Cos’è successo a Amelia Hays e come è morta?
Resta il mistero attorno alla morte di Amelia Hays (Carmen Ejogo). Come è morta la moglie di Wayne? L’episodio conclusivo non ha svelato la causa del decesso di Amelia. Sappiamo che dopo il 1990 Amelia era docente all’Università dell’Arkansas e insegnava nello stesso campus di cui Wayne era a capo della sicurezza. Tra quel momento e il 2015 Amelia è scomparsa, lasciando Wayne vedovo. In un commento a un post Instagram pubblicato a seguito del finale, il creatore della serie Nic Pizzolatto ha rivelato che la spiegazione della morte di Amelia fu tagliata dall’episodio conclusivo per ristrettezze di tempo. “Amelia e Wayne hanno vissuto la loro vita insieme fino al 2013, progettando una lunga vacanza intorno al mondo. Questo è culminato nella morte di Amelia, [avvenuta] pacificamente ma improvvisamente, nel sonno. Nulla di orribile, solo triste” ha spiegato Pizzolatto.
Chi ha ucciso Will Purcell?
Isabel Hoyt (Lauren Sweetser) è la figlia di Edward Hoyt (Michael Rooker), ricco capitano di industria dell’Arkansas e proprietario della Hoyt Foods. A seguito di un grave incidente avvenuto nel 1977, Isabel perde il marito e la figlia. Da quel momento viene affidata alle attenzioni di Junius Watts, altrimenti noto come Mr. June (Steven Williams), un uomo che si occupa di lei. Per superare la forte depressione che l’ha colpita, Isabel assume grandi quantità di litio. Mentre Isabel scivola nelle profondità della malattia mentale che l’ha colpita, ad un pic-nic aziendale la donna vede per la prima volta Julie. La famiglia Purcell è presente all’evento organizzato dalla Hoyt Foods perché Lucy è una loro impiegata nel settore della polleria. Julie ricorda a Isabel la figlia deceduta, e per questo motivo Watts decide che passare del tempo con la figlia dei Purcell potrebbe aiutare Isabel a uscire dalla depressione.
Watts tratta con Lucy, che acconsente a due condizioni: vuole dei soldi per concedere a Isabel di passare del tempo con Julie, e Will deve essere presente a queste occasioni. Iniziano i pomeriggi di gioco tra Isabel, Julie e Will, sotto la supervisione di Watts. Nel corso del tempo, Isabel smette di prendere le medicine e diventa sempre più possessiva nei confronti di Julie, che vorrebbe adottare. Durante uno di questi incontri nel bosco scoppia una lite tra Isabel e Will: i due si contendono Julie e iniziano a strattonarla. In un raptus, Isabel spinge Will, che cade a terra e batte la testa. Una volta constatato che Will è morto, Watts occulta il cadavere e Isabel rapisce Julie, confinandola nella stanza rosa nei meandri di casa Hoyt. Harris James intermedia con Lucy, che viene pagata per il suo silenzio. James è anche colui che piazzò alcune prove incriminanti a casa di Brett Woodard, il tutto per depistare le indagini e proteggere la famiglia Hoyt.
Watts è convinto che Julie fosse felice nella sua vita segregata a casa Hoyt, dove vive sotto chiave da ormai dieci anni. Successivamente Mr. June scopre che Isabel le somministra dosi di litio per sradicare i suoi ricordi di infanzia. Junius non riesce ad accettare tutto questo e decide di aiutare Julie a fuggire, consegnandole una mappa e concordando con lei un punto di ritrovo. Julie non raggiungerà mai il rifugio indicatole da Watts, e inizia a girovagare per strada. Julie vivrà da vagabonda per il decennio successivo e poi troverà riparo presso un convento di suore sotto il nome di Mary June. Stando a quanto riferito a Watts dalle suore, Julie è morta nel 1995 di AIDS, malattia che aveva contratto negli anni vissuti in strada. Dopo la fuga di Julie, Isabel Hoyt non è stata più in grado di sopportare il dolore e si è suicidata assumendo una dose eccessiva di farmaci.
Julie Purcell è viva: perché continua a nascondersi?
La vicenda di Julie Purcell (Bea Santos) non è finita qui. Ciò che emerge è che con ogni probabilità le suore del convento hanno mentito sulla morte di Mary July, questo il suo alias, per proteggere Julie, che in realtà sarebbe viva e vegeta. Quando Amelia visita il convento nel 1990, un uomo nei pressi dell’edificio coglie l’attenzione dello spettatore: quell’uomo è Mike Ardoin (Nathan Wetherington), colui che trovò Julie, l’aiutò a rimettersi in sesto e contribuì a proteggerne l’identità. Mike e Julie si sono poi sposati e hanno avuto una figlia, Lucy. Quando Wayne Hays giunge a casa di “Julie” (non è confermato che sia lei) per incontrarla nel 2015, la demenza porta Hays a dimenticarsi chi lei fosse e perché lui si trovasse lì. È stata la malattia oppure la decisione consapevole di lasciare che Julie continuasse a vivere in pace?
