A-Train non può tornare nei Sette.
Il motivo è Stormfront, la quale ha dei problemi con lui:“Lei era una delle prime seguaci di tuo nonno quando la Chiesa era ancora una start-up” risponde Stan con eloquenza ad Alastair, lasciando intendere che lui sappia bene a cosa si stia riferendo – cioè al fatto che è una schifosa nazista. L’affare di The Deep, intermediato dalla Chiesa che si prenderà una lauta percentuale, è cosa fatta ma per A-Train niente da fare: quest’ultimo ha sentito tutta la conversazione e intende agire.
Mentre in auto Hughie racconta a Starlight della sua passione per Billy Joel, le cui canzoni gli riportano alla mente la madre. Quando lui aveva sei anni, lei se ne è andata di casa e da allora non lo ha più ricontattato. Per questa ragione Hughie non vuole mai lasciare andare, costi quel che costi: per distinguersi da lei. A-Train appare nell’abitacolo dell’auto: li ha cercati per tutta la città. “Adesso siamo pari” dice a Starlight e Hughie, il quale gli aveva salvato la vita alla fine della scorsa stagione, consegnando loro un dossier che arriva dagli archivi della Chiesa del Collettivo. Tutto questo A-Train lo ha messo in moto per eliminare Stormfront e rientrare nei Sette.
Inizia la battaglia
Nel suo nascondiglio in mezzo ai boschi a Rochester, Homelander cerca di confortare Ryan dopo che il piccolo ha avuto un attacco di panico, sopraffatto dalle folle adoranti che si erano assiepate attorno a lui e a Stormfront. Quest’ultima non sembrava per niente contenta di come Homelander abbia messo il figlio e i suoi bisogni emotivi al primo posto, lasciandola da sola.
Nello chalet, Homelander racconta al figlio della prima volta che fu travolto dai suoi fan: l’esperienza lo portò a piangere. Sentire il padre raccontargli un momento di vulnerabilità fa breccia in Ryan, che per la prima volta guarda il padre con occhi diversi. “Senti, lo so che vuoi che io sia come te, ma non lo sono” dice Ryan al padre, che gli promette di insegnarli passo dopo passo a usare i propri poteri, a differenza di come fu cresciuto lui cioè da dottori e scienziati che lo tenevano a debita distanza. “Ti voglio bene” dice Homelander e Ryan, che trova finalmente in lui il conforto che cercava da quando è stato portato via dalla madre.
Butcher si prepara a piombare nella baita di Rochester dove Homelander tiene Ryan. Kimiko, Frenchie, Mother’s Milk e Hughie decidono di accompagnarlo nella missione. Dopo che Hughie gli ha consegnato il dossier su Liberty/Stormfront, il giovane lo spedisce anonimamente a tutti i notiziari del Paese nella speranza che esploda un caso nazionale in grado di minare la popolarità della Super-nazista. Becca insiste per andare in missione con i Boys, ma Butcher non è dello stesso avviso: Becca si fa promettere che cercherà di salvare suo figlio a tutti i costi e che lo riporti da lei, cosicché non cresca come Homelander. Butcher glielo giura sull’anima di Lenny, il fratello scomparso. Ciò che Becca non sa è che Billy ha già ordito un piano per liberarsi di Ryan e tenerlo il più lontano possibile da lui e dalla madre.
Mentre si preparano a scendere in battaglia, Kimiko confida a Frenchie, il quale nel frattempo ha imparato il linguaggio segreto usato da lei col fratello Kenji (Abraham Lim), di temere di bloccarsi di fronte a Stormfront, colei le ha portato via l’ultimo membro della famiglia che le era rimasto. Frenchie la conforta: “Quando arriverà il momento, saprai cosa fare” le promette.
Nel rifugio di Homelander
Nel suo nascondiglio in mezzo ai boschi a Rochester, Homelander cerca di confortare Ryan dopo che il piccolo ha avuto un attacco di panico, sopraffatto dalle folle adoranti che si erano assiepate attorno a lui e a Stormfront. Quest’ultima non sembrava per niente contenta di come Homelander abbia messo il figlio e i suoi bisogni emotivi al primo posto, lasciandola da sola. Nello chalet, Homelander racconta al figlio della prima volta che fu travolto dai suoi fan: l’esperienza lo portò a piangere. Sentire il padre raccontargli un momento di vulnerabilità fa breccia in Ryan, che per la prima volta guarda il padre con occhi diversi.
