Come finisce Vikings
Si conclude il fantastico viaggio nel mondo di Vikings, quello partito dalla fattoria di un contadino norvegese di nome Ragnar Lothbrok che puntata dopo puntata ha condotto lo spettatore lungo sei stagioni. Sebbene infatti personaggi emblematici come Ragnar e Lagertha ci abbiano lasciato, la serie creata da Michael Hirst continua con inaspettati colpi di scena fino a trionfare in un finale degno di questa storia. Ma se è vero che “L’era dei grandi eroi è finita”, come afferma Gunnhild (Regga Ragnars) all’inizio della seconda parte di Vikings 6, noi siamo pronti ad assecondare questa verità preparandoci al gran finale. Continua a leggere l’articolo per scoprire come finisce Vikings 6b!
Vikings 6b finale: trama ultima puntata
[ATTENZIONE SPOILER: non continuare la lettura se non vuoi sapere come finisce Vikings 6b]
La seconda parte di Vikings 6b si apre con una grande rivelazione: Bjorn è ancora vivo ma è rimasto gravemente ferito nella battaglia contro i russi. Nel frattempo in Islanda Ubbe apprende la verità su Kjetill, dunque si prepara a partire per nuove terre. Ci spostiamo così dall’Islanda alla Russia passando per l’Inghilterra, fino a raggiungere la cosiddetta Terra dell’Oro.
Una serie di viaggi lunghi ma essenziali preparano lo spettatore all’ultimo episodio: The Last Act. Questo inizia con il commovente abbraccio tra Ubbe e Floki, mentre quest’ultimo spiega loro di come la gente del posto si sia presa cura di lui guarendogli corpo e spirito. Il motivo per cui ha lasciato l’Islanda, continua a spiegare Floki, è legato invece all’eccessiva, sebbene ignota, tristezza che lo ha assalito quando si è sentito abbandonato dagli dei. Adesso però non c’è più alcuna traccia di odio in lui, è ciò permette di fare chiarezza anche tra Ubbe e Torvi.
Poco dopo Othere spiega a Ubbe che è stata la vendetta degli uomini ad avere dure conseguenze su Floki. Poi l’uomo chiede a Ubbe di riferirgli cosa vede quando guarda il nuovo mondo, e quest’ultimo ammette di vedere grandi opportunità. Tutto quello che Ragnar sognava davvero, anche senza le guerre tipiche dei “vecchi tempi”.
Nel frattempo re Alfred e Ivar Senz’Ossa, circondati dai Sassoni, concordano il loro armistizio per ottenere la pace. Alfred nota infatti che su di loro incombe l’infinito ciclo di guerre e sofferenze iniziato dai loro padri, e per questo desidera che tutto ciò abbia fine. Ivar ammette allora di essere d’accordo con lui, e propone di scambiare i loro ostaggi per negoziare la pace tanto desiderata.
Quando però Alfred lancia uno sguardo alla sua regina Elsworth che gli mostra il suo dissenso, il giovane rifiuta l’offerta di Ivar sicuro che quest’ultimo abbia solo timore di perdere. “Tu non provi nessuna pietà per i comuni mortali”, lo accusa Alfred convinto della sua assetata voglia di trionfare a tutti i costi. Alfred gli spiega inoltre che il suo popolo lotta per l’amore di Dio e per la sua terra, e per questo gli suggerisce di andarsene via. Ivar allora lancia la bandiera bianca per porre fine all’armistizio e dare seguito alla guerra.
Più tardi un alleato di Ubbe va alla ricerca di oro intrufolandosi in una delle tende della gente del posto. Venendo scoperto, l’uomo taglia la gola a un giovane e poi scappa via a mani vuote, facendo avverare le parole di Othere quando parlava di vecchi tempi. Così la gesta del posto si ribella a Ubbe, che si offre subito di punire l’uomo per i suoi crimini senza concedergli il perdono. Nel frattempo però una delle donne del posto si accorge degli occhi azzurri di Ubbe, che nelle loro credenze significano pericolo.
Poco dopo Naad è messo sotto processo da Ubbe, al quale il ladro assicura di aver agito in quel modo solo per legittima difesa. Ma se da una parte Floki decide di non giudicare l’accaduto, dall’altra Othere crede che sia giusto punirlo per far valere la giustizia. A quel punto l’uomo inizia a piangere giurando di ripagare la donna per averle ucciso il figlio, ma Ubbe ormai ha preso la sua decisione: perseguire ciò che è giusto per la pace. Naad sarà giustiziato mentre Othere prova a convincerlo che si tratta di una grande opportunità per raggiungere il Valhalla.
Ivar muore
Torniamo così in Inghilterra, dove la battaglia continua in seguito al fallimento dei negoziati di pace. Ivar si accorge però che la sconfitta è vicina, e per questo fa un passo indietro fermandosi ad osservare i suoi soldati prepararsi alla battaglia. Alfred invece parla al suo Dio chiedendo delle risposte. Poco dopo anche Ivar parla con i suoi dei: entrambi gli uomini fanno affidamento alla loro fede per superare questa guerra. Ma se da una parte Ivar lotta per andare avanti, dall’altra i suoi occhi diventano sempre più blu preannunciando l’imminente pericolo.
Assistiamo così a un toccante flashback, in seguito al quale Ivar afferra Hvitserk e gli chiede di lasciare subito il campo di battaglia; non potrebbe mai ucciderlo. Hvitserk si accorge però degli occhi blu di Ivar e insieme si emozionano ammettendo di volersi bene. Ci prepariamo così a salutare Ivar con emozione e rispetto. Vediamo infatti uno dei soldati di Alfred arrivare dinanzi a lui rimanendo atterrito dalla sua autorevolezza.
Ivar però gli dice di non avere paura ed ecco che il soldato lo pugnala più volte allo stomaco. Ivar cade a terra e ammette tra le braccia del fratello Hvitserk di avere paura. Quest’ultimo però gli promette che nessuno mai lo dimenticherà, e su queste frase gli occhi di Ivar si riempiono di lacrime mentre muore lentamente. Così Alfred ferma il combattimento e si inginocchia accanto a loro e facendosi il segno della croce. Tra lui e Hvitserk finalmente regnerà la pace.
Prima però di andar via, Hvitserk concede al fratello Ivar un a sepoltura vichinga per ringraziarlo e augurargli di godersi il Valhalla finché esisterà. Intanto Re Alfred conserva il pezzo degli scacchi che Ivar gli ha dato. Nel frattempo, di ritorno a Kattegat, Ingrid e la sua gente scopre che Harald è stato ucciso e che hanno perso la battaglia, ma la notizia più sconvolgente che trasmette stupore è proprio la morte di Ivar Senz’ossa. La gente canta “lunga vita alla regina“. Da schiava a regina, è un grande esempio di progresso.
Nel frattempo Hvitserk si inginocchia in una chiesa cristiana rinunciando a Odino e alla sua vecchia vita; dopo chiede di essere battezzato. Così Alfred lo accoglie come un principe sassone cristiano e gli dà un nuovo nome: Athelstan. Hvitserk gli sorride, consapevole di aver trovato una nuova casa.
Ubbe trova la pace
Ci ritroviamo così nell’ultima toccante scena di questa storia. Qui vediamo Ubbe seduto su una spiaggia avvolta dal calore del sole al tramonto mentre chiede a Floki dei consigli. Quest’ultimo, usando una metafora, gli dice allora di togliere sempre i sassi dalle scarpe.
Alla domanda però sulla presenza degli dei su questa terra Floki rimane neutrale, spiegando di non avere la necessità di conoscere ciò che non è importante. “Lascia andare il passato”, risponde alle domande di Ubbe. Floki ammette però di ricordarsi di Ragnar, e che gli assomiglia molto.
Ubbe allora gli sorride ammettendo di volergli bene. Dunque se è vero che questa è la fine, la risposta a tutte le altre domande si può riassumere con la parola pace, la rassicurante consapevolezza con sui salutiamo per sempre Vikings e l’appassionate storia di Ragnar Lothbrok.
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