I problemi per Julie Purcell potrebbero non essere finiti. Henry (Ray Fisher) raccoglie il pezzo di carta dalle mani del padre sul quale è riportato l’indirizzo di Julie. Il figlio di Hayes ha seguito le orme del padre diventando un detective: Henry continuerà a indagare sul caso, partendo proprio dall’indirizzo di Julie, oppure lo passerà a Elisa Montgomery (Sarah Gadon), artefice del documentario true crime sul caso Purcell con la quale ha avuto una relazione extra-coniugale?
Chi ha ucciso Tom e Lucy Purcell?
Tom Purcell (Scoot McNairy) è una figura tragica in True Detective 3. Nel corso della stagione scopriamo che alla radice dei suoi problemi coniugali con Lucy c’è la sua omosessualità, confermata da alcune voci che erano arrivate anche alla fabbrica di scuola bus dove lavorava, e che avrebbero condotto al suo licenziamento. A corroborare le allusioni alla sua sessualità anche un volantino che riportava le preghiere da recitare per “guarire” dall’omosessualità (siamo nell’Arkansas degli anni Ottanta, va ricordato). Come rivelato dalla madre di Lucy al funerale di Will, Julie non era probabilmente neanche la figlia biologica di Tom perché le date non coincidevano. Il senso di colpa di Lucy nei confronti di Tom, alimentato dalle sue numerose infedeltà, è motivato dal disinteresse di Tom nei suoi confronti. Tuttavia Lucy cerca di confortarlo a suo modo: è Lucy infatti l’autrice della lettera del rapimento, scritta e recapitata a casa loro per rassicurare Tom.
Chi ha ucciso Tom Purcell? Nel 1990, l’uomo è ancora vittima del suo alcolismo ma non ha smesso di cercare risposte all’omicidio di Will e al rapimento di Julie. Tom riesce a ottenere il nome della famiglia Hoyt, coloro che pagavano Lucy, e decide di irrompere nella loro proprietà. Qui Tom riesce a farsi strada e raggiungere la stanza-bunker rosa nell quale Julie era stata tenuta per tutti quegli anni. Dietro di lui si staglia la figura di Harris James (Scott Shepherd), capo della sicurezza della Hoyt Foods (della quale Lucy era stata impiegata), che lo colpisce alla nuca. Da qui, la messinscena del suo suicidio. Il corpo di Tom sarà ritrovato a metà della torre dell’acqua vicino alla quale fu avvistato per l’ultima volta Will. La frattura al cranio non era compatibile con il colpo di arma da fuoco. Una nota lasciata a fianco al suo cadavere doveva indicare il suicidio di Tom: in quelle che furono spacciate per le sue ultime parole, l’uomo spiegava che andava a riunirsi a Will e Lucy (che in realtà odiava).
Il mistero della morte di Tom Purcell (Scoot McNairy) non è l’unico a rimanere senza colpevole (ufficialmente). Anche la morte di sua moglie, Lucy Purcell (Mamie Gummer) rimane avvolta nei dubbi. La donna muore nel 1988 a Las Vegas a causa di un’apparente overdose, ma il coinvolgimento di Harris lascia pensare ad un omicidio, e l’overdose è stata inscenata per depistare le indagini. Il cugino di Lucy Dan O’Brien (Michael Graziadei) riferisce a Wayne e Roland che Lucy era stata uccisa da persone che non negoziavano. Quest’informazione è un tentativo da parte di Dan di estorcere 7 mila dollari a Hays e West, soldi che avrebbe usato per finanziare la sua tossicodipendenza. I resti di Dan furono trovati all’interno di una cava prosciugata nel 2015 dopo che l’uomo era scomparso nel 1990. Chi ha ucciso Lucy e Dan? I due cugini sono stati uccisi dalla famiglia Hoyt per mantenere il segreto su quello che è capitato a Julie.
Il responsabile delle morti di Tom, Lucy e Dan è Harris James (Scott Shepherd), che sarà ucciso da Roland durante una colluttazione in un fienile abbandonato. Hays e Roland avevano raccolto sufficienti prove a carico della sua colpevolezza riguardo alla morte di Lucy, ma il suo tentativo di prendere la pistola di Hays porterà Roland ad agire impulsivamente. Tuttavia questo significa che Harris James si porta nella tomba la verità sugli Hoyt e su cosa è successo davvero ai fratelli Purcell.
Wayne muore a fine episodio?
Negli ultimi attimi dell’episodio ambientati nel 2015, Wayne (Mahershala Ali) è seduto su una sedia a dondolo nel porticato di casa sua, assieme al suo amico West (Stephen Dorff) e alla sua famiglia, mentre si gode del tè freddo. Hays guarda i nipoti girare in bici per strada, proprio come erano soliti fare Will e Julie Purcell nel 1981: da qui la mente di Wayne inizia a scavare nel suo passato. Da qui assistiamo a dei flashback: il primo ritrae Wayne in compagnia di Amelia che lo conduce fuori dal locale in cui si trovano; i due sono immersi in una calda luce dorata. Successivamente l’azione si sposta in Vietnam e Wayne è in divisa militare. La vita di Wayne gli è passata di fronte agli occhi perché era prossimo alla morte? Questo viene lasciato alla libera interpretazione dello spettatore.
Cosa significa il flashback di Wayne in Vietnam?
Negli ultimi istanti dell’episodio finale di True Detective 3 ci viene mostrato il giovane Wayne ai tempi della Guerra del Vietnam che sparisce nella giungla. Al tempo un soldato addetto alla ricognizione, il giovane Hays è l’ultima immagine che ci rimane impressa della stagione 3 di True Detective.
Alcuni fan della serie hanno ipotizzato che la scena finale in Vietnam alludesse alla morte di Hays durante la guerra, e che tutto il caso della stagione 3 fosse un’allucinazione o un delirio di Wayne. Il creatore della serie Nic Pizzolatto ha sconfessato questa teoria durante un’intervista con Esquire: “ Wayne senz’altro non è morto in Vietnam e tutto quello che avete visto è successo per davvero [nella serie, ndr]”.
Il flashback che ritrae Wayne in Vietnam non significa che il caso della stagione 3 sia frutto dell’immaginazione di Wayne, ma potrebbe avere un significato più profondo. Wayne ha passato tutta la vita alla ricerca di qualcosa: prima da soldato, poi da detective; è nella sua natura scovare la verità, andare a fondo delle cose. Adesso che il caso Purcell è finalmente chiuso, Wayne può riconciliarsi con la sua amata Amelia e andare verso la luce (metaforica o letterale che sia), abbandonando le tenebre del suo tour in Vietnam.
Perché Roland è rimasto single?
Durane il podcast Still Watching di Vanity Fair, il regista della terza stagione di True Detective ha parlato di Roland West (Stephen Dorff), smentendo la teoria di alcuni fan secondo la quale il personaggio nascondesse la propria omosessualità, e che avesse una relazione con Tom Purcell. A corroborare questa ipotesi, la menzione di una fidanzata di Roland, che nella linea temporale del 1981 era in attesa di una sua proposta di matrimonio. Smonta questa questa teoria Daniel Sackheim, che ha spiegato: “Roland non è mai stato in grado di mantenere una relazione a lungo termine con una donna […] Mi sento abbastanza sicuro nel dire che questa congettura non ha alcun fondamento. [Roland e Tom] hanno un rapporto affiatato che si protrae nel corso della stagione, ma non è in alcun modo una relazione sentimentale”. A queste parole fanno eco quelle di Nic Pizzolatto, che nei commenti di un post su Instagram ha risposto con un laconico “No” a un fan che scriveva “Roland è gay !!!”.
Il mistero di Becca Hays: cos’è successo col padre Wayne?
I primi episodi della terza stagione di True Detective alludono al fatto che tra Becca (Deborah Ayorinde) e suo padre Hays (Mahershala Ali) ci fosse del cattivo sangue. Alcuni fan avevano ipotizzato che attorno a Becca ci fosse un mistero ben più grande, magari collegato alla morte di Amelia e corroborato dal fatto che Becca si era trasferita a Los Angeles, dove lavora nel campo della musica, e non sembrava in contatto con suo padre. La verità è che Becca non è al centro di alcun mistero. Come ha aggiunto Nic Pizzolatto in un commento pubblicato su Instagram a appendice del finale, “[in una scena estesa] Wayne e Becca parlavano a lungo di come fosse la vita [di Becca], indicando che lei e Wayne non avevano alcun tipo di problema se non il fatto che nessuno dei due è capace di farsi vivo con l’altra – era Amelia il genitore che la chiamava settimanalmente, e entrambi si sono sentiti soli l’uno senza l’altra”. Becca è parte del finale della terza stagione di True Detective, e la vediamo sedersi nel portico della casa di famiglia al fianco all’anziano padre.
Lascia un commento