“Senti, lo so che vuoi che io sia come te, ma non lo sono” dice Ryan al padre, che gli promette di insegnarli passo dopo passo a usare i propri poteri, a differenza di come fu cresciuto lui cioè da dottori e scienziati che lo tenevano a debita distanza. “Ti voglio bene” dice Homelander e Ryan, che trova finalmente in lui il conforto che cercava da quando è stato portato via dalla madre.
Homelander cerca di innescare nel figlio i poteri, ma Ryan non ci riesce: non provando alcun tipo di odio, il bambino non può fare ricorso alla rabbia per invocarli. Entra in gioco Stomfront, che inizia a rimbambirlo con scemenze sull’inesistente “Genocidio bianco” e sul fatto che la cosiddetta ‘razza bianca’ sia in pericolo: “Le persone come te proteggeranno la nostra specie” dice la nazista Stormfront ad un perplesso Ryan.
Stormfront smascherata
Il momento delle idiozie sul Terzo Reich viene bruscamente interrotto, perché Stormfront ha problemi ben più grandi a cui dedicarsi. Sono trapelate le foto di Stormfront, la cui vera età ultracentenaria risulta evidente, con Hilter e altri gerarchi nazisti come Goebbles e Göring. Lei è la moglie di Fredrick Vought, fondatore della Vought International. Oltre a scatenare proteste in tutto il mondo, la notizia rimette in dubbio nell’opinione pubblica il rilascio del Composto V, che potrebbe dare adito all’abuso di potere da parte di estremisti come Liberty. Allontanata da Rochester la minaccia di Stormfront, i Boys si preparano a sferrare l’attacco alla baita dove Ryan è tenuto prigioniero. Un segnale sonoro innescato a loro allarmerà Homelander, che si precipiterà a cercarne la fonte. In quell’attimo di distrazione, Becca e Butcher piombano in casa e portano via Ryan, confuso dalla presenza di Billy.
Mother’s Milk è incaricato da Butcher di portare Ryan e Becca da Grace Mallory, che li porterà al sicuro. Quell non era il piano, ma Billy non è riuscito ad onorare l’accordo con Edgar e a separare Becca da Ryan. Butcher vuota il sacco con la moglie, rivelandole il patto che aveva stretto col capo della Vought. “Stavo per tradirti, e potrei farlo di nuovo” le dice, spiegandole che non ha intenzione di fuggire con lei e il bambino. Becca è distrutta, non può accettare di rinunciare di nuovo a Billy il quale non vuole contaminare Ryan con la sua indole autodistruttiva.
Nel frattempo, i corpi speciali della Vought sono arrivati alla baita, non trovando però Ryan ad attenderli: Homelander li sorprende in casa sua e sfoga la sua furia su di loro, accecato dalla furia per la scomparsa del figlio.
Becca compie il sacrificio più grande
Mentre l’auto di Mother’s Milk con a bordo Becca e Ryan si allontana, Stormfront appare dal nulla e la scaraventa lontano con i suoi fulmini; Billy corre sul luogo dell’incidente per estrarvi Becca e Ryan: Mother’s Milk permette ai tre di scappare, trattenendo Stormfront. “Alla gente piace ciò che ho da dire. Ci credono. Ma non gli piace la parola ‘nazista’, tutto qui” dice Stormfront a Starlight, preparandosi ad aggredirla.
Kimiko e Starlight aggrediscono Stormfront, che riesce senza troppa fatica a sbaragliare loro due e Frenchie, Hughie e Mother’s Milk, facendo esplodere tutto l’arsenale di armi col quale i ragazzi intendevano neutralizzarla. Dopo aver spezzato il collo a Kimiko, Stormfront sarà colpita alle spalle da Queen Maeve: “Ehi, Crucca” la saluta la sua ex collega. Insieme, Maeve, Kimiko e Starlight si accaniscono contro Stormfront, che riesce a fuggire lontana librandosi in aria grazie ai suoi fulmini.
La Super-nazista piomba di fronte a Butcher, Becca e Ryan intenti a fuggire nei boschi. Stormfront vuole riprendersi Ryan, che vede come il figlio che potrebbe avere e crescere con Homelander in vista della Super-razza mondiale. Dopo aver neutralizzato Butcher, Stormfront inchioda Becca ad un albero e si appresta a soffocarla, uccidendola davanti agli occhi di Ryan in lacrime.
Scosso dalla rabbia nei confronti della donna che sta uccidendo sua madre, Ryan è sopraffatto dal suo potere e colpisce con lo sguardo laser Stormfront, ma anche la madre. La Super nota come Liberty è rovinata a terra, gravemente ustionata e priva di arti.
