Daredevil: Rinascita, recensione quinto e sesto episodio
Con gli episodi 5 e 6 di Daredevil: Rinascita, la serie sorpassa le aspettative e riporta il nostro amato Matt Murdock sotto i riflettori. Anche se i due episodi sono autonomi, la loro messa in onda simultanea amplifica l’impatto emotivo e narrativo. “Con gli interessi” catapulta Matt in una situazione di alta tensione all’interno di una banca, mentre “Forza eccessiva” segna finalmente il ritorno di Daredevil, promettendo una nuova corsa di adrenalina per i fan.
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ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione del quinto e sesto episodio di Daredevil: Rinascita e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora visto gli episodi e non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura.
Due episodi esplosivi: diversi, ma complementari
L’episodio 5 è magistralmente costruito come una tensione avvincente, facendo leva su un’ambientazione chiusa. Un gruppo di rapinatori, guidati dal carismatico gangster Devlin, prende in ostaggio i clienti della banca, costringendo Matt a scendere a compromessi tra la sua vita di avvocato e il suo istinto di vigilante. È affascinante vedere come Murdock, pur non indossando il costume di Daredevil, riesca a mettere in gioco tutte le sue abilità da avvocato e i suoi poteri sensoriali per affrontare la minaccia.
Un momento clou è quando Matt “strattona la situazione”, riuscendo a ingannare i rapinatori con il suo atteggiamento scanzonato mentre manovra abilmente i suoi sensi per capire come difendere gli ostaggi. L’incontro con Yusuf Khan, il padre di Kamala, fornisce un legame diretto con l’universo di Ms. Marvel; la commistione di umorismo e serietà rende le interazioni tra i due personaggi memorabili. L’immagine di Yusuf con un Funko Pop della figlia Kamala esemplifica un bel tocco di fan service e delizia i follower dell’MCU.
Una delle vivaci scene che si ricorderanno è la scazzottata finale tra Murdock e Devlin, dove Matt utilizza, ironicamente, una maschera rossa di un rapinatore per mascherare la sua identità e dar vita a un momento catartico mentre mette fine alla minaccia. Questo simbolico gesto contribuisce ad anticipare il suo inevitabile ritorno nei panni del diavolo di Hell’s Kitchen.
Il ritorno di Daredevil: mortalità e morale
Passando a “Forza eccessiva”, ci immergiamo in una storia inquietante con l’introduzione di Muse, un serial killer che dipinge con il sangue delle sue vittime, simile ai suoi omologhi dei fumetti. L’episodio si tuffa nei lati più tetri del crimine newyorkese, mostrando Fisk mentre sfrutta la situazione per aumentare il suo potere politico attraverso una task force di poliziotti corrotti che idolatrano il Punisher.
La trama si complica ulteriormente quando Angela del Toro, la nipote di Hector Ayala, si rivolge a Murdock in cerca di aiuto. Nonostante la sua crisi personale e il suo desiderio di allontanarsi dalla vita di supereroe, Murdock non può ignorare le richieste di aiuto di qualcuno a cui tiene. Angela, in modo audace, si fa avanti per scoprire cosa stia succedendo, il che dà ulteriore rotondità al suo personaggio. I momenti in cui il confronto tra Murdock e Fisk diventa inevitabile sono sempre un punto culminante, mostrando le sfide politiche e morali di entrambi i protagonisti.
Murdock finalmente indossa il costume di Daredevil, mentre si avventura nei tunnel abbandonati alla ricerca di Angela, sottolineando la chiamata all’azione. La drammaticità dell’entrata in scena di Daredevil è stravolgente, ed è buffo come la sua misteriosa rinascita avvenga con una battuta leggera, un modo per smorzare la serietà di momenti precedenti. Tuttavia, sarebbe stato meglio vedere un ritorno più drammatico, in linea con il peso delle sue scelte e del suo passato.
Riferimenti e easter eggs che arricchiscono il mondo di Marvel
Questi episodi non deludono, offrendo un banchetto di riferimenti per i fan incalliti. Il Ritorno di Yusuf Khan: La presenza di Yusuf Khan, il padre di Kamala Khan, non solo delizia i fan di Ms. Marvel, ma suggerisce anche una futura collaborazione tra i due personaggi. La sua battuta riguardo al fatto che Kamala sia in California per visitare amici stuzzica l’idea di un possibile Young Avengers insieme a Cassie Lang e Kate Bishop.
