Come Finisce The Mandalorian
Come finisce The Mandalorian? La saga western ambientata nell’universo di Star Wars conclude la sua prima stagione venerdì 1 maggio con l’ottavo e ultimo episodio.
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Dal suo esordio avvenuto martedì 24 marzo in concomitanza del lancio di Disney+ nel nostro Paese, la serie televisiva di Star Wars ha tenuto compagnia al pubblico italiano con un episodio inedito ogni venerdì.
In attesa di scoprire cosa ha in serbo per i fan di Star Wars il creatore Jon Favreau con la seconda stagione al debutto in ottobre, ecco il resoconto di tutto quello che succede nell’epilogo di The Mandalorian.
The Mandalorian Episodio 7: La resa dei conti
Nella prima parte dell’episodio, il Mandaloriano (Pedro Pascal) riceve un messaggio da Greef Garga (Carl Weathers).
Su Nevarro, il Cliente (Werner Herzog) ha stretto ancor di più la sua morsa e la presenza imperiale del pianeta a seguito della fuga di Mando con il Bambino. Greef gli propone un patto: se il Mandaloriano farà ritorno sul pianeta fingendo di voler consegnare il Bambino al Cliente, Greef si alleerà con lui per fare fuori gli Imperiali di Nevarro.
Soltanto in quel mondo Mando e il Bambino potranno smettere di essere braccati dagli Imperiali e dai cacciatori di taglie. Greef promette anche a Mando di ripulire il suo nome con la gilda dei cacciatori di taglie, riabilitando il suo onore.
Il Mandaloriano acconsente, e a bordo della Razor Crest si reca prima su Sorgan per chiedere il supporto di Cara Dune (Gina Carano), e successivamente su Arvala-7 per coinvolgere Kuiil (Nick Nolte). Sia l’ex shock trooper che l’Ugnaught accettano di offrire il proprio aiuto a Mando.
Kuiil pretende che con loro vada anche IG-11 (Taika Waititi), il droide cacciatore di taglie che Mando uccise quando avevano trovato il Bambino su Arvala-7. Kuiil l’ha recuperato e riprogrammato: adesso ci si può fidare di lui, ma Mando non ne è così convinto.
Atterrati su Nevarro, Greef accoglie Mando, Cara e Kuiil con tre cacciatori di taglie che costituiscono il suo entourage di sicurezza. Il gruppo si incammina verso Nevarro per inscenare la finta consegna del Bambino e poi sferrare la loro offensiva contro gli Imperiali. Durante la notte, una creatura alata li attacca, uccidendo due bluurg. uno dei cacciatori di Greef, e ferendo quest’ultimo mortalmente. Soltanto l’intervento del Bambino, che ricorrerà ai poteri della Forza per guarirlo, salverà la vita a Greef.
Quest’ultimo rivelerà a Cara, Kuiil e Mando che il piano era soltanto un’esca per portare il Mandaloriano su Nevarro, ucciderlo e riprendersi il Bambino. Dopo aver assistito alla guarigione, Greef ha deciso di non portare a termine la trappola e sceglie di sbarazzarsi degli ultimi due cacciatori di taglie che lo accompagnavano.
Kuiil riceve istruzioni di tornare sulla Razor Crest con il Bambino, mentre Cara e Greef arriveranno in città con Mando ammanettato inscenandone la cattura, e la culla del piccolo vuota. Una volta al cospetto del Cliente, i tre annienteranno gli Imperiali. Quando arrivano nel suo quartier generale, il rischio di essere scoperti è interrotto da un ologramma diretto al Cliente: è il Moff Gideon (Giancarlo Esposito), che ha scoperto dell’inganno di Mando e dei suoi alleati e dà ordine di trucidare il Cliente.
Un assalto a fuoco colpisce l’edificio che viene accerchiato da assaltatori: Cara, Greef e Mando sono in trappola, non hanno scampo. Gideon vuole entrare in possesso del Bambino a tutti i costi poiché soltanto lui sa di che cosa è veramente capace.
Kuiil nel frattempo galoppa a perdifiato verso la Razor Crest, ma due scout trooper intercettano la sua comunicazione con Mando e lo aggrediscono prima che lui riesca a salire a bordo. Il Bambino è nelle mani degli Imperiali: ai loro piedi, Kuiil giace morto.
The Mandalorian Episodio 8: Redenzione
L’ottavo episodio riparte esattamente da dove si è concluso il precedente: Mando, Cara e Greef sono assediati dalle truppe del Moff Gideon, convinto di avere finalmente tra le mani il Bambino entro pochi minuti.
Dopo essere stato salvato dalle grinfie dei due violenti scout trooper da IG-11, che nel frattempo ha attivato il protocollo di protezione nei suoi confronti, il Bambino arriva in città. In sella alla speeder bike imperiale, IG-11 giunge in soccorso dei suoi alleati sbaragliando le truppe di assaltatori.
Moff Gideon ha dato a Mando, Greef e Cara un ultimatum: se entro il calare del sole non avrà ricevuto la loro cooperazione, il gerarca imperiale darà ordine di aprire il fuoco sull’edificio dove si sono ritirati. Mando si rende conto che Gideon è una sua vecchia conoscenza.