Nell’usare i poteri che non è in grado di controllare, il piccolo Ryan ha colpito fatalmente anche Becca, che giace a terra, consapevole che l’emorragia dal collo la condurrà alla morte di lì a breve. “Non è colpa sua” dice a Billy esalando gli ultimi respiri, “Fa’ in modo che lo sappia. Lui è buono: promettimi che lo proteggerai” sono le ultime parole di Becca prima di morire tra le braccia del marito.
Sulla scena sopraggiunge anche Homelander, che si inginocchia al fianco di quel che rimane del corpo di Stormfront. Quest’ultima farnetica in tedesco e invoca la figlia Chloe, il corpo carbonizzato e privo di arti a seguito della furia di Ryan. “Sei stato tu?” chiede Homelander al figlio. “Non volevo” risponde Ryan. Il bambino decide di non avvicinarsi al padre, ma di restare al fianco di Billy. Homelander non può accettare che Ryan, che ricorda a Billy essere il responsabile della morte di Becca, non rimanga con lui: per questo si prepara a uccidere entrambi.
Come finisce The Boys 2: l’inizio di una nuova era
“Tu li lascerai andare” gli dice Queen Maeve, che appare alle sue spalle e lo ricatta con il video girato dal passeggero del Volo 37. Se Homelander non libererà Billy e Ryan, e allo stesso tempo smetterà di perseguitare lei ed Elena e di dare la caccia a Starlight, l’intero mondo vedrà la prova che Homelander e Maeve hanno lasciato morire tutti i passeggeri, persino la bambina la cui madre li implorava di portare con loro. Se Maeve renderà pubblico quel video, Homelander promette di distruggere tutto e tutti. “L’importante è che nessuno ti ami più” lo incalza Queen Maeve, che ormai non ha più nulla da perdere. Gelato da questa prospettiva, Homelander si vede costretto a lasciare andare Butcher, che come ha promesso a Becca prende in braccio Ryan e lo porta con sé, proteggendolo a tutti i costi.
Stan Edgar attribuisce a Stormfront la responsabilità dell’attacco a Washington D.C.: quale miglior capro espiatorio di una nazista che è stata neutralizzata e confinata allo stato vegetativo? Per questa ragione, Edgar annuncia che la Vought ha sospeso per un periodio di tempo indefinito il rilascio del Composto V, mentre alle sue spalle Homelander, Queen Maeve e Starlight presentano un fronte unito di quel che rimane dei Seven. Homelander, dal suo canto, coglie l’opportunità per riabilitare l’immagine pubblica di Starlight, ingiustamente accusata di essere una traditrice, e per ringraziare Queen Maeve per aver annientato Stormfront. “Noi siamo i vostri eroi”, conclude Homelander: “Siamo qui per servire e proteggere voi”.
Come finisce The Boys 2: A-Train torna nei Sette, Deep resta in panchina
Alastair Adana, il capo della Chiesa del Collettivo, convoca Deep e A-Train per parlare del furto dei dati personali riservati di Stormfront, i quali sono stati trafugati dagli archivi della Chiesa. A-Train finge di non saperne nulla, nonostante sia stato lui ad appropriarsene per consegnarli a Hughie e Starlight con l’intento di cacciare Stormfront dai Seven e spianare la strada al suo reintegro. Nonostante A-Train si aspetti di essere punito per questo affronto, Adana premia il suo spirito di intraprendenza e gli comunica di essere rientrato tra le schiere dei Seven.
Non è lo stesso per Deep: due ex membri dei Sette denoterebbero una certa debolezza da parte di Vought, e questo non può succedere. Alastair gli promette di ascendere ad ulteriori livelli della Chiesa e di continuare il suo percorso alla scoperta delle spore spaziali, a quanto pare il fulcro del loro credo, ma Deep è stufo. Dopo aver intestato tutti i suoi averi alla Chiesa, avere sposato una donna impostagli da loro, Deep si rifiuta di credere che non potrà rientrare nei Sette come gli era stato promesso.
“Fanculo la Fresca” dice Deep andandosene allibito per essere stato appena bollato ‘Persona tossica’ proprio come era successo nell’episodio precedente a Eagle The Archer (Langston Kerman), il Super che aveva reclutato Deep nelle schiere della Chiesa del Collettivo. Il rifiuto di The Deep tira in ballo la bibita gassata amatissima dai membri della Chiesa, un chiaro riferimento alla Kool-Aid e all’omicidio-suicidio di massa avvenuto a Jonestown, in Guyana che coinvolse oltre 900 membri della setta di Jim Jones.