Il riferimento a Spider-Man: No Way Home: Quando Matt afferma di essere un “avvocato davvero bravo”, fa eco a Peter Parker nel film di Spider-Man, creando un collegamento affascinante che rinforza le interconnessioni all’interno dell’MCU. L’Iconico Inseguitore Rosso: L’immagine di Murdock che indossa una maschera rossa da rapinatore non è solo simbolica; serve a preannunciare il suo imminente ritorno nei panni di Daredevil. Questa connessione visiva e narrativa ci offre un assaggio emozionante del suo destino.
Jack Duquesne da Hawkeye: Il cameo di Jack Duquesne come Swordsman in “Forza eccessivca” non fa nulla di meno che arricchire ulteriormente il tessuto narrativo dell’MCU. La sua interazione con Fisk suggerisce tensioni tra i poteri dell’élite di New York, portando la narrazione a livelli più complessi. Angela del Toro come Nuova Tigre Bianca: I rimandi tesi ad Angela come possibile erede al mantello della Tigre Bianca rendono la trama ancora più avvincente. La sua determinazione a cercare giustizia, nonostante le avversità, preannuncia il suo futuro come eroe e contribuisce a creare una connessione con i temi di responsabilità ed eredità.
Numerosi riferimenti ai fumetti: Muse, come artista serial killer che usa il sangue delle sue vittime nei suoi dipinti, riprende elementi della mitologia di Daredevil, rendendo omaggio al fumetto originale e mostrando la sua risposta alle ingiustizie, riflettendo l’intensificarsi del conflitto tra i vigilanti e le forze di corruzione.
La progressione del conflitto moralmente ambiguo
Una delle note più intriganti degli episodi è la progressione del rapporto tra Murdock e Fisk. L’idea di Fisk che utilizzi Muse come scusa per alimentare la sua repressione sui vigilanti aggiunge uno strato di complessità al suo personaggio, rendendolo ancora più sfumato. Qui, Fisk non è solo il bruto che conosciamo, ma un politico che manipola situazioni per consolidare il potere, sempre in bilico tra la legge e l’anarchia.
Murdock si prepara per affrontare Muse, chiarendo che il suo viaggio non è solo una battaglia fisica, ma una lotta per la sua anima e i principi in cui ha sempre creduto. Il suo conflitto interiore è amplificato dalla necessità di tornare a indossare i panni del vigilante e dal dolore per la perdita di Foggy e delle persone che ama. Le scelte che Murdock deve affrontare portano il tema centrale di Daredevil: l’equilibrio tra giustizia e vendetta, tra il bene e il male.
Gli episodi 5 e 6 di Daredevil: Rinascita offrono un mix perfetto di azione, umorismo e profondità emotiva, elevando la serie a nuovi standard. Dai vivaci intermezzi di un avvocato-scagnozzo all’inevitabile ritorno di Daredevil, ogni scena è carica di quell’energia che solo questo universo può evocare.
Con il capitolo finale della stagione che si prospetta, i fan sono più che mai ansiosi di vedere come Matt Murdock affronterà le conseguenze delle sue scelte e quali nuovi riferimenti e collegamenti ci riserverà il futuro. Daredevil è tornato, e il Diavolo di Hell’s Kitchen è pronto ad affrontare il male, ma a quale costo? Non vediamo l’ora di scoprirlo.
Cosa funziona
Questi episodi riescono a costruire una forte tensione emotiva e a coinvolgere gli spettatori grazie a scene ben coreografate e dialoghi vivaci. L’interazione tra Murdock e Yusuf Khan offre un gradevole equilibrio tra leggerezza e serietà, e il trionfante ritorno di Daredevil è un momento soddisfacente che celebra la sua identità iconica. Inoltre, la presentazione di Muse come un avversario complesso arricchisce la trama, apportando una dimensione inquietante che si allinea con le tematiche della giustizia e della vendetta.
Dove servirebbe un miglioramento
Ci sono alcune aree che necessitano di attenzione. La transizione di Murdock nel tornare a essere Daredevil risulta un po’ superficiale e avrebbe beneficiato di una narrazione più profonda. Inoltre, la qualità della CGI utilizzata in alcune sequenze d’azione, come all’inizio della lotta con Muse, può distrarre e ridurre la credibilità della serie. Infine, il potenziale di nuovi personaggi come Angela del Toro potrebbe essere esplorato ulteriormente per rendere le loro storie più incisive e significative, ma questi sono solo piccoli difetti di fronte a una serie che eleva i parametri Marvel rendendoli un futuro punto di riferimento per le serie MCU e non solo.
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