Cuori 2 è una storia vera?
Cuori 2 stagione è tratta da una storia vera? Parliamo dell’emozionante fiction Rai con protagonisti Daniele Pecci, Matteo Martari e Pilar Fogliati di ritorno con la nuova stagione su Rai 1 da domenica 1 ottobre 2023.
La trama della storia ci riporta indietro nel tempo verso alcuni anni di grande fervore, quelli che riguardano il mondo della medicina negli anni Sessanta.
Superate le difficoltà della Seconda guerra mondiale, in Italia si diffonde il pensiero comune di un forte cambiamento pronto a rivoluzionare la medicina legata agli studi sul cuore.
Oggi, la sua conoscenza biologica è il risultato di un percorso lunghissimo che raggiunge una svolta proprio in quel decennio, quando si inizia finalmente a sperimentare e scoprire il funzionamento di questo organo a lungo rimasto misterioso. Dunque la domanda sorge spontanea: la fiction Cuori è tratta una storia vera? La risposta è sì!
Scopriamo che la fiction diretta da Riccardo Donna ha il fine di ripercorrere quell’epoca rivoluzionaria realmente esistita mescolandola con un po’ di finzione. Il risultato è un un racconto vero che partendo dalle anomalie del muscolo cardiaco prova poi a perfezionare anche quelle del cuore dei suoi protagonisti.
Cuori fiction, i personaggi esistono davvero?
Fra lotte di potere, emergenze notturne, triangoli d’amore, i medici al centro della fiction non solo hanno la responsabilità della vita e della morte dei pazienti, ma anche la possibilità di scrivere una nuova pagina di storia della medicina.
Gran parte degli stessi personaggi ritratti nella serie sono figure ispirate a medici realmente esistiti come l’italiano Achille Mario Dogliotti e il suo allievo Angelo Actis Dato. A loro due sono ispirati i ruoli di Daniele Pecci, il medico Cesare Corvara, e Matteo Martari, il giovane e talentuoso cardiochirurgo Alberto Ferraris.
SCOPRI TUTTO SUGLI ATTORI E SULLA TRAMA DELLA SERIE!
Diversamente da loro, il personaggio interpretato da Pilar Fogliati, la brillante cardiologa Delia Brunello, è stato inventato perché mai esistito realmente.
Continua a leggere l’articolo per scoprire le imprese di questi leggendari pionieri del cuore.
Primo trapianto di cuore
Per riuscire a parlare del primo trapianto di cuore mai realizzato prima d’ora la fiction Rai si serve della preziosa consulenza del professore Guglielmo Actis Dato, cardiochirurgo nonché figlio di quell’Angelo Actis Dato a cui una parte del racconto si ispira. Non manca poi la memoria storica di Gino Lavista, giovanissimo perfusionista, addetto negli anni ’60 al funzionamento dei macchinari della sala operatoria del professor Dogliotti.
Primo trapianto di cuore al mondo
Quando è avvenuto il primo trapianto di cuore al mondo? Era il 3 dicembre 1967 quando il chirurgo sudafricano Christian Barnard eseguiva il primo trapianto di cuore mondiale. Lo straordinario risultato fu il frutto di una ricerca cominciata alla fine degli anni ‘50 e diffusa poi nel panorama mondiale per quasi un decennio, coinvolgendo anche l’Italia.
Primo trapianto di cuore in Italia
Proprio alle “Molinette” di Torino, l’ospedale in cui è ambientata la fiction Cuori, incontriamo Achille Mario Dogliotti, il primo al mondo a perfezionare l’applicazione della macchina cuore-polmone per la circolazione extracorporea. Ma è il suo allievo, Angelo Actis Dato, in collaborazione con l’ingegner Roberto Bosio, a depositare uno dei primi brevetti al mondo di cuore artificiale.
Grazie alla loro grande dedizione, la notte tra il 13 e il 14 novembre 1985 nell’ospedale di Pavia Vincenzo Gallucci può finalmente portare a termine con successo il primo trapianto di cure in Italia. Il suo gesto non solo rida la vita a un uomo, ma anche a milioni di italiani che da quel momento in poi non sarebbero più stati costretti a un viaggio oltreoceano nella speranza di ricevere un cuore nuovo.
Primo trapianto di cuore a Torino
Negli stessi anni Torino cresceva grazie ai finanziamenti della Fiat che sosteneva anche la creazione della macchina cuore-polmone per la circolazione extracorporea. Tutto questo permetteva all’ospedale “Molinette” di porre le basi per portare avanti il primo trapianto nella struttura avvenuto tre decenni più tardi, e nel dettaglio il 3 aprile 1990. Dodici anni dopo, il 22 aprile 2002, veniva effettuato poi il primo trapianto di cuore pediatrico presso l’ospedale Infantile Regina Margherita, sempre a Torino.
Lascia un commento