In occasione del debutto della serie, disponibile da oggi mercoledì 10 giugno su Netflix, ecco l’intervista di Tvserial.it a Juju Di Domenico, Giulio Brizzi e Luca Castellano, che assieme a Margherita Morchio e Federico Russo completano il cast dei giovani protagonisti di Curon.
È ambientata nel borgo di Curon in Trentino Alto-Adige la serie in sette episodi diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci, e scritta da Ezio Abbate con Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano.
Il paese che si affaccia sull’artificiale lago di Resia è ammantato da una leggenda il cui epicentro è il campanile che spunta dalle acque. Nel 1950, il precedente abitato della comunità di Curon fu inondato per realizzare un bacino idroelettrico. La leggenda vuole che, nelle notti di inverno in paese si possa ancora sentire il rintocco delle campane, che tuttavia furono rimosse dopo l’inondazione.
Nella serie Netflix, la quinta originale italiana prodotta dallo streamer, Anna (Valeria Bilello) fa ritorno al borgo natio di Curon dopo diciassette anni di lontananza. Con lei ci sono i figli Daria (Margherita Morchio) e Mauro (Federico Russo), costretti a rinunciare alla vita milanese in favore di quella di montagna.
A Curon, i gemelli dovranno affrontare segreti inconfessabili sulla loro famiglia e sull’intera comunità. Non saranno da soli: con loro ci sono Micki (Juju Di Domenico), Giulio (Giulio Brizzi) e Lukas (Luca Castellano). I loro destini si intrecceranno nell’impresa di far affiorare la verità dalle profondità del lago.
Juju Di Domenico, vista lo scorso inverno nella miniserie Rai Fiction La Guerra È Finita per la regia di Michele Soavi, ci ha raccontato cosa apprezza di più del suo personaggio Miki, la quale si ritroverà ad affrontare una parte di sé che teneva nascosta:
Rivelandosi insieme al suo segreto, Miki si sentirà finalmente più libera. Forse è questo che ammiro di più di Micki: il riuscire a fare un passo importante che non è sempre facile da affrontare, per sentirsi più sé stessa.
Giulio Brizzi, che ha recentemente conseguito il titolo di lottatore professionista nelle arti marziali miste, ha traslato facilmente la propria esperienza in Curon. Il suo personaggio nonché suo omonimo pratica la stessa disciplina. Giulio Brizzi è partito da qui per costruire il suo omonimo in Curon, come ci ha spiegato:
Lo sport, porta in sé una certa sicurezza di sé stesso: trovarsi in quella situazione di vita o di morte nell’affrontare un avversario, sicuramente forma il carattere e ti dà un’impostazione, un approccio alla vita.
Luca Castellano, al suo ruolo di debutto, ci ha parlato delle sue emozioni nell’affacciarsi ad una produzione così ambiziosa come Curon:
La prima e unica parola che mi viene mi mente per descrivere quest’esperienza: straordinario, sopra l’ordinario. È stato tutto nuovo, tutto diverso da come me lo aspettavo. Già me lo immaginavo grande, poi lo si è rivelato ancora di più.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Juju Di Domenico, Giulio Brizzi e di Luca Castellano riguardo all’esperienza di Curon, disponibile da mercoledì 10 giugno su Netflix in streaming.
Lascia un commento