Come finisce The Boys 2: lieto fine per Starlight e Hughie
Starlight sembra aver ritrovato la fede, come attesta la collana che ha ricominciato a indossare. Vedere Butcher scegliere di fare la cosa giusta le ha rinfuso una nuova speranza. Per questa ragione Starlight intende tornare tra le fila dei Sette per combattere il sistema dal suo interno: “Qualcuno mi ha insegnato che bisogna resistere” dice a Hughie prima di baciarlo. “Penso che sia ora di cavarmela da solo, per una volta” le spiega Hughie. Questo non significa che rinuncerà a Starlight, adesso che finalmente possono stare insieme: Hughie si riferisce a Butcher, con il quale ha sempre avuto un rapporto ambivalente.
“Ho paura” dice Ryan a Billy, il quale gli consegna la collana di San Cristoforo che apparteneva a sua madre Becca. Adesso che è Ryan a indossarla, la collana di Becca proteggerà il bambino. Butcher si accomiata dal bambino che ha consegnato alla protezione di Grace Mallory. “Ricorda cosa ti ho detto” dice Billy, al quale il bambino risponde: “Non fare il coglione”. Il Colonnello si occuperà di tenere al sicuro Ryan, il quale sarà senz’altro nelle mire della Vought. La speranza di entrambi è che il piccolo non diventi come Homelander, specialmente adesso che è venuta meno la presenza di Becca.
Mallory porta anche delle buone notizie: tutte le accuse contro Butcher, i ragazzi e Kimiko sono state ritirate, anche quelle riguardanti i crimini che hanno davvero commesso. “Sei libero” annuncia il Colonnello a Billy, che apprende che la Casa Bianca inaugurerà un ufficio dedicato esclusivamente agli Affari Super. A capo di questo nuovo dipartimento c’è Victoria Neuman, che sta procurando a Mallory dei fondi occulti per assemblare un team speciale incaricato di tenere d’occhio di Supereroi: il lavoro è di Billy qualora lo volesse, ma Butcher le volta le spalle senza dire una parola e se ne va.
Finalmente libero, Mother’s Milk torna dalla figlia Janine (Liyou Abere) per riabbracciarla dopo tanto tempo, mentre Frenchie porta Kimiko a ballare come le aveva promesso: i due lasciano finalmente il sotterraneo dove sono rimasti intrappolati per mesi mentre erano in fuga dalla giustizia. Homelander si masturba dall’alto di un grattacielo, guardando in lontananza la città di New York, rea di averlo tradito e di averlo fatto sentire, ancora una volta, immeritevole di amore.
Come finisce The Boys 2: spiegazione di Victoria Neuman e l’ultima scena
Alastair Adana, il capo della Chiesa del Collettivo, è al telefono con la deputata Victoria Neuman, alla quale vanno le sue congratulazioni per essere a capo del nuovo Ufficio per gli Affari dei Super. Neuman lo ringrazia per avere fornito le informazioni necessarie a neutralizzare Stormfront, e Adana promette tanti altri dossier scottanti sui Supereroi. Insieme, i due possono mettere alla gogna molti altri Super: questo sempre che Victoria si renda disponibile ad agevolare il processo di esenzione fiscale della Chiesa. “Un piccolo prezzo da pagare” acconsente Victoria, riagganciando.
Mentre si appresta a gustare una lattina di fresca, la testa di Alastair Adana esplode. A fissare la finestra dell’ufficio di Alastair è Victoria Neuman, i cui occhi sono coperti da una patina bianca: è Victoria Neuman, membro del Congresso e pasionaria che ha condotto la crociata anti-Vought contro la diffusione del Composto V, la responsabile delle teste esplose a cominciare da quella di Susan Raynor (Jennifer Esposito), l’ex vicedirettrice della CIA morta a inizio stagione.
Non soltanto fu Victoria Neuman a far saltare le teste durante l’udienza al Congresso sul Composto V, ma è lei stessa una Super.
Al suo rientro nell’ufficio dove coordina il proprio comitato elettorale, Victoria Neuman si presenta ad un appuntamento: quello con Hughie, che vuole lavorare per lei nel suo nuovo Ufficio per gli Affari dei Super.
A detta di Hughie, non è mai riuscito davvero ad andare d’accordo con gli altri membri della sua squadra e questo è anche il motivo per cui loro non sanno che lui si trovi nell’ufficio di Neuman. Hugh vuole continuare la lotta alla Vought, ma “Senza essere coperto di così tante interiora” dice a Victoria, che lo guarda divertita ma anche allarmata: se solo Hughie sapesse! “Quando puoi iniziare?” chiede a Hughie prima di chiudere la porta del suo ufficio.
Lascia un commento