Come finisce Zero
Come finisce Zero? Si conclude con l’ottavo episodio la prima stagione della serie Netflix disponibile dal 21 aprile ed ispirata al romanzo “Non ho mai avuto la mia età” di Antonio Dikele Distefano. Ecco tutto quello che succede nell’ultima puntata di Zero.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale della prima stagione di Zero e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della prima stagione o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce Zero, qui troverete tutta la trama completa.
La vicenda di Zero ha per protagonista Omar (Giuseppe Dave Seke), un ventenne che lavora come ciclofattorino per la pizzeria Sandokan. Il suo sogno è quello di partire alla volta del Belgio per diventare un disegnatore di manga giapponesi, la sua più grande passione. Omar ha vissuto tutta la sua vita al Barrio, un quartiere nella periferia sud di Milano, assieme al padre Thierno (Alex Van Damme) e alla sorella Awa (Virginia Diop), affetta da un problema alla vista.
Il più doloroso accadimento di infanzia, quello legato all’ultima volta che vide la madre Marieme (Ashai Lombardo Arop), sembra essere ciò che portò i poteri di Omar a manifestarsi per la prima volta. Il padre sostiene che sua moglie fosse convinta che Awa era il demonio, e per questo la allontanò dei figli: sta dicendo la verità, oppure gli ha mentito per tutta la vita, come Omar sospetta?
Quando Omar scopre di essere in grado di diventare invisibile, questa nuova abilità lo metterà sul cammino di Sharif (Haroun Fall), un giovane attivista che si batte per difendere il Barrio insieme agli amici Sara (Daniela Scattolin), produttrice musicale, Momo (Richard Dylan Magon), cresciuto con Sara in una casa famiglia, e all’aspirante calciatore professionista Innocent (Madior Fall).
I cinque amici iniziano ad architettare un piano per impedire che la Sirenetta, azienda edile che intende rilevare tutti i palazzi del Barrio per sfrattare gli attuali inquilini, radere tutto al suolo e costruire nuovi e più costosi palazzi, riesca nel suo intento. Per i ragazzi il Barrio è casa, e sono pronti a tutto per difenderla.
A capo della Sirenetta c’è Bruno Ricci (Giordano de Plano), palazzinaro spregiudicato nonché padre di Anna (Beatrice Grannò). Quest’ultima è la ragazza della quale Omar si è innamorato, avendola conosciuta mentre le consegnava un ordine.
Le cose si mettono male quando Rico (Manuel Gobbo Diaz), a capo di una gang reclutata da Ricci per convincere gli abitanti del Barrio a lasciare il quartiere seminando caos e violenza, scopre che Zero ha registrato un video nel quale lui e Ricci si mettono d’accordo per fare fuori Omar e i suoi amici.
Un inseguimento folle culminerà con l’accoltellamento di Momo da parte di Rico, il quale ricatta gli altri ragazzi. Non possono rivolgersi alle autorità, altrimenti faranno la sua stessa fine. Rico rivela a Omar, Sara e Innocent che Honey (Livio Kone), il fratello di Sharif da poco tornato in carcere a seguito di una soffiata di Rico, spacciava la roba che prendeva da lui e rubava i soldi a Sharif per ottenerla.
La dottoressa Sasso che segue le indagini sull’accoltellamento di Momo ha delle buone notizie: prima che Rico lo colpisse era riuscito a caricare sul cloud il video che Omar aveva girato a casa di Betty Robles, la zia di Rico nonché domestica dei Ricci.
Quel video inchioda Bruno, il padre di Anna nonché proprietario della Sirenetta, il quale ha assoldato Rico per sbarazzarsi dei ragazzi che volevano salvare il Barrio. Le autorità hanno arrestato Rico per l’accoltellamento di Momo. Sharif, Sara, Inno e Omar esultano insieme al loro amico, finalmente pronto per essere dimesso dall’ospedale.
“Il mio nome conta ancora qualcosa in questa città” dice il padre di Anna ad Omar dopo essere stato lasciato andare dalla Questura. Bruno Ricci incolpa Omar di essere l’artefice di quel piano: “Tu mi hai rovinato” dice a Zero, rivelandogli che la società Sirenetta è intestata ad Anna.
Sarà lei che rischia di finire in galera o peggio: Bruno Ricci è soltanto un prestanome, l’imprenditore gestisce gli interessi della criminalità organizzata che gli ha affidato i capitali per guadagnare dai nuovi palazzi che avrebbe costruito nel Barrio. Adesso che vedranno i loro soldi andare in fumo, anche la mafia darà la caccia ad Anna. Omar si dice pronto a fare di tutto per aiutare la ragazza che ama, ma ci riuscirà?
Sharif, Inno, Momo e Sara annunciano agli abitanti del Barrio che, grazie a Zero, nessuno di loro sarà sfrattato: hanno sconfitto Sirenetta. Anche la mamma di Sharif sembra finalmente voltare pagina, perdonando il figlio per l’arresto di Honey: del resto lui non c’entrava niente, è stata tutta opera di Rico.
Omar racconta agli amici che Anna è in pericolo: Momo gli assicura che, qualunque problema ci sarà, lo affronteranno insieme. Zero vola in bici verso Anna, la quale si trova a casa di Vidya. Anna, con in mano i documenti della Sirenetta, vuole costituirsi, ma le amiche vogliono dissuaderla. Improvvisamente, un rumore fa capire loro che non sono sole, in quella casa.
