Il femminismo ante-litteram di Domina
“Livia Drusilla è stata forse la prima vera femminista della storia”. Così Kasia Smutniak, protagonista di Domina, commenta la figura storica che porta in scena nella nuova serie Sky Original al debutto venerdì 14 maggio su Sky e NOW. Creata dall’autore inglese Simon Burke (già dietro a Fortitude, sempre per Sky), la serie vanta tra le sue registe anche l’australiana Claire McCarthy (Ophelia), dietro la cinepresa dei primi tre episodi.
Prodotta da Sky Studios, Fifty Fathoms e Tiger Aspect Productions, Domina racconta per la prima volta dal punto di vista delle donne le lotte per il potere durante il principato di Gaio Ottaviano (Matthew McNulty, Misfits), il celebre Cesare Augusto che fu il primo imperatore romano. “Si tratta di un progetto unico” commenta Nils Hartmann, Senior Director delle produzioni originali di Sky Italia, aggiungendo: “È giusto che Domina abbia le sue fondamenta nei talenti italiani, pur essendo un progetto internazionale”.
Tra le eccellenze italiane di rilievo mondiale che hanno lavorato alla serie Gabriella Pescucci, vincitrice del Premio Oscar per “L’età dell’innocenza”, che ha curato i costumi della serie, e Luca Tranchino (Prison Break) che ha lavorato alle scenografie.
È un dramma epico dai forti richiami contemporanei, quello che si articola negli otto episodi di Domina disponibili dal 14 maggio. “Oggi abbiamo bisogno di storie come questa, con protagoniste donne che hanno lasciato un grande impatto” dice Kasia Smutniak, al suo secondo ruolo da protagonista di una serie Sky dopo Diavoli dello scorso anno. La serie segue vertiginosa ascesa della terza moglie di Gaio, Livia Drusilla, la cui incredibile storia, tenacia e caparbietà contribuirono a cambiare le sorti delle donne del tempo, segnando incontrovertibilmente anche quelle dell’Impero Romano.
“Dire di sì a Domina? Non ci ho pensato due volte” racconta Kasia Smutniak, che definisce l’opportunità di girare questa serie “Come un sogno”. La ricostruzione dell’Antica Roma nei set dei Cinecittà Studios di Roma ha conquistato anche Isabella Rossellini, la quale partecipa alla serie in qualità di guest star nel ruolo della matrona Balbina. “Ci porterei le scuole” ha detto Rossellini dei set realizzati per Domina.
Il racconto della serie si colloca durante il regno di Gaio Ottaviano (Matthew McNulty, Misfits), ma la vicenda di Livia Drusilla, che da giovane è interpretata da Nadia Parkes, inizia quando il suo esilio da Roma stravolse la sua vita e quella della sua famiglia. Determinata a fare ritorno alla Capitale per riprendersi ciò che le spetta, Livia convolerà a nozze con l’uomo responsabile delle sue disgrazie. Fu combattendo contro il repubblicano Livio (Liam Cunningham, Il Trono di Spade), padre di Livia, che Augusto rese orfana colei che sarebbe diventata la sua terza moglie. Tra intrighi politici e complotti, Livia imparerà presto che il potere non basta prenderlo, ma va conservato costi quel che costi.
I richiami alle recenti fiction di genere politico non sono pochi, a partire dalla sigla che ricorda quella dell’americana House of Cards. Tuttavia Domina si distingue poiché non indugia sugli avvicendamenti del Senato. “Nella nostra serie, la politica si fa nelle camere da letto” spiega il creatore Burke, che continua: “Le nostre donne manipolano i loro mariti e figli per custodire il potere”.
“Che piacere interpretare un personaggio dotato di un pizzico di furbizia” è il commento di Kasia Smutniak, che sottolinea la differenza tra il potere maschile e quello di cui si riappropriano le donne nella serie. In Domina, spiega l’attrice, il potere serve alle donne per sopravvivere, e non per accrescere la propria influenza sugli altri. Per interpretare Livia, Smutniak ha dovuto conciliarsi con le scelte difficili compiute dal suo personaggio, come quella di rinunciare ai propri figli.
Più che una sfida, interpretare Livia è stato un privilegio secondo Kasia Smutniak. “In passato ho realizzato altri biopic, cioè altri film basati sulle biografie di altri personaggi, e puntualmente venivano inseriti elementi di finzione per rendere la storia più accattivante” confessa l’attrice, che aggiunge: “In Domina non ce n’è stato bisogno: la realtà supera la fantasia in questa storia”.
Quella di Livia Drusilla, tuttavia, è stata una delle tante vicende femminili che sono state trascurate o addirittura cancellate, dalla storia. “Gli storici dell’epoca erano tutti uomini, e quindi raccontavano le storie degli uomini e le donne erano di contorno, spesso proprio neanche raccontate, sembrava poco interessante” afferma Kasia Smutniak. “Dare il giusto peso alla storia di Livia Drusilla e renderla credibile è una responsabilità che abbiamo avvertito tutti, inclusi sceneggiatori e registe” conclude l’attrice.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Kasia Smutniak riguardo all’esperienza di Domina, disponibile dal 14 maggio su Sky e NOW.
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