Su Disney+ dal 1° novembre arriva il piano con la pubblicità
Netflix lancia i trend, e le altre piattaforme li seguono. Dopo il lancio negli Stati Uniti avvenuto nei mesi scorsi, a novembre Disney+ introdurrà in Italia il suo piano di abbonamento che include inserzioni pubblicitarie, offrendo ai consumatori più modi di abbonarsi rispetto a prima e la massima flessibilità nella scelta del piano di abbonamento più adatto alle loro esigenze.
Dal 1° novembre, il nuovo piano di abbonamento Standard con pubblicità, in aggiunta a quelli Standard e Premium, sarà disponibile nei seguenti Paesi: Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Italia, Spagna, Norvegia, Svezia e Danimarca. In Italia, i piani di abbonamento Disney+ disponibili dal 1° novembre saranno:
I clienti con un abbonamento Disney+ attivo potranno mantenere l’abbonamento attuale che sarà rinominato Disney+ Premium oppure potranno scegliere di passare al Piano Standard o al Piano Standard con pubblicità a partire dalla fine del periodo di fatturazione*.
Non si tratta dell’unica mossa che Disney sta contemplando: pare che la Casa di Topolino seguirà l’esempio di Netflix anche sul fronte delle password condivise, nel tentativo di convertire molti “scrocconi” in abbonati paganti.
Da quando Bob Chapek è stato scaricato – senza troppi convenevoli – alla fine dello scorso anno, il redivivo Ceo Bob Iger – che ha già esteso il suo contratto fino al 2026 – si è ritrovato a dover fare i conti con un’azienda fortemente provata dai massicci investimenti nello streaming. Rendere sostenibili, in termini di profitto, le piattaforme streaming e i modelli di business su cui si reggono è l’attuale sfida con la quale si sta misurando l’intrattenimento americano. Dopo il boom della seconda metà dello scorso decennio e gli exploit pandemici, abbonamenti e piattaforme si sono dimostrati meno in grado di generare revenue del previsto.
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