Quando era un trovatello, messo in salvo dai Mandaloriani durante la battaglia delle Guerre dei Cloni che ha visto morire i suoi genitori sotto i colpi dei Super Battle Droid, Din Djarin fu accolto e istruito nelle loro vie. Essere Mandaloriani non costituisce l’appartenenza ad una specie, bensì ad un credo. Gideon conosce il nome del Mandaloriano perché era presente nei registri di Mandalore, prima dell’assedio che distrusse il pianeta e la sua gente durante il massacro noto come Grande Purga Mandaloriana.
Con l’aiuto di IG-11, Cara, Greef e Mando partono all’attacco degli imperiali, ma quest’ultimo viene colpito alla testa dal blaster di Gideon. Convinto di non avere molto da vivere, Mando affida il Bambino a Cara e Greef, intimandogli di scappare attraverso i condotti fognari che li porteranno al nascondiglio sotterraneo dei Mandaloriani.
Dopo aver aperto il varco verso i bassifondi, IG-11 rimane indietro per medicare Mando, ma quest’ultimo è restio a togliersi l’emo di fronte ad un altro essere vivente. “Io non sono un essere vivente” ribatte il droide, e procede a rimuovergli l’elmo per medicarlo. Per la prima volta da quando era un trovatello, Din Djarin mostra il proprio volto.
Una volta rimesso in piedi, Mando sorretto da IG-11 raggiunge Greef, Cara e il Bambino nelle fognature. Dei Mandaloriani è rimasto solo un cumulo di armature, e nient’altro. Quando si sono esposti per proteggere Din e consentirgli di fuggire da Nevarro con il bambino nel terzo episodio, l’Impero ha messo a ferro e fuoco il pianeta e loro sono dovuti fuggire altrove.
L’unica rimasta indietro è l’Armatrice (Emily Swallow) che interpella Mando in merito al Bambino. Adesso che è sotto la sua protezione, Mando è a tutti gli effetti suo padre: il Bambino è un trovatello, proprio come lui. Il compito di Din è di ricongiungere il Bambino con la sua specie, che l’Armatrice suppone essere affiliata ai Jedi avendo sentito parlare dei suoi poteri.
Questo ordine di stregoni, come lei li definisce, furono grandi nemici di Mandalore nei tempi antichi, ma il Bambino non è per forza un loro avversario. La missione del Mandaloriano, ad ogni modo, è di ricongiungerlo coi suoi simili. Adesso che il suo clan è composto da due persone, Mando si è meritato un effige sull’armatura, e il jet-pack che agognava nel terzo episodio. L’Armatrice si rifiuta di unirsi a Mando e agli altri nella fuga da Nevarro: il suo posto è lì. Mentre gli altri continuano la fuga verso il fiume di lava, la Mandaloriana mette fuori gioco gli stormtrooper che stanno dando loro la caccia.
La loro imbarcazione si appresta a raggiungere il varco che segna la loro libertà, ma ad attenderli ai due fianchi ci sono truppe imperiali: è una trappola. IG-11 decide di sacrificarsi attivando il protocollo di auto-distruzione così da consentire a Mando, Greef, Cara di portare a termine la missione, ovvero di tenere il Bambino al sicuro. Din si è finalmente ricreduto sui droidi: dopo aver visto i suoi genitori morire per mano delle truppe Separatiste, IG-11 gli ha salvato la vita ben due volte.
Una volta emersi dal tunnel di lava, Cara, Greef e Mando devono affrontare il Moff Gideon, che in sella al suo Caccia TIE inizia a sferrare il suo attacco. Per Mando è l’occasione di provare il suo nuovo jet-pack, e dopo essersi presentato come esca, il cacciatore di taglie riesce ad attaccarsi al Caccia e ad attaccarvi due cariche esplosive. L’ala del TIE di Gideon esplode mentre è in aria, e i tre lo osservano mentre crolla al suolo esplodendo.
Cara ha deciso di rimanere su Nevarro con Greef, adesso che il pianeta è stato liberato dalla morsa imperiale. Karga promette a Mando di riabilitare il suo nome ed il suo onore con la gilda dei cacciatori di taglie. La missione del Mandaloriano, adesso, è di riportare il Bambino a casa: adesso ha finalmente uno scopo.
Dopo aver dato degna sepoltura all’amico Kuiil, Mando sale a bordo della Razor Crest e si dirige verso la prossima avventura. Il Bambino indossa la collana dei trovatelli Mandaloriani: Mando gli raccomanda di tenerla sempre con sé.
Che fine ha fatto Moff Gideon e che cos’è la Darksaber
Dalle rovine del Caccia TIE sul quale i Jawa si erano già abbattuti, il Moff Gideon emerge ancora vivo impugnando la Darksaber.
La spada speciale con la lama nera è un artefatto Mandaloriano conosciuto da chi ha guardato The Clone Wars. Creata da Tarre Vizsla durante il suo tempo da Cavaliere Jedi, l’arma è rimasta nella Casa Viszla per generazioni.
In Star Wars Rebels scopriamo che l’arma è passata a Bo-Katan alla guida della Resistenza Mandaloriana contro l’Impero.
Come ha fatto il Moff Gideon ad impossessarsi della Darksaber e quali sono i scopi? Per scoprire il motivo della sua ossessione nei confronti del Bambino dovremo aspettare la stagione 2 di The Mandalorian.
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