Come finisce Un’Estate Fa, la spiegazione dell’ultima puntata
Come finisce Un’Estate Fa: giunge al capolinea il viaggio di Elio, Arianna e dei loro amici con la quarta puntata in onda venerdì 27 ottobre su Sky e Now. Prima di addentrarci nei risvolti sorprendenti dell’ultimo episodio, è d’obbligo sottolineare come serie come Un’Estate Fa debbano rappresentare lo standard qualitativo – sia in termini autoriali che produttivi – per l’audiovisivo italiano.
L’intrigo al centro della storia non è niente di nuovo. Da dieci anni a questa parte di serie con un giallo, o whodunit come piace dire ai nostri colleghi d’oltreoceano, è pieno il mercato. Eppure è la bravura con cui gli ideatori Michele Alberico e Massimo Bacchini, insieme agli sceneggiatori Valerio Cilio e Federico Favot, hanno saputo confezionare un finale che sorprende senza forzature.
Non ci sono colpi di scena che aprono a stagioni successive, o sbavature narrative adoperate solo per mettere a segno un colpo a effetto. La semplicità è la cifra stilistica dei grandi, diceva J.F. Kennedy. Aveva ragione. Di fronte a prodotti come Un’Estate Fa è chiaro che il panorama seriale nostrano non deve per forza essere drogato di intellectual property altisonanti o di costanti reboot, per tirare a campare.
Nils Hartmann, Sonia Rovai, Emanuele Marchesi ed Erica Negri di Sky Studios hanno voluto scommettere su un’idea originale non semplice. È in questo tipo di lungimiranza che si affondano le radici delle storie di successo, vuoi per la passione che suscitano sempre gli underdog o per il piacere di restare stupidi in un mondo che ci vorrebbe sempre disincantati.
Un’altra cosa è chiara. Da qui in poi, per Fabula Pictures, Un’Estate Fa rappresenterà uno spartiacque imprescindibile nella sua produzione. Risulta alquanto difficile, dopo aver visto questo episodio, ricondurre la casa di produzione di Marco e Nicola De Angelis soltanto a Baby.
Quindi, come finisce Un’Estate Fa?
Da qui in poi commenteremo gli avvenimenti degli ultimi due episodi, pertanto se volete tenervi alla larga dagli spoiler, questo è il momento giusto per smettere di leggere. “Chi ha ucciso Arianna Moretti?” è il tormentone di questo viaggio nel tempo. Con il suo finale, Un’Estate Fa mostra finalmente il suo vero volto. È una storia sul lato oscuro della nostalgia, sul potere manipolatorio dei ricordi e sul bisogno umano di crogiolarsi nella convinzione di non avere avuto altra scelta, di fronte ai bivi più spietati della vita.
Questi tre aspetti si riconducono tutti a Elio Santamaria, il punto di entrata dello spettatore nella storia, nonché il protagonista. Nel corso degli episodi Elio ci viene raccontato come una sorta di figura tragica (non propriamente antieroica, ma ci va molto vicino); la sua vita è stata spezzata dalla scomparsa di Arianna, e da allora è rimasto intrappolato in quel limbo. Tutti lo credono l’assassino, ma lui della notte di quel maledetto 3 luglio 1990 non ricorda più nulla. Quando il cadavere di Arianna viene rinvenuto sul fondo di un lago, Elio inizia un viaggio – interiore e temporale, attraverso il ritorno al suo sé 18enne – alla scoperta di come sono andate veramente le cose quell’estate.
Come ogni giallo che si rispetti, Un’Estate Fa gioca con le attese del pubblico, dosando indizi (la VHS, la fede…), rivelazioni e una buona dose di fumo negli occhi per depistare gli spettatori. A un certo punto si arriva persino a credere che l’omicida possa essere Lauretta, tanto è ben congegnato il racconto. Nessuno è escluso dalla lista dei sospetti, e questo perché – di fatto – nessuno del gruppo di protagonisti può dirsi veramente innocente.
Torniamo a Elio. Elio incastrato tra due epoche, Elio convinto di poter salvare Arianna dal suo destino, Elio che mette a repentaglio tutto – la sua salute, il suo matrimonio con Isotta – per arrivare a fondo della morte della ragazza che amava. Nonostante ci abbia provato con tutte le sue forze, Elio non è mai risuscito davvero ad andare avanti. Una parte di sé è sempre rimasta legata al palo della sparizione di Arianna. Il penultimo episodio punta i riflettori su Filippo, l’ex fidanzato violento di Arianna divenuto una sorta di emarginato che ha trascorso gli ultimi trent’anni idolatandola come se fosse la Madonna.
SCOPRI TUTTO SUGLI ATTORI E SULLA TRAMA DELLA SERIE!
Elio è convinto di aver trovato l’assassino grazie all’assist di Lauretta, ma Filippo arriva prima di lui e – dopo averlo tramortito – lo rapisce e lo segrega in un posto dove Zancan e Gori non possono trovarlo. “L’amore fa così male” dice Filippo, inginocchiato davanti a un Elio legato e immobilizzato e puntandogli una pistola addosso. Anziché sparare contro il suo vecchio rivale in amore, Filippo gira la canna della pistola verso la sua bocca spalancata e preme il grilletto. Zancan e Gori arrivano sul luogo quando ormai la tragedia si è consumata. Il caso sembra bell’e chiuso, eppure Zancan continua a pensare che stia loro sfuggendo il dettaglio che darebbe a quella vicenda tutt’altro sapore.
