Come finisce The Marvelous Mrs Maisel 4
Come finisce The Marvelous Mrs Maisel 4? Si conclude con l’ottavo episodio intitolato “Come si arriva alla Carnegie Hall?” la quarta stagione di The Marvelous Mrs Maisel, disponibile su Amazon Prime Video dall’11 marzo.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della quarta stagione di The Marvelous Mrs Maisel e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della quarta stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce The Marvelous Mrs Maisel 4, subito dopo l’immagine troverete il resoconto completo.
Per Midge è finito il tempo di nascondersi. Nel corso della quarta stagione, le ripercussioni del licenziamento dal tour di Shy Baldwin hanno portato la fantastica signora Maisel a seguire un solo diktat: non accettare più ingaggi come spalla o apertura di uno show. Midge vuole essere l’attrazione principale. Questo ha comportato dire molti no, non per ultimo quello a Tony Bennett dopo l’intercessione di Lenny Bruce.
Quest’ultimo, dopo il suo spettacolo alla Carnegie Hall, porta Midge sul palco e la esorta a puntare più in alto: lei dovrà calcare quella scena, ma per farlo dovrà accettare di esporsi a potenziali fallimenti. “Anche essere licenziata da tutti i lavori, se necessario” le dice Lenny. La notte d’amore che hanno vissuto era iniziata con una richiesta da parte di Miriam: “Ricordati che io sono una comica” ha detto al suo amante. Anche Lenny è un comico, e in quanto tale non può restare a guardare la carriera della donna che venera essere relegata a burlesque club come il Walford.
“Tu sei più importante di Dio” le aveva detto, dimostrando di avere ascoltato le sue parole quando si era aperta riguardo all’infarto del suocero Moishe. Midge cerca di spostare il discorso sulle droghe che aveva trovato nel bagno di Lenny, ma lui tronca subito quel discorso: non vuole essere salvato da lei. Miriam deve tenere la testa bassa e lavorare per realizzare i suoi sogni.
Accettare il rischio di fallire è il primo passo nella giusta direzione. Tornando a casa nel pieno di una bufera di neve che ha travolto Manhattan, Miriam intravede un segnale profetico: la scritta “Go forward” (vai avanti) campeggia su un cartellone illuminato. Guardandolo più attentamente, si tratta di un banner del “Gordon Ford Show”, il talk serale che aveva contemplato di ingaggiarla se solo Miriam avesse avuto un locale (presentabile) presso il quale esibirsi per invitare il booking manager dello show.
Nel frattempo, Moishe si è ripreso dal suo infarto e rassicura Joel: non ha avuto un attacco di cuore per il fatto che Mei, la sua compagna in dolce attesa, è incinta. Moishe accoglie quella come una benedizione, ma c’è qualcosa alla quale Joel non può sottrarsi: Mei deve convertirsi all’ebraismo prima che sia presentata alla madre Shirley.
Spronata da Abe, Rose decide di non rinunciare al suo business come match-maker, facendo recapitare il messaggio alle altre matrone di New York. Al Village Voice, Abe scrive un commovente necrologio per Moishe, al quale lo legge quando quest’ultimo si risveglia dal coma. I due consuoceri condividono un momento di sincero affetto.
Miriam affronta Mei in vista della nuova famiglia che si accingono a comporre: le incomprensioni tra le due giungono al culmine quando Midge le chiede se intenda sposare Joel. A questo, Mei sembra non avere ancora una risposta: c’è in ballo la sua carriera di medico e la specializzazione per la quale ha fatto domanda.
Quanto a Susie, l’agente ha espanso la sua rete di talenti grazie al mago Alfie e al comico James, il tutto grazie alla brillante segretaria Dinah. Midge la mette in guardia: Frank e Nick, i due mafiosi che le hanno prestato il suo spazioso nuovo ufficio a Times Square, presto vorranno da lei qualcosa in cambio.
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