Le ragazze vengono aggredite ed Anna viene portata in un furgoncino, dove ad attenderla c’è La Vergine: “Quindi sei tu la Sirenetta di papà” le dice. Zero usa i suoi poteri per rendersi invisibile e si aggrappa al veicolo, che si dirige verso una villa. Dopo aver mandato la sua posizione a Sharif, Omar cerca di capire come muoversi, ma sa che deve stare attento. Le sue emozioni potrebbero tradirlo e lui finirebbe per rivelarsi. Dopo aver neutralizzato uno dei rapitori di Anna, Zero libera la ragazza e le dice di nascondersi, aggiungendo un’inaspettata dichiarazione: “Qualsiasi cosa accada, ti amo”.
Mentre Awa piange per l’imbarazzo di aver perso la partita davanti a Thomas, il ragazzo che le piace che non l’aveva mai vista con i suoi nuovi occhiali, le si avvicina la Vergine (Roberta Mattei), la donna misteriosa che lavorava al La Cattedrale la sera del poker fashionista.
Awa riceve da lei un fazzoletto che le consente di vedere. “Devi fare una cosa per me” dice La Vergine, dopo averle rivelato di sapere molto sul conto suo e di Omar. Del resto Thierno, il loro papà, le aveva detto: “I ragazzi sono pronti”. La donna calabrese chiede ad Awa di non combattere le emozioni che prova quando vede le cose che la fanno star male: “Quello che provi in quei momenti non fermarlo, vivilo senza paura”, la esorta, prima di dirle che si rivedranno presto.
Con l’aiuto di Anna, Zero riesce a mettere KO un altro dei tirapiedi della Vergine, ma ce ne sono altri in arrivo. Nelle orecchie di Omar riecheggia la voce di Marieme, sua madre, che sembra apparirgli da un quadro appeso alla parete: “Se ami qualcuno, abbraccialo ogni volta che puoi” gli dice la madre, che lo prende per mano sorridente. Zero capisce che il segreto per uscire incolumi da quella situazione è lì: Omar abbraccia Anna, e per la prima volta riesce a far scomparire un’altra persona insieme a lui.
Grazie al potere dell’amore, Zero riesce a portare Anna sana e salva fuori dalla villa, salvo poi scomparire. Le autorità arrivano sul luogo e compiono una retata nella villa. Con loro c’è Sharif, che Omar aveva allertato sugli accadimenti. Anna è preoccupata per Zero, ma lo ritrova a fianco a lei in ambulanza mentre le stringe la mano. In ospedale, la ragazza si ricongiunge alle amiche e alla madre.
“Anna, non riesco più a tornare visibile” dice Omar ad Anna mentre quest’ultima è allettata. Adesso anche lui vuole partire e lasciarsi tutto alle spalle: andiamocene, le dice. Dopo essersi scambiati un bacio appassionato, Zero le assicura che non la lascerà sola e aspetterà fino a quando non la dimetteranno. Anna è pronta a partire con lui quella stessa sera: andranno a Parigi, come hanno sempre desiderato fare.
Nel corridoio dell’ospedale si palesa La Vergine, la quale è perfettamente in grado di vedere Zero. “In gioco c’è qualcosa di molto più grande” gli dice, affermando di non essere dispiaciuta per l’esito del rapimento di Anna. Adesso Zero ha degli amici e una fidanzata: gli basta tutto quello che ha adesso? La Vergine promette al giovane di poter impedire che Awa diventi cieca, e gli assicura di potergli insegnare a tornare visibile. “Conosco quello che è successo e quello che deve ancora succedere” dice la donna calva con Medusa tatuata sulla nuca. “Devi scegliere, se vuoi sapere la verità devi venire con me” conclude la Vergine.
Nel frattempo, Awa sorprende la sua amica Robbi (Elisa Wong) mentre bacia un ragazzo in cima ad un edificio. Dopo essersi strofinata gli occhi con il fazzoletto regalatole dalla Vergine, Awa riesce a mettere a fuoco l’identità del ragazzo: si tratta del “suo” Thomas. Awa si concentra sui due, e improvvisamente gli occhi di Thomas diventano bianchi. Dallo spavento, Robbi indietreggia e cade dal palazzo: il suo corpo giace esanime sull’asfalto, mentre Thomas fissa Awa in lontananza. Quest’ultima sorride compiaciuta.
Zero, dal canto suo, ha accettato l’offerta della Vergine che l’ha condotto in una zona industriale dove Alphonse, il medico amico di suo padre, sta recitando un salmo di fronte a schiere gremite di fedeli che impugnano una candela.
Omar si avvicenda tra la folla riunita ad ascoltare Alphonse, godendo dell’anonimato assicuratogli dall’invisibilità. Alphonse recita la storia di due fratelli, un maschio e una femmina, cresciuti per diventare forti e adempiere il loro destino.
La vicenda sembra suggerire che Alphonse stia parlando proprio di Zero e Awa. Tutto questo assume un’inquietante risvolto se lo si ricollega a ciò che Thierno, loro padre, disse alla Vergine. Parli del diavolo: Thierno è tra le prime fila, e a fianco a lui c’è… Marieme, la madre di Zero, che fissa l’altare con uno sguardo vitreo. “Mamma?” dice Zero, incredulo.
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