Nel 1990, Elio è disperato: è arrivata la sera del 3 luglio, da un momento all’altro Arianna potrebbe morire o sparire. Deve in qualche modo proteggerla, ma il destino sembra mettersi di traverso. Arianna ruba l’auto di Carmine e si allontana, costringendo Elio a montare sul pandino 4×4. Durante il viaggio, Arianna mette la cassetta che Elio le ha registrato, suscitando in lui un certo imbarazzo. Arrivati alla riva del lago, con dei nuvoloni che annunciano tempesta, Arianna vuole lasciarsi andare alla passione ma Elio la scrolla: “oggi morirai!” le dice, spaventandola come è già accaduto. Arianna non capisce, cerca di divincolarsi ma inciampa e cade, battendo la testa su una roccia.
Chi ha ucciso Arianna? La risposta è Elio. Poteva essere chiunque, e invece il primissimo indiziato si rivela essere anche l’effettivo colpevole. Chiamiamolo incidente, chiamiamolo scherzo del fato. La morte di Arianna in Un’Estate Fa è la rappresentazione dell’ineluttabilità del destino, ed è soltanto quando questo ricordo si sblocca nella mente dell’Elio adulto che l’uomo capisce di non poter più sfuggire a sé stesso – e alla verità – ancora a lungo.
Nessuno è il cattivo nella propria storia, ed Elio ne è la personificazione. Dipintosi come un eroe tragico, Elio si rifiuta di assumersi le sue responsabilità e accetta stoicamente che Arianna non avesse altra scelta se non quella di morire. Il dolo subentra quando Elio adulto fa la sua prima apparizione nel passato per aiutare Elio giovane a insabbiare la morte di Arianna.
Dopo aver fatto sparire la cassetta e la fede che fu ritrovata nell’automobile – quella con cui Zancan l’avrebbe poi incastrato grazie a una foto in cui Elio la indossava al collo -, Elio decide che è meglio per tutti se quell’omicidio resti sommerso nelle acque del lago, anziché tornare a scuotere le loro vite, comprese quelle di Costanza e Adriano – al corrente della verità sulla morte di Arianna per mano di Elio e divenuti, loro malgrado, suoi complici – trent’anni dopo.
Filippo è il cattivo, ha ucciso lui Arianna. L’incubo è finito. Elio ha persino il coraggio di presentarsi a casa della madre della giovane, la quale si vede costretta a porgergli le sue scuse. Era convinta fosse stato Elio. E invece… Mentre “Nothing’s gonna hurt you baby” dei Cigarettes After Sex suona in sottofondo, Elio si reca nella cameretta di Arianna e, nel suo nascondiglio, si intasca i soldi che avrebbero cambiato la vita di Arinna in un’altra vita. A casa, Elio annuncia ad Alice che lui, lei e Isotta partiranno per un viaggio. La destinazione? Il Perù. “Mi hanno detto che è un posto speciale” spiega Elio.
La serie non si chiude prima di un faccia a faccia tra Adriano ed Elio. Adriano rinfaccia all’ex amico di non esserci stato, nonostante lui non avesse detto a nessun altro del tumore. “Sei tu che hai distrutto tutto” lo accusa Adriano, aggiungendo che lui per Elio ha fatto di tutto. Si riferisce proprio alla morte di Arianna: fu lui che, la mattina del 4 luglio, prese tra le braccia un Elio fuori di sé e lo porto in mare, lavando via il sangue di Arianna di cui era ricoperto da capo a piedi. Elio finge di non sapere a cosa si stia riferendo Adriano, anche se i flashback raccontano un’altra storia. “Non l’ho uccisa io” ribadisce un’ultima volta.
Le scene finali sovrappongono due piani temporali. Il primo, nel 1990, vede la comitiva festante con Arianna viva e vegeta, mentre il secondo ritrova Elio, Adriano, Carlo, Costanza e Laura intenti a fare un barbecue. Come a sigillare l’eterno ritorno della storia di Un’Estate Fa, il monologo con cui Elio apre la serie ne è anche l’epitaffio. “Viviamo vite come fossero binari, ma basta che un rigore vada diversamente per cambiare tutto. Passato, presente, futuro” dice Elio, mentre lui e i suoi amici sorridono e scherzano attorno al barbecue. “La vita in fondo è una questione di centimetri. Il futuro, quello che sarebbe potuto essere, quello che sarebbe stato giusto, quello che non sarà mai”.
In quel momento una donna riccia inquadrata di spalle raggiunge Elio e lo stringe. Si dovrebbe trattare di Isotta, eppure il suo volto non verrà mai inquadrato. Questo per instillare il dubbio allo spettatore: e se si trattasse di Arianna? L’ultima inquadratura ci riporta, per l’ultima volta, al 1990: Arianna restituisce lo sguardo allo spettatore, sorridente.
LUISA GRANGETTO dice
Mi è piaciuto moltissimo. Bravissimi gli attori e le attrici.
Alberto dice
Bella la serie ma mi rimane un dubbio.
Nel 1990 Elio non poteva sapere che Arianna sarebbe morta quella sera.
Di conseguenza, la discussione alla fine della quale Arianna viene spinta e batte la testa non avrebbe dovuto avvenire.
I ragazzi discutono perchè Elio la vuole avvertire del pericolo, ma nel 1990 Elio non può esserne a conoscenza.
Come si spiega ?
Roberto Manca dice
E’ il mio stesso dubbio. L elio di allora non avrebbe dovuto essere preoccupato perché non poteva certo vedere il futuro. Quindi perché è morta Arianna la prima volta ?
Poi ci si può dire che il destino è sempre il padrone e’ Arianna è morta. E elio l ha uccisa. Chissà come